Deportazione?

Deportazione= (da Treccani) [dal lat. deportatio –onis, attraverso il fr. déportation; v. deportare]. – Pena mediante la quale il condannato viene privato dei diritti civili e politici, allontanato dal luogo del commesso reato o di residenza e relegato in un territorio lontano dalla madrepatria: condannare alla d.; le din Siberianelle colonie penalicolonia di deportazione. Per estens., trasporto di un condannato in luogo di pena fuori dei confini della madrepatria; trasferimento coatto di gruppi di condannati politici o di minoranze civili invise o sospette in campi di lavoro o di concentramento: le ddi massa o in massa operate dai nazisti.

Relegare gli immigrati nei centri di detenzione in Albania ha tutto il sapore della deportazione …. o no?

Vengono spontanee alcune domande: che reato hanno commesso i migranti? Hanno subito una condanna? E’ un reato cercare di sopravvivere sfuggendo a guerre, fame e povertà? Per quanto tempo durerà la reclusione? Che sorte spetta a chi viene deportato? Il Presidente albanese ha detto che il suo governo non sarà responsabile per quello che accadrà all’interno di quel centro …

Alla radio ho appena sentito che questa iniziativa si riduce a un costoso spot per il governo: ci costerà un miliardo di euro, ma non porterà ad alcun risultato pratico.

Strategia di vendita o truffa mascherata? …

Spesso mi capita di avere fretta quando vado al supermercato, quindi, se trovo ciò che mi serve già pesato e impacchettato, afferro al volo una confezione e la metto nel carrello.

Da un po’ di tempo però mi sto accorgendo che qualche supermercato nelle confezioni già pre-pesate mischia sempre alla merce fresca qualche “pezzo” già deteriorato o quasi marcio. Il risultato è che arrivata a casa metti tutto nel frigo e il giorno dopo apri la confezione e sei costretta a buttare nella spazzatura una mela su quattro o due pesche su otto.

Capisco che in questo modo il supermercato contiene i suoi costi, ma non mi sembra corretto pagare per merce buona anche quella che il supermercato dovrebbe scartare.

Visto che la cosa si sta ripetendo da parecchio tempo non so se definire questa pratica strategia di contenimento dei costi o truffa mascherata…

Solidarietà per l’Emilia Romagna.

Ricevo dal Presidente dell’UTE questo appello che sottoscrivo e pubblico, sperando che venga accolto da molti:

Carissimi Soci,

la recente alluvione in Emilia Romagna e Marche ha fatto nascere, in ciascuno di noi, sentimenti di solidarietà per quelle famiglie così profondamente colpite, prima ancora che nei beni materiali, nella speranza di poter ricostruire il loro futuro. La settimana scorsa ho avuto modo di parlare con la Presidente del Lions Club di Bagnacavallo che mi ha descritto la situazione drammatica di Traversara, di cui in questi giorni vediamo immagini in televisione. Molte famiglie hanno perso letteralmente tutto, la casa non esiste più, spazzata via dalla furia delle acque.

Di fronte a tale immane calamità l’UTE non può rimanere indifferente e come in altre situazioni vuole dimostrare la propria solidarietà; per questo vi propongo di sottoscrivere un contributo a favore degli alluvionati di Traversara utilizzando l’IBAN IT89 B030 6909 6061 0000 0126 560 intestato Università della Terza Età con la causale: Alluvionati di Traversara. I contributi raccolti entro venerdì 25 ottobre saranno Trasferiti al Lions club di Bagnacavallo che insieme all’Associazione di Traversara provvederà per i bisogni più urgenti.

Certo del gesto di generosità che ciascuno di noi vorrà compiere saluto cordialmente.

Umberto Filippi

Supereroi.

Supereroi così bisogna definire tutti gli atleti che partecipano alle Paralimpiadi.

Abbiamo visto gesti e performance da lasciare a bocca aperta, compiuti da giovani con i quali la vita è stata avara, a volte molto avara.

Li avremmo compresi se si fossero chiusi nel rancore verso la loro sorte e nel rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato, ma invece loro non si sono arresi e hanno cercato di potenziare al massimo quelle parti del corpo di cui potevano ancora disporre e si sono impegnati nelle più varie discipline sportive.

Nel guardarli ci si sente pervadere da diversi sentimenti: subito, al primo sguardo, ti viene da pensare alla loro disabilità con dispiacere, poi li vedi con lo sguardo deciso prepararsi alla propria gara e allora li ammiri per il loro impegno e per la loro determinazione… Al termine della gara esplode la gioia dei vincitori, ma anche di quelli per i quali già l’aver partecipato è un successo, un momento che riempie la loro vita e riempirà i loro ricordi per sempre. Allora non vedi più la loro disabilità, vedi solo dei giovani felici e godi della loro felicità…e ti commuovi.

…Poi ti viene da pensare a quante volte noi, che siamo più fortunati, sciupiamo tempo ed energie in lagnanze meschine per motivi che ora appaiono futili e irrilevanti e ci diciamo che i supereroi esistono davvero e sono quei ragazzi delle Paralimpiadi.

Io e il passaporto: un rapporto difficile,

Era da parecchio tempo che non prendevo l’aereo e avevo un po’ dimenticato le varie formalità, ma il controllo della polizia è filato liscio, anche se ovviamente i vari pezzi di titanio che mi porto addosso da tempo hanno richiesto un’ispezione particolare della poliziotta di turno.

Io, Grazia e Samu ci siamo avviati verso i gates, ma Grazia si è fermata a guardare i negozi. A un certo punti Samu ed io ci siamo fermati per aspettarla e in quel momento abbiamo sentito dall’altoparlante una voce che diceva:- La signora Wwxxyyjj Catellani è attesa all’ufficio sicurezza – Io e Samu ci siamo guardati perplessi: avevano chiamato proprio me o qualche altra persona col mio stesso cognome? Nessuno di noi due aveva capito che nome fosse stato detto.

Io ho pensato che doveva per forza esserci qualcun altro col mio cognome in quel momento a Malpensa: perchè mai avrebbero dovuto cercarmi? se proprio ero io la persona cercata, mi avrebbero richiamato …. Poi un lampo: guardai nello zaino … mancava il mio passaporto!!!! Corsi immediatamente a recuperlo e ci sedemmo in attesa di conoscere il gate del nostro volo e subito ci raggiunse la notizia che il volo sarebbe partito con quasi due ore di ritardo!!.

Mi sono messa a fare parole crociate fino al momento in cui ci siamo dovuti mettere in fila per l’imbarco e anche qui il passaporto ha voluto mettermi in difficoltà scivolandomi via dalle mani. Istintivamente mi sono piegata per raccoglierlo senza rendermi conto che avevo sulle spalle uno zaino piuttosto pesante e così per qualche attimo ho temuto di non potermi rialzare. Già mi vedevo costretta a chiedere aiuto : che situazione imbarazzante!!! ma poi, con uno sforzo non da poco, sono riuscita a recuperare la posizione eretta, con grande sollievo dei miei compagni di viaggio…

Ancora cantieri sul lungolago….

Come compito per le vacanze Samuele deve parlare di un monumento significativo di una città visitata durante l’estate. Per questo stamattina la sveglia è suonata più presto del solito per lui e per Davide (i miei nipoti di quasi 17 anni e 18 anni appena compiuti).

Fortunatamente era una mattina bellissima: c’era il sole, sì, ma spirava una piacevolissima brezza; il traffico poi è stato quasi inesistente fino al centro di Como, dove abbiamo trovato parcheggio appena entrati nell’autosilo. Samuele aveva scelto come meta della sua visita il Duomo di Como (anche perchè glielo avevo suggerito io perchè è proprio lì, vicino all’autosilo).

Era da un po’ che non andavo a Como e mi ha piacevolmente sorpreso vedere l’esterno della cattedrale perfettamente ripulito: la nitidezza delle pietre dava grande risalto alle sue linee semplici ed eleganti.

All’interno del duomo ci siamo soffermati sugli scorci più suggestivi e sui pannelli che ricostruiscono la storia di questo antico luogo di culto, poi , dopo esserci soffermati qualche momento in preghiera, ci siamo incamminati verso il lago. C’erano tantissimi stranieri per le strade e una lunga fila di turisti attendeva all’imbarcadero il proprio turno per accedere ai battelli che compiono il giro del lago.

Come ho già detto, la giornata era stupenda e il paesaggio incantevole, ma ho visto con grande rammarico che gran parte del lungolago è occupata dai cantieri, che da oltre 16 anni impediscono di godere appieno della bellezza del Lario e che sono costati più di 30 milioni di denaro pubblico!!

La vera sfida

Se avete la possibilità di sintonizzarvi su Rai Play, cercate la serie curata da Monica Maggioni intitolata “Avventura nel Grande Nord” e avrete modo di capire quale sia la vera sfida che sta impegnando Russia da una parte e USA dall’altra insieme all’Europa.

Quando qualche tempo fa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Finlandia, Svezia e Norvegia si sono avvicinate di più alla Unione Europea e alla Nato non riuscivo a capire bene le motivazioni di questa mossa: che Putin fosse intenzionato ad invadere questi paesi del nord mi sembrava poco probabile…

Seguendo i primi episodi della serie di Monica Maggioni, si capisce bene quale sia la vera posta in gioco: il controllo del Mar Glaciale Artico, che nasconde risorse inimmaginabili di materie prime quali petrolio e gas. Già da tempo la Russia si è attivata per affermare i suoi diritti su questa parte del mondo con iniziative dal significato chiaro e inequivocabile e ora si sta aprendo un contenzioso dalle prospettive non tranquillizzanti.

Forse la guerra in Ucraina è solo un modo per distrarre l’attenzione del mondo da quella che si sta delineando come la vera sfida tra Russia e Occidente?

Allons enfants!!

La Francia ha sconfitto la destra di Le Pen per merito del coraggio delle sinistre di coalizzarsi superando le loro diversità.

Non so se ricordo bene, ma forse è successo anche in Italia quando Prodi fu eletto dalla coalizione denominata “Ulivo”.

E’ bello vedere che la gente sa unirsi per vincere le elezioni battendo populismi e derive reazionarie, ma gli eletti saranno poi abbastanza intelligenti da trovare il modo di governare insieme? O saranno ancora una volta preda della maledizione delle sinistre che le porta a dividersi, suddividersi, frazionarsi all’infinito in un desiderio di autodistruzione sempre in agguato?

Anche la Francia avrà il suo Bertinotti come lo ebbe il governo Prodi?

Io spero di no e spero che tutti trovino il coraggio di rinunciare a qualcosa dei loro propositi in vista di un bene superiore come è la governabilità del Paese. Perciò: Allons enfants!!