Ute: Obama: un presidente dimezzato?

Oggi pomeriggio è ritornato tra noi il prof. Cossi che ci ha parlato di Obama e dei suoi otto anni da Presidente USA, con la premessa che è sempre molto difficile parlare di personaggi e di avvenimenti ancora così vicini nel tempo.

Dopo aver ripercorso le tappe principali della vita di Obama (le umili origini, gli studi, le lauree prestigiose pagate sottoscrivendo un prestito poliennale, il lavoro in campo sociale e negli studi legali dove incontrò Michelle, sua futura moglie), ci siamo inoltrati nella sua vita come politico.

Si impegnò nella campagna elettorale di Bill Clinton, poi diventò prima senatore dell’Illinois e in seguito entrò al Congresso Federale. Nel 2007 si candidò come aspirante alla carica di Presidente USA;  lui, uomo di pelle nera, non puntò mai sul problema razziale, ma si rivolse sempre a tutti gli americani, indipendentemente dal loro gruppo etnico e fu così che battè la sua avversaria Hillary Clinton ottenendo la “nomination”.

Le sue grandi capacità relazionali e il suo massiccio, ma intelligente, uso dei social gli consentì di raccogliere ingentissimi capitali per finanziare la campagna elettorale. Le sue proposte puntavano al “cambiamento” soprattutto in campo sociale e ambientale: alleggerimento delle tasse, assistenza sanitaria gratuita, energie rinnovabili. Fu votato da elettori provenienti da ogni ambiente sociale, ma proprio poco dopo la sua elezione scoppiò la terribile crisi del 2008 che ebbe ripercussioni in tutto il mondo. Ciononostante riuscì a tamponare la crisi dell’industria automobilistica americana.

Michelle e Barack Obama arrivano alla Casa Bianca per la cena di stato, 18 ottobre 2016 (AP Photo/Manuel Balce Ceneta)
Michelle e Barack Obama arrivano alla Casa Bianca per la cena di stato, 18 ottobre 2016
(AP Photo/Manuel Balce Ceneta)

Nel secondo mandato, si trovò ad avere contro il Congresso, in maggioranza repubblicano, ma riuscì ad ottenere buoni risultati nel campo delle energie rinnovabili e dell’ambiente in generale; concesse molte grazie, soprattutto ai condannati  più poveri e ordinò la chiusura di Guantanamo. La politica estera e la  finanza rappresentano le ombre più marcate della sua presidenza: aveva alle spalle poca esperienza politica, data la sua giovane età.

Certamente Barack Obama deve molto anche all’aiuto di una moglie colta, preparata e intelligente come Michelle.

Il prof. Cossi ha come suo solito esposto la sua relazione in  modo piacevole e appassionato, mantenendo tuttavia  un atteggiamento saggiamente critico.

I molti che si sono collegati, soci e simpatizzanti, hanno seguito con interesse e attenzione e conforta il vedere che molti, prima incerti e timorosi, ora si collegano con estrema facilità e usano con disinvoltura la tecnologia. Questo deve essere di incoraggiamento per coloro che ancora non osano cimentarsi con le videochiamate. Coraggio!