UTE: Pensare positivamente.

adv EXPO + BENEFICI RISATAPensieri positivi per emozioni e sentimenti costruttivi: questo è il titolo della lezione della nostra psicopedagogista Lucia Todaro.

Bisogna imparare a pensare bene per vivere bene; non sempre l’intelligenza aiuta a vivere bene, perchè non sempre aiuta a produrre pensieri costruttivi.

Oggi la psicologia parla di Educazione Razionale-Emotiva (ERE), cioè di un’educazione che insegna ad affrontare le proprie emozioni utilizzando e potenziando la propria capacità di pensare in modo costruttivo e razionale e insegna inoltre a trovare soluzioni alternative a quelle suggerite dall’istinto.

Le nostre emozioni derivano non tanto da ciò che accade, ma da come interpretiamo e valutiamo ciò che accade” (Albert Ellis).

Davanti alle difficoltà bisogna sempre affiancare ai pensieri bui altri pensieri più funzionale al nostro benessere; bisogna poi sempre ricordare che ridere fa bene sia alla mente che al corpo.

La dr.ssa Todaro a questo punto si è soffermata su un celebre aforisma:

-E’ impossibile –  disse l’orgoglio. -E’ rischioso –  disse l’esperienza. – E’ inutile – tagliò (corto) la ragione.. – Provaci! – sussurrò il cuore”

L’orgoglio eccessivo porta a non agire (per paura di fallire); l’esperienza può indurci a essere troppo prudenti e a frenarci; la ragione ci scoraggia, ma il cuore sussurra soluzioni più positive e per riuscire a udirlo dobbiamo fare silenzio, ascoltare noi stessi.

Dobbiamo poi sempre tenere presente che il valore della gratuità; spendersi per far felice qualcuno attorno a noi o anche solo per alleviargli una pena, è il modo più sicuro per fare del bene a noi stessi. Ricordiamoc inoltre che le cose più belle della vita sono gratis: gli abbracci, i sorrisi, gli amici, i baci, la famiglia, le belle dormite, l’amore, le risate, i ricordi.

E in conclusione la nostra apprezzatissima docente ci ha ricordato due citazioni:

“La vera amicizia non va misurata sui vantaggi temporali, ma secondo la gratuità dell’amore” (S. Agostino)

“Chi lavora con le mani è un lavoratore; chi lavora con le mani e con la testa è un artigiano; chi lavora con le mani, con la testa e con il cuore è un artista” (S. Francesco).