Per i caduti di Nassyria.

Giovani vite stroncate da un odio cieco,
per troppo poco tempo avete dato gioia
a chi vi ha amato.                                     

Come i fiori bianchi del melo cadono

al vento d’aprile lasciando promesse di frutti,
voi ci lasciate una speranza di pace

Giovani.

Gioia di vivere, voglia di ballare,
di abbracciare il mondo intero,
di ridere per nulla, di cantare insieme
a braccia alzate;
entusiasmarsi per il tanto di nuovo
che la modernità propone,
proiettarsi nel futuro
accarezzando progetti arditi
desiderare e temere
di mettersi alla prova,
dubitare di tutto e soprattutto di sè
sperimentare i propri limiti
e scoraggiarsi, ma riprendere fiato
e rimettersi in cammino.
Così  da sempre..

Ma ora inesperienza  e insicurezza
vengono aggravate
da un  presente sempre  incerto
e da un futuro troppo a lungo sospeso:
la gioventù precaria
si dibatte in una ragnatela vischiosa
che le ruba i sogni e le ali.