La precoce e imprevedibile estate londinese e` finita e, stando alle statistiche riferite da chi abita qui da lungo tempo, forse non si fara` piu` sentire per quest`anno.
L`imminenza del matrimonio regale deve tenere sulle corde le forze dell`ordine locali, cosi` almeno mi sono spiegata il gran dispiegamento di forze che ho visto domenica a Brighton. Appena scesi dal treno un percorso obbligato ci ha incanalato sulla via del mare, mentre un dispiegamento di polizia impressionante cingeva una piazzetta in cui vociavano poche decine di contestatori che agitavano cartelli contro il razzismo. Non solo i poliziotti a piedi formavano un muro tutto attorno alla piazza, ma c` erano anche poliziotti a cavallo e poco distante la strada era sbarrata da automezzi che occupavano tutta la sede stradale.
Alla fine tutto si e` risolto pacificamente, ma se le cose si fossero complicate i poliziotti avrebbero corso il rischio di manganellarsi tra loro. Forse e` stata solo un` occasione dimostrativa per dire ai malintenzionati che qui con la sicurezza non si scherza…

Stasera la chiesa era piena di gente , ma c’ era un’ atmosfera di grande raccoglimento: forse questo rinnovato rito ambrosiano in cui si mescolano sapientemente la tradizione e il nuovo o forse la bravura del coro, poco numeroso , ma con voci ben armonizzate hanno coinvolto profondamente l’ assemblea. Lo si capiva da come tutti partecipavano ai vari momenti della Liturgia, iniziata con la lavanda dei piedi a dodici ragazzini e conclusa con il trasferimento delle ostie consacrate nel vecchio altare, attorno al quale era stato ricreato l’ Orto degli Ulivi.

Era il 16 aprile di sedici anni fa ed era il giorno di Pasqua quando Iqbal Masih veniva assassinato . Aveva solo dodici anni, ma nella sua brevissima vita era riuscito a schierarsi con coraggio e fermezza contro chi sfruttava milioni di bambini come lui, incatenandoli ai telai per la produzione di tappeti . Qui :
Non avevo trovato un parcheggio vicino e mi stavo incamminando sui ciotoli delle antichissime strade di Villincino appesantita da tre grosse borse di indumenti usati. In parrocchia mi avevano indicato il punto di raccolta e lo stavo raggiungendo faticosamente pensando se ciò che stavo offrendo sarebbe stato giudicato utile …. Appena entrata nel piccolo cortile ho visto tre uomini e una donna , evidentemente stranieri, che stazionavano davanti a una porta; mentre guardavo dove dovevo entrare, subito uno di loro mi è venuto incontro ed ha preso le mie borse. Contemporaneamente la donna che teneva in braccio un bimbo piccolo mi si è avvicinata e con tanta speranza nella voce mi ha chiesto: – C’ è anche roba per bambini?- No, le ho risposto , lì non c’ era roba per bambini e il suo sorriso si è spento in una smorfia di sgomento. Allora le ho chiesto l’ età del bambino e le ho detto che forse avrei potuto procurarle qualche cosa . Sono tornata sui miei passi e sono tornata a casa; ci sono un paio di scatole di indumenti smessi dei miei nipotini nello sgabuzzino e in fretta ho cercato ciò che poteva tornare utile a quella mamma. Sono riuscita a riempire una borsa: magliette, giubbotti, calzoncini estivi e invernali e sono tornata nel centro di raccolta. La giovane mamma se ne stava andando e quando mi ha visto, mi è venuta incontro felice: la sua pelle era ancora scura proprio come un’ ora prima, ma il suo sorriso e l’ amore che esprimeva per il suo bimbo mi hanno fatto vedere in lei solo una mamma come ero stata io alla sua età e come lo sono le mie figlie oggi.
nel punto che compare nell’ immagine Manzoni avrebbe ambientato la partenza di Lucia e il mirabile “Addio monti sorgenti dall’ acque, cime ineguali…. ”