Nel mondo della natura tutto è in continua evoluzione: ci sono infatti specie che rischiano l’estinzione e altre che sono invece in netta espansione. Quest’ultimo è il caso del lupo grigio, che da 400mila anni fa parte del territorio italiano ed appartiene alla famiglia dei canidi. Esistono varie specie di lupi: il LUPO ROSSO in via di estinzione, il COYOTE in espansione, il LUPO AFRICANO che si è adattato alla vita nel deserto, lo SCIACALLO DORATO presente sull’arco alpino, il CABERU’ africano che si nutre di roditori.
Il LUPO GRIGIO è specializzato nella caccia agli ungulati (daini, mufloni,, capre selvatiche), ma anche roditori e pesci. In certe situazioni può anche attaccare l’uomo. Il suo ululato serve a comunicare coi membri del branco e con gli eventuali “nemici”. Allo stato selvaggio vive al massimo 10 anni; vive in branco e pratica la caccia di gruppo accerchiando la preda, che viene isolata dopo essere stata inseguita anche per diversi chilometri.
In Italia, nel 1939, fu emanata una legge che incentivava la caccia al LUPUS CANIS ITALICUS, fissando ricompense per ogni lupo abbattuto, così si arrivò alla quasi estinzione della specie negli anni ’70 del secolo scorso. A quel punto si misero in atto progetti di tutela di questi animali e ora la specie è in netta espansione. Il lupo grigio è presente anche nel Triangolo Lariano.
il dr. Sassi riesce sempre a intrattenerci piacevolmente e in ogni sua lezione sa comunicare la sua grande competenza e il suo grande amore per la natura e per tutti gli esseri viventi e non viventi.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
LA REPUBBLICA DI SALO’. Il prof. Cossi quest’anno ci parlerà della Repubblica di Salò e ieri, prima di iniziare l’analisi di questo momento storico, ha opportunamente fatto una breve introduzione sulla nascita del fascismo negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale.
Tutto ha inizio con i Fasci di Combattimento del 1919 e con la costituzione del Partito Fascista, nel 1921, con a capo Benito Mussolini, che, dopo aver subito un fiasco elettorale per le sue idee di estrema sinistra, cambia rotta avendo capito che deve parlare alla pancia degli Italiani. Attua il suo progetto attraverso azioni a carattere legalitario, ma anche con azioni illegali (squadracce d’azione). Nel 1922 organizza la marcia su Roma: il primo ministro Facta interpella il Re perché proclami lo stato di assedio, ma il re invece chiama Mussolini (che era rimasto prudentemente a Milano) per affidargli l’incarico di primo ministro. Arrivato al potere in modo democratico, anche i primi mesi di governo sono gestiti con moderazione. Tutto cambia nel 1924 con l’assassinio di Matteotti, rivendicato poi da Mussolini con il suo discorso del 3 gennaio 1925: da qui ha inizio il regime totalitario che arriva a limitare la libertà di stampa e di associazione e istituisce il tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Gli effetti nefasti della crisi di Wall Street del 1929 arrivano anche in Italia e in Germania, determinando una grave crisi economica e un irrigidimento della politica interna dei due paesi, fino ad arrivare alle leggi razziali (nel ’32 in Germania e nel ’38 in Italia). Nel 1939 Hitler invade la Polonia, ma l’Italia non entra subito in guerra; lo farà l’anno seguente: la guerra finirà molto presto secondo il Duce e non vuole restare ai margini della politica internazionale durante le trattative di pace. Si arriva così alla disastrosa campagna di Russia del 1941/42 e allo sbarco degli Alleati in Sicilia. Nel 1943 è chiaro che la guerra è perduta e la notte tra il 24 e il 25 luglio si tiene la riunione del Gran Consiglio del Fascismo in cui Federzoni e Grandi si presentano armati: c’è grande tensione. Mussolini respinge ogni responsabilità riguardo ai fallimenti militari, ma Grandi afferma che il potere va distribuito fra le varie istituzioni, vuole insomma un regime fascista senza il Duce. Anche Ciano (genero di Mussolini) denuncia la slealtà dei Tedeschi e critica l’entrata in guerra.
Il seguito verrà raccontato nelle prossime lezioni, che si annunciano davvero interessanti: Il prof. Cossi sa intrattenere piacevolmente i nostri soci anche senza l’aiuto di sussidi audiovisivi: bastano la sua passione e la sua voce chiara a incantare l’uditorio.
Continue reading “Ute: Il ritorno del lupo – La Repubblica di Salò”
