La soluzione.

nascondin– Io nascondo- dice Giovanni , arrampicandosi sul divano e affondando il viso nei cuscini. Io allora faccio finta di non vedere il suo sederotto all’aria e lo cerco, chiamandolo, nei posti più improbabili. Poi lui alza la testa e io allora esclamo: – AAAHHHH !Ecco dov’è Giovanni!- Il gioco prosegue per un po’ e poi ci scambiamo le parti : anch’io mi nascondo semplicemente mettendo la faccia contro il muro e naturalmente lui mi trova subito.  Infine Giovanni propone di nasconderci tutti e due, ma poco dopo si accorge che qualcosa non funziona: non c’è nessun altro che possa venire a cercarci….allora aspetta qualche secondo poi salta fuori dal nascondiglio gridando : –  Cercati!!!- che vuol dire “trovati”.  E’ riuscito a trovare una soluzione ad un problema piuttosto complesso….

I due Papi.

Lo confesso: non ho amato molto Papa Ratzinger finchè è rimasto sul trono di Pietro. Ne apprezzavo certamente la sapienza e la raffinata cultura, ma lo sentivo incapace di riscaldare il cuore della gente: troppo abituato a stare tra i libri e poco avvezzo ai rapporti umani. I suoi libri poi erano veramente “pesanti”.

La mia tiepidezza nei suoi confronti si è tuttavia trasformata di colpo in grande ammirazione nel momento in cui , tre anni fa, annunciava le sue dimissioni. Un atto rivoluzionario, inaspettato, dirompente: in un attimo restituiva alla carica papale una dimensione anche umana, che prima eravamo portati a ignorare e io speravo che questo potesse anche favorire il lento riavvicinamento dei cristiani non cattolici. Poi si è ritirato e , da allora non si è mai fatto sentire, fino ad oggi, quando con voce incerta ha ringraziato Papa Francesco per quanto sta facendo per la Chiesa e perchè lo fa sentire amato e protetto.

Mi ha ispirato ammirazione e tenerezza insieme  e mi pare particolarmente bello che Papa Francesco abbia voluto fare festa per i 65 anni di sacerdozio del suo vecchio predecessore: segno di grande rispetto e di affetto fraterno.

Cose belle.

Ci sono delle cose belle in questi europei di calcio: c’è ad esempio la piccola Islanda che riesce a battere l’Inghilterra, c’è la, sottovalutata da tutti, nazionale italiana che riesce a battere la Spagna in forza di uno spirito di squadra che supplisce all’assenza di “fenomeni” e poi c’è Conte, che alla fine di ogni partita corre verso gli spalti ad abbracciare la moglie e la sua bambina. E questo amore familiare manifestato così semplicemente e apertamente fa bene al cuore, almeno al mio….

 

Vecchi Vs giovani.

Nel Regno Unito (per quanto tempo ancora resterà unito?) a decidere per la Brexit sono stati i vecchi, così almeno dicono gli analisti .

Sono sempre i vecchi a giocare sulla vita dei giovani. Dovrebbero essere i genitori , i nonni a preoccuparsi del futuro delle nuove generazioni, a proteggerle da sciagure alla luce della loro esperienza di vita, invece spesso, direi quasi sempre , nella storia sono stati i vecchi a mandare a morire i propri ragazzi sui fronti di guerre assurde.

E ancora oggi i vecchi spesso sono a capo di movimenti terroristici che spingono al suicidio giovani, giovanissimi e , a volte, anche bambini; e col voto inglese i vecchi hanno deciso contro l’interesse e la volontà dei tanti giovani che in questi ultimi decenni sono cresciuti sentendosi cittadini di Europa, grazie agli studi effettuati in paesi diversi dal proprio, grazie agli scambi culturali, ai gemellaggi, alla facilità degli spostamenti che ha favorito i viaggi di istruzione e le vacanze all’estero.

I giovani che tanto spesso critichiamo tacciandoli di superficialità , di scarso impegno politico e sociale, hanno invece motivo di risentimento verso i vecchi che tolgono loro le speranze in un futuro di pace e di solidarietà.

Bambini e sport.

Alla radio, poco fa si dibatteva proprio di questo  alimentazione e sport dei bambini italiani e si diceva , come nell’articolo linkato, che i bambini italiani non solo mangiano male, ma fanno pochissima attività fisica., per  il costo elevato e la scarsità delle strutture sportive,  per mancanza di spazi liberi e adatti ai giochi all’aperto , soprattutto nelle città.

Quest’ultimo non è solo un problema di casa nostra, infatti nel mio ultimo soggiorno a Londra , ho accompagnato Samuele, che , emozionatissimo, doveva partecipare alla sua prima partita di calcio.  Camminavamo tra grattacieli altissimi e tutti stretti l’uno all’altro, come per sostenersi a vicenda, e mi chiedevo dove mai avremmo trovato uno spazio verde, quando siamo entrati in un vecchio autosilo . Un ascensore ci ha portato agli ultimi piani e lì erano allestiti dei mini-campi da calcio con una moquette verde che simulava l’erba e due piccole reti . I soffitti erano bassi e al passaggio dei treni sopraelevati poco distanti tutta la struttura vibrava sotto i piedi.

Non era certo l’ambiente più adatto per fare sport, ma in mancanza d’altro almeno i bambini potevano muoversi e scatenarsi per un paio d’ore.  Samuele prima della partita si era prefisso di segnare almeno un gol, invece ne ha segnati tre e alla fine era molto soddisfatto.

Dopo la Brexit….

Il Regno Unito lascerà la UE….almeno sembra…

E i populisti esultano, prospettando la possibilità di referendum anche in altri paesi europei. Illudono la gente con l’idea che isolandosi si possano lasciare oltre i confini nazionali tutti i problemi, ma il rischio invece è quello di scomparire dalla scena mondiale, di rimanere asfissiati nel proprio orticello.

Questa strada non porterà a niente di buono. Ricordate la Cecoslovacchia di una volta? Era sempre presente sulla scena europea e mondiale : ora nessuno sa più nulla nè della Repubblica Ceca , nè della Slovacchia.

Gli Inglesi, inventori del calcio, vincono ben poco in campo internazionale in questo sport: c’è una nazionale inglese, una gallese, una scozzese, una nordirlandese….Se facessero un’unica squadra forse sarebbero imbattibili…. ma se lo avessero capito ieri avrebbero votato in maniera diversa

Come Mary Poppins..

-Aspetta un attimo che guardo nella mia borsa magica…- dico a uno dei quaranta bambini di prima che si sono messi disciplinatamente a fare i loro compiti. Mi ha chiesto una matita e io frugo nel guazzabuglio tipico delle borse delle donne e ne estraggo una delle matite di cui mi sono provvista prima di partire da casa.

mary_poppins_thumb400x275 Dopo un po’ lo stesso bimbo mi mostra la punta di un pastello malinconicamente pendente e mi chiede un temperino;  io ripeto  : –  Aspetta, vediamo se lo trovo nella mia borsa magica…- ed ecco il temperino compare …. Il bimbo mi guarda un po’ meravigliato.  Io mi allontano e rispondo alla richiesta di aiuto di un altro bambino.

Di lì a poco il primo bimbo viene di nuovo e mi chiede nuovamente il temperino per appuntire un altro pastello e mentre cerco nella borsa magica , dice all’amichetto:- E’ proprio magica quella borsa , vengono fuori tante cose!!!!!-

Per un momento mi sono sentita  Mary Poppins…