UTE: musica: nuove espressioni dopo la Riforma Protestante.

Non avendo potuto partecipare alla lezione del 12 dicembre scorso, ho chiesto al prof. Pintaldi di inviare un breve resoconto sulla lezione tenuta dal M° Alessandra Zapparoli ed eccolo qui di seguito:
La lezione di musica del Maestro Alessandra Zapparoli si inserisce nel filone delle lezioni dell’A.A. 2017 – 2018 sulla Riforma e Controriforma. Riallacciandosi al tema della lezione sul gregoriano, dopo un breve cenno al Luteranesimo, entra in tema con le splendide musiche dei grandi musicisti come Bach, Haendel, Mozart, Verdi per finire sul roch sinfonico moderno, un excursus che dà l’ampiezza di pensiero della musica, filtrato dalle mani e dalle menti geniali di questi grandi autori.
bachBach, come fervente credente, si rivolge soprattutto alla musica sacra, composta per onorare Dio. La sua musica è legata, in particolar modo, al Luteranesimo che accentua il distacco dalla Chiesa latina anche attraverso la traduzione in lingua tedesca di testi sacri come la Bibbia. In questo contesto si inserisce la figura di J.S. Bach con i suoi cantati, i suoi corali composti per essere eseguiti dall’assemblea tutta e non da un coro di professionisti come nel gregoriano. Nei corali la struttura del contrappunto avviene per colonne musicali che prendono quasi la forma di armonie, cioè di accordi che creano strutture melodiche estremamente semplici, in cui risalta di più il testo legato all’esplicazione degli argomenti, contrariamente al testo latino in cui è più evidente una ritmica o una metrica.
Attraverso il DVD di supporto è stato possibile immergersi nell’ascolto di brani famosissimi tratti dai Concerti Branderburghesi ordinati a Bach dalla corte di Germania per allietare le serate e composti per piccola orchestra o dalla Passione secondo Matteo o la Toccata e fuga in re minore. Interessante il passaggio alla musica di Haendel attraverso brani famosi tratti dal Messia e in particolare l’Halleluiah eseguito da un coro di voci miste secondo l’usanza dell’epoca.
Il confronto dei Dies Irae, tratti dalla musica di Mozart e di Verdi, offrono lo spunto per parlare di questi musicisti e della tecnica del contrappunto, tecnica musicale basata su precisi schemi matematici.  Dopo un veloce richiamo alla musica di Gyorgy Ligeti, importante nella storia della musica per portare il germe della rottura del contrappunto bachiano usando sonorità sovrapposte, si conclude con il passaggio dal sublime momento della Lacrimosa ad un brano assolutamente moderno di rock sinfonico eseguito con strumenti elettronici moderni e con evidente richiamo alle melodie classiche. (inviato da Francesco Pintaldi)

 

Grazie infinite, Francesco!