I paesi che odiano le donne dovrebbero essere destinati all’estinzione. Da quel che si evince da questo articolo del POST, l’Arabia Saudita, con cui tutti gareggiano a fare affari, è uno di questi.
Lì, esistono centri che, ufficialmente, si dedicano alla difesa delle donne vittime di violenza, ma che, in effetti, non sono altro che case di detenzione per donne che non si sottomettono alle regole del clan familiare e per questo subiscono ogni sorta di pene fisiche e psichiche.
Essere donna in molti paesi vuol dire essere cittadini di serie B (si pensi solo al gender pay gap), ma almeno le viene riconosciuto il diritto di esistere e di pensare. Altrove nascere donna è una vera disgrazia.
Ma può esistere un paese senza donne? Non credo, anche se può darsi che si arrivi a “fabbricarle ” in laboratorio e forse a questa soluzione penseranno i cinesi che non riescono a trovare moglie: dopo decenni di politica del figlio unico, in cui le famiglie sceglievano di far nascere solo il figlio maschio, oggi i giovani cinesi non trovano donne da sposare e la Cina, come dicono certe proiezioni, nel giro di pochi decenni, si troverà ad avere una popolazione dimezzata: allora anche la sua potenza politica ed economica ne subirà gli effetti.