Donne.

In questi ultimi tempi ho fatto molte nuove conoscenze.
C’ è un gruppo di amiche che vengono insieme a me a studiare l’ inglese : non sono più giovanissime, ma hanno i figli in paesi lontani o hanno solo una gran voglia di viaggiare, così hanno ripreso in mano i libri, per rispolverare nozioni acquisite in tempi lontani . Tuttavia c’ è anche chi, da piccola, ha dovuto lasciare la scuola molto presto e non si spaventa all’ idea di intraprendere lo studio di una lingua straniera del tutto sconosciuta. E’ ammirevole il loro impegno, la loro costanza e il loro entusiasmo. Ci si incontra a lezione e poi a casa dell’una o dell’ altra per studiare insieme e spesso ritornano preziose le mie conoscenze della grammatica, che con mia soddisfazione posso condividere con loro.

Ci sono poi le donne del gruppo per l’ insegnamento dell’ italiano agli stranieri; alcune lavorano ancora, altre hanno una famiglia da accudire, altre sono pensionate e hanno dei familiari bisognosi di cure, ma tutte trovano il modo di regalare un po’ del loro tempo e delle loro conoscenze a chi non potrebbe permettersi il lusso di lezioni a pagamento.

Sono tutte donne assolutamente normali, a nessuno verrebbe in mente di dedicare loro una copertina o un articolo su un giornale, ma credo che è grazie a persone come loro che il mondo è un po’ più vivibile.

UTE : storia locale e carsismo.

Ieri la prof. Alberta Chiesa ha tenuto con la solita passione e chiarezza di linguaggio un’ interessante lezione sull’ economia nel 700 nei 7 comuni che costituirono in seguito il comune di Erba.
Era un’ economia prevalentemente legata alle attività agricole, nonostante il territorio, date le sue origini alluvionali , non garantisse una produzione molto ricca; era scarso l’ allevamento e quasi inesistenti i negozi (nella prima metà del secolo).

C’ era anche un altro grave problema per questa zona, allora: le piene del fiume, che periodicamente devastavano la zona bassa e distruggevano raccolti, strade, ponti e causavano la morte di persone e animali. La deviazione del corso del Lambro verso il lago di Pusiano richiese un lungo periodo di tempo sia per la progettazione, sia perchè le piene distrussero più volte i lavori già iniziati. Solo alla metà del 1800 si arrivò alla sistemazione definitiva degli argini (gli stessi che vediamo ancora oggi)

In seguito poi allo sviluppo della bachicoltura e dell’ industria serica, si venne a formare un ceto borghese ricco e intraprendente e prese quindi impulso anche il commercio, finchè si arriverà ad ottenere l’ autorizzazione per istituire il mercato, proprio nella piazza n cui si tiene ai nostri giorni.

Credo che sarà impossibile per tutti noi che abbiamo assistito a questa bella lezione dimenticare le condizioni in cui lavoravano le donne nelle filande e nei filatoi: temperature elevatissime, umidità estrema e nessuna areazione per non compromettere la qualità della seta.

Nella seconda ora un’ altra lezione estremamente interessante sul carsismo nella nostra zona.
E’ qui che si trova la più lunga grotta d’ Italia e gli speleologi, in collaborazione con la regione, hanno potuto eseguire una specie di censimento delle grotte lombarde , che sono numerosissime. La cosa mi ha sorpreso non poco, perché io ero rimasta alle nozioni trovate sui libri fino a non molto fa che definivano il carsismo un fenomeno tipico delle regioni del nord-est e non facevano accenno a quello lomdardo.

Altra sorpresa è stata l’ apprendere che nelle grotte carsiche , non ancora completamente esplorate, si nasconde un bene inestimabile: enormi quantità di acqua , che già adesso soddisfano la necessità di acqua potabile di una città come Bergamo.
Avevo sempre ritenuto la speleologia uno sport rischioso e non sempre utile, da ieri non la penso più così.

CCC: campagna abiti puliti.

Campagna Abiti Puliti

Le notizie delle tragedie di cui si parla in questo articolo, sono comparse sui nostri media, ma non hanno fatto tanto clamore: forse tutti noi abbiamo pensato che non ci riguardassero, come può interessarci la morte di 500 persone in Bangla Desh o in Pakistan? Se poi erano solo operaie (in gran parte) o operai di fabbriche tessili trasformatesi in forni crematori per l’ assoluta inosservanza di qualsiasi norma di sicurezza, cosa c’ entriamo noi?

Se leggiamo l’ articolo pubblicato da Unimondo , possiamo capire invece che la cosa ci riguarda eccome! Forse anche in questo momento indossiamo jeans o abiti cuciti da quelle donne morte laggiù, che hanno accettato un lavoro che non prevede nessuna tutela, nemmeno quella della propria vita, per pochi soldi.
A servirsi della loro mano d’ opera sono notissimi marchi della moda internazionale, che pagano un tozzo di pane chi cuce i loro prodotti rivenduti qui da noi a carissimo prezzo. La situazione è talmente “normale” a quelle latitudini, che i governi di Bangla Desh e Pakistan non si sono ancora mossi per accertare la responsabilità dei roghi e per emanare leggi che tutelino la sicurezza dei lavoratori.

La CCC (Clean Clothes Campaign = Campagna Abiti Puliti) si pone l’ obbiettivo di sensibilizzare l’ opinione pubblica mondiale e i governi dei paesi emergenti perchè si ponga fine a questo sfruttamento becero e perchè si pongano in atto provvedimenti atti a cancellare questa forma di moderna schiavitù, che non ha catene visibili.
Se molti sosterranno questa campagna potremo ottenere due obbiettivi importanti:
– comprare più tranquillamente i nostri abiti, senza pensare che grondino sangue;
– rendere meno conveniente per gli imprenditori delocalizzare le loro produzioni in cerca di guadagni fin troppo facili.

Le donne e le rivoluzioni arabe.

“… Egitto, Libia, Tunisia, ma anche Siria, Bahrein, Algeria, Yemen, Marocco e non solo: le donne delle primavere arabe continuano a lottare per fermare l’avanzata del passato che ritorna. “Le persone, e le donne in particolare, sono scese nelle strade innanzitutto per liberare se stesse – commenta ancora la giornalista egiziana Gameela Ismail – nonostante i problemi odierni, ci sono state e ci sono storie molto promettenti, e i movimenti per la libertà e il cambiamento continuano, a prescindere dal numero dei seggi e dei posti in parlamento”. E termina: “Oggi stiamo combattendo in queste sabbie mobili post-rivoluzionarie, ma sono sicura che a lungo andare troveremo delle donne abbastanza forti da prendere il timone di questo processo verso la libertà e l’emancipazione”.”

Così si conclude l’ intervista a una giornalista egiziana, Gameela Ismail, che parla del ruolo delle donne nella primavera araba e dei risultati ottenuti per la rivendicazione della parità di diritti . Certo le rivoluzioni arabe avevano fatto sperare cambiamenti epocali, che non si sono verificati, anzi in Egitto pare che si assista al ripristino di una dittatura non certo migliore di quella precedente, ma credo e spero che l’ ansia di libertà non possa essere soffocata per sempre.

UTE: Diritto, ambiente, mito…

Martedì 4/12.

1^ lezione .
Il dottor Michele Spagnuolo ci ha illustrato col solito linguaggio semplice e chiaro un problema tutt’ altro che semplice : i rapporti tra Stato e Chiesa, partendo dallo Statuto Albertino, passando alla legge delle Guarentigie , al concordato del 1929 fino alla sua revisione nel 1984.

2^ lezione.
La dr.ssa Anzani Antonella ci ha illustrato il progetto che verrà finanziato con fondi europei per il recupero dei fontanili nella zona in cui il Lambrone si immette nel lago di Pusiano, progetto che permetterà di riportare allo stato originario una zona del tutto particolare, che un tempo costituiva l’ habitat ideale di molte specie animali che potrebbero riappropriarsene in un futuro molto prossimo.

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Venerdì 7/12

1^ lezione.
Il prof. Porro ci ha piacevolmente intrattenuto sul mito di Narciso, prendendo le mosse dal racconto di Ovidio nelle Metamorfosi
Narciso, il giovane bellissimo, che non riusciva ad amare altri che se stesso, si innamora della sua immagine riflessa in una fonte e si lascia morire per il dolore di non poterla stringere a sé- Il suo corpo verrà trasformato in un fiore: il narciso, appunto.
La società attuale è intrisa di un narcisismo che spinge tutti a curarsi più dell’ apparire che dell’ essere , a mettersi in mostra per catturare l’ attenzione degli altri e questo è spesso causa di ansie e depressioni.

La seconda lezione è stata rinviata per la nevicata .

Un futuro da scout.

Qual è la buona azione quotidiana più “gettonata” dai boy scout? Lo sanno tutti….anche Davide…

Davide (6 anni) è uscito con la mamma ; sta piovigginando appena e Davide usa l’ ombrello chiuso a mo’ di bastone, mentre attraversano la strada.
Ecco che questo fatto gli risveglia nella mente qualche immagine vista chissà dove e, parlando con voce tremula, esclama:- Sono una vecchietta!-
– Una vecchietta? – gli ribatte la mamma – Vorrai dire un vecchietto, visto che sei un maschio ….-
– No, mamma,- risponde Davide , sempre con la voce tremolante -sono le vecchiette che hanno bisogno di aiuto quando attraversano la strada!!…-

Davide sarà senz’ altro un buon boy scout!

Auguri!!!

Ero piccola quando la mattina del 5 dicembre invariabilmente , mia madre, mentre mi preparava la colazione o mi aiutava a vestirmi per andare a scuola, ricordava sospirando:
– Oggi è il compleanno di Vincenzo..- e lo diceva con un po’ di malinconia nella voce per quel figlio, di cui immaginava i sacrifici, dato che si trovava, per lavoro, in una città lontana.
Ogni anno è stato sempre così, fino a quando me ne sono andata anch’io.

Per questo forse mi posso dimenticare di altre date che ricordano avvenimenti importanti per la mia famiglia, ma non di questa ed è per tale motivo che sono qui ad augurare BUON COMPLEANNO, VINCENZO!

P.S. ho deciso che oggi non ci curiamo delle decine….contano solo le unità!!!!

Un lago che non compare sulle carte geografiche.

Lago di nuova formazione in via Lecco.

Un’ amica di Facebook ha messo in rete questo video che documenta la nascita di un nuovo lago nel centro (o quasi) di Erba.

C’ era un dosso lungo la strada che passa di fianco a casa mia e su quel dosso faceva bella mostra di sé un boschetto di alberi spontanei.

Poi arrivarono ruspe ed escavatrici e una enorme voragine sostituì il boschetto e il dosso. La voragine accolse poi enormi quantità di cemento per dare vita a un centro commerciale.
Da allora, ogni volta che piove (e quindi anche in questo periodo), qui davanti alla mia casa si forma un lago frequentato da folaghe e germani reali e che in estate offre alle larve delle zanzare un habitat ideale.
Se avete studiato che ci possono essere laghi di origine vulcanica , glaciale, alluvionale , tettonica, ecc…, aggiornate le vostre conoscenze: esistono anche laghi che devono la loro nascita all’ edilizia scriteriata…

Credo che qualcuno dovrebbe intervenire per riportare questa zona al suo equilibrio idrogeologico originario, ma forse non sarà così…

Margherita adesso è …nostra.

I poeti, i musicisti, gli artisti in genere sanno interpretare i sentimenti e l’ anima della gente in modo mirabile.
E’ questo quello che ho pensato sabato sera quando ho sentito Cocciante cantare in TV.
Era ospite della trasmissione “Ti lascio una canzone”, trasmissione alla quale va riconosciuto uno sforzo notevolissimo per la preparazione dei piccoli interpreti, ma che suscita sempre la mia perplessità sull’ opportunità di esporre bambini così piccoli a un impatto tanto forte con la notorietà : non si corre il rischio di farne dei disadattati una volta che si saranno spente le luci della ribalta?

Ma torniamo al tema che mi ha spinto a scrivere questo post. Quando Cocciante ha cantato le sue canzoni, tutto il pubblico ha cantato con lui e quando poi ha intonato la sua canzone più famosa , “Margherita”, e lo ha fatto accompagnandosi per un tratto con qualche accordo al pianoforte e poi “a cappella”, cioè senza accompagnamento di alcuno strumento, l’ emozione che pervadeva il pubblico presente nel teatro è passata anche al di qua dello schermo-
Così mi son ritrovata anch’ io a canticchiare quei versi che si sono impressi nella memoria di tanti di noi per la forza espressiva delle parole e per la magia della musica che le accompagna.

Quanto più l’ artista sa raggiungere queste vette espressive, tanto più è destinato a superare i confini del tempo perchè la sua opera non è più solo sua, ma diventa nostra ….

Primarie ….croce e delizia.

Ho sempre amato l’ idea delle elezioni primarie per scegliere i candidati, da inserire nelle liste elettorali, sin dalla prima volta che queste sono state indette. Esse hanno a mio avviso un grande valore educativo-pedagogico perchè responsabilizzano gli elettori nei confronti del voto, atto che viene troppo spesso svilito e barattato in cambio di pochi spiccioli , e anche nei confronti della scelta dei candidati ai quali sarà più normale poi chiedere conto di come abbiano utilizzato la fiducia che abbiamo loro accordato..

Tempo fa , il rito delle primarie veniva irriso da molti oppositori del centrosinistra, ma credo che molti abbiano cambiato idea visto che destra e M5s si stanno apprestando a importarle anche tra i propri seguaci.

Oggi si sta votando per il ballottaggio tra Bersani e Renzi, ma io non potrà partecipare. Mi sono iscritta forse nei prmi giorni in cui era possibile farlo, ma non ho pensato di stampare la pagina , poi sono dovuta partire per Londra e sono tornata soltanto lunedì sera. Ho scritto una mail al comitato nazionale delle primarie che mi ha risposto immediatamente dicendomi di scrivere al comitato provinciale. Ho seguito le istruzioni, ma da Como non è arrivata nessuna risposta e questo vuol significare soltanto che non ho diritto a votare.

Mi dispiace non poter esprimere concretamente il mio appoggio a Bersani, ma so che anche tnti renziani dell’ ultima ora saranno nelle mie stesse condizioni, perciò non mi straccio le vesti e non grido al furto di democrazia.

Le regole decretano la mia impossibilità a votare e non voterò: ” dura lex , sed lex” dicevano i latini, cioè la legge è dura , ma è LA LEGGE! e io mi adeguo volentieri….