La Prima Comunione al tempo del COVID

La cerimonia era prevista per Maggio, ma il COVID ha mandato tutto a monte, così domani i bambini del IV anno di catechismo di  Arcellasco faranno la loro prima Comunione.

In questi mesi molti di loro sono cresciuti tantissimo e i vestiti preparati la primavera scorsa non andavano più bene, perciò ci è voluto un bel pomeriggio di prove per poter assicurare a tutti l’abito adatto.

Le disposizioni governative di sicurezza ci hanno poi imposto di calcolare il numero di posti disponibili, di assegnare a ogni famiglia due posti per i genitori e 4 per i parenti e tutti questi avranno un gettone di diverso colore da presentare all’ingresso agli incaricati dell’accoglienza. I posti in chiesa sono stati assegnati in anticipo e saranno contrassegnati da cartellini nominativi. I bambini dovranno indossare sempre la mascherina e potranno toglierla solo per il momento della Comunione.

prima comunioneDue giorni fa abbiamo fatto le prove  perchè i bambini sappiano bene cosa fare e come muoversi mantenendo le distanze di sicurezza: sono stati tutti bravissimi nonostante l’emozione che si leggeva sui loro volti.

Spero che tutti questi preparativi non li distolgano dal significato più profondo del momento  che stanno per vivere e spero anche che la giornata di domani  sia  per loro e per le loro famiglie un bel giorno, da ricordare sempre con piacere e tenerezza.

Non un sorriso qualunque (poesia)

Ecco un altro bel regalo della mia carissima amica Piera ….

NON UN SORRISO QUALUNQUE.

Nei suoi occhi / non c’è spazio, non c’è tempo/ 

Tutto è lontano/inafferrabile

Nessuna espressione / ha il suo volto/ disteso e muto.

                                                                        Quand’ecco ….

anziana che sorridebasta una carezza/ un abbraccio, / che ciò che è senza vita

si anima,/ s’illumina, / gioisce, 

nasce una dolcissima comunicazione /a cui non si vuole porre fine.

                                                                         Caro cuore,

bambino e puro/ combatti, se puoi,

non lasciarti ingannare/ dal silenzio e dal nulla,

non abbandonare / la via faticosa / del vivere.

Continua a dare luce / a chi ti sta intorno/

E fa’ che prevalgano / bontà e speranza. 

   (Piera)

Sì, Piera, ognuno di noi, anche chi pensa di non aver nulla da dare, può sempre donare un sorriso, una parola amichevole, un gesto di gentilezza e illuminare la vita di chi ci sta vicino e si sente abbandonato e inutile.

Basta un momento come quello che hai descritto tu, cara Piera, per riempire di significato un’intera giornata o forse  una vita intera, come dice  E. Dickinson in una poesia : non si è vissuto invano se avremo  aiutato un pettirosso a rientrare nel suo nido.  Nessuna vita è inutile finchè può donare o ricevere un gesto di umanità.

Grazie, Piera, per avermi regalato un momento di profonda commozione.

Fratelli tutti.

Papa Francesco, in un momento difficile come questo, ha voluto mostrare cosa sia la Chiesa  al di là di scandali e meschinità e a tal fine  ha scelto come data di pubblicazione della sua terza Enciclica proprio la festività del Santo di cui, primo nella storia della Chiesa, ha voluto assumere il nome.

Ne ho letto, per ora, solo la parte iniziale e mi ha emozionato il grande respiro che emana da quelle parole: lo sguardo del Papa si allarga a tutto il mondo a tutti gli uomini del mondo a tutte le fedi di tutti gli uomini del mondo, a tutte le persone di buona volontà che ancora possono e devono impegnarsi per cambiare rotta all’umanità che si è incamminata su una strada che porta a creare sempre più disuguaglianze e  divisioni,  a innalzare muri, a depredare la terra dei beni che custodisce, a sottomettere buona parte del genere umano alle prepotenze e all’avidità di una minoranza che ha come unico obiettivo i propri vantaggi economici.

E’ un’analisi severa  dello stato attuale del mondo quella che troviamo nelle pagine iniziali dell’enciclica di  Papa Francesco, che denuncia quanto sia miope chi vede solo il tornaconto immediato.

E’ anche sorprendente come Francesco dica esplicitamente che le sue riflessioni si ispirano al documento firmato da lui insieme a un grande imam arabo ad Abu Dhabi non molto tempo fa.  Anche per questo aspetto dell’enciclica Papa Francesco ha tenuto conto dell’insegnamento del Santo di Assisi, che, in un momento in cui si combattevano le crociate, ha trovato la forza e il coraggio di intraprendere un viaggio difficilissimo per incontrare il Sultano e portare parole di rispetto e di pace.

L’enciclica “Fratelli tutti” va letta con calma e va meditata, ma soprattutto va calata nella realtà di oggi, allo scopo di modificarla, di renderla più umana e più giusta, nel rispetto della Madre Terra e dei  diritti di tutti i “fratelli” che la abitano.

Turbolenze.

Lo scrosciare furioso della pioggia mi ha svegliato questa mattina; volevo aprire la persiana per vedere cosa stava succedendo, ma il vento fortissimo e la pioggia che cadeva proprio contro la finestra me lo hanno impedito. Sono andata all’altro lato della casa e lì ho potuto guardare fuori solo per constatare che  la violenza del vento “polverizzava” la  pioggia  tanto da impedire la visione oltre pochissimi metri.

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Erano le 8, ma c’era un gran buio, che è durato per tutta la mattina. Poi  pian piano il cielo si è rischiarato   e il pomeriggio è ora rallegrato da un sole radioso che si è fatto largo tra i nuvoloni..

Spero che la violenza delle piogge non abbia causato troppi danni qua attorno…. c’è però chi gode di queste giornate piovose: sono le paperelle che affollano il solito lago-fantasma che si forma qui nel prato antistante il nostro cortile ad ogni acquazzone.

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