GAZA, uno scandalo!

Sto sentendo alla radio l’onorevole Boldrini parlare della situazione a Gaza e ne sono veramente costernata: quanti giornalisti sono stati uccisi! Quanti operatori delle organizzazioni di solidarietà sono stati uccisi! Quanti bambini sono stati massacrati!

Perché non è consentito agli osservatori di entrare ? Solo ieri inviati dell’UE sono stati accolti a fucilate…

E’ una situazione che sa tanto di “soluzione finale”, termine che il governo di Netanyau dovrebbe ben ricordare …

Per quanto ancora dovremo assistere a questo assedio che sa di Medioevo, ma attuato con mezzi molto più sofisticati ed efficienti? L’Europa non può continuare a chiudere gli occhi… il mondo non può continuare a guardare altrove.

UTE: ultime lezioni.

Per mancanza di tempo e per l’accavallarsi di molti impegni, non ho potuto continuare a fare il solito resoconto delle lezioni; per questo oggi voglio soltanto ricordare gli argomenti trattati con la solita competenza dai nostri docenti.

Don Ivano, ci ha fatto conoscere Cipriano, un personaggio della Chiesa dei primi secoli impegnato a testimoniare concretamente il Vangelo, tanto da finire decapitato nel 258 d. C.

Il dr. Spagnuolo, con la solita competenza, ci ha aggiornato sui diritti reali di godimento: diritti che consentono di godere di beni che non ci appartengono: usufrutto, comodato d’uso, usucapione…

Il dr. Lissoni ci ha illustrato il complesso dei fattori che consentono al nostro corpo di stare in equilibrio e ci ha poi detto cosa fare per evitare cadute che possono avere conseguenze serie soprattutto in persone non più giovani.

Il prof. Porro ci ha parlato di Michel De Certeau, un filosofo (teologo gesuita) molto apprezzato, che si trovò a vivere il ’68 francese e ne comprese la portata rivoluzionaria.

Il dr, Simone Frigerio ci ha introdotto nel futuro dell’alimentazione, parlandoci della produzione di alimenti con le stampanti in 3D: questa tecnologia consente ora di creare vere opere d’arte in pasticceria, ma in futuro potrà consentire di eliminare gli sprechi alimentari e di produrre cibo per una popolazione mondiale in continuo aumento.

Il prof. Galli ci ha presentato il risultato delle sue ricerche storiche sul ruolo dei partigiani socialisti nella resistenza nelle province di Como e Lecco, ricordando in quale dilemma si siano trovati i giovani italiani dopo l’8 settembre 1943: da che parte schierarsi? Arruolarsi come soldati della Repubblica di Salò o combattere sulle montagne coi partigiani o imboscarsi in attesa che tutto finisse? Ci ha anche ricordato le parole di Sandro Pertini : “Non c’è vera libertà senza giustizia sociale, non c’è vera giustizia sociale senza libertà”. Sono parole queste che dovremmo sempre ricordare, visto che si allarga sempre di più il gap tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri: situazione questa che non può protrarsi all’infinito senza ripercussioni facilmente prevedibili.

Queste poche righe di sintesi di due settimane di lezioni ha solo l’intento di ricordare quanto sia varia l’offerta culturale della nostra UTE , grazie all’impegno di docenti, dirigenti e soci.

Beata gioventu’!!! E’ ancora così?

In questo articolo di Avvenire (l’unico giornale on line che ti consente di leggere i propri articoli anche se non sei abbonato) viene raccontata la condizione dei giovani di oggi nel nostro paese e nel mondo: ovunque i diciottenni sono sfiduciati, impauriti e senza speranza per il proprio futuro.

Contribuiscono a questo stato di cose tanti fattori: la paura di un mondo del lavoro che si prospetta sempre più complesso e di difficile accesso, il cambiamento del clima con conseguenze ancora non del tutto prevedibili, ma certamente non positive, e la solitudine nonostante le centinaia di “amici” virtuali sui social.

Le famiglie di oggi si sono premurate di provvedere all’unico figlio (o al massimo due) ogni confort e sicurezza economica, ma questi ragazzi non hanno fratelli, non hanno cugini e hanno intorno una marea di adulti che li soffocano con le loro ansie e le loro premure.

Nelle famiglie di qualche decennio fa, le ansie e le aspettative dei genitori e dei parenti, venivano diluite su tre/ quattro figli a famiglia e su una mare a di cugini; non si aveva il tempo di controllare ogni loro mossa e i ragazzi crescevano anche grazie ai rapporti coi fratelli e coi tanti compagni di gioco che incontravano nei cortili e nella strada. Ora i cortili sono vuoti e i bambini vanno ai corsi di nuoto, di calcio, di ginnastica, di chitarra …. per poter passare il tempo in un modo diverso che non sia davanti alla televisione o digitando un cellulare, ma i rapporti con i compagni di quelle attività non hanno la stessa spontaneità e libertà. Si aggiunga poi che proprio dalle nuove tecnologie i ragazzi vengono catapultati in un mondo sterminato di notizie e di sollecitazioni non sempre positive, anzi… un mondo che li affascina certamente, ma che sfugge al loro controllo e li fa quindi sentire ancora più insicuri e a volte li rende bersaglio di messaggi violenti o comunque negativi.

Contrariamente al luogo comune secondo cui la giovinezza è l’età più bella, io ho sempre considerato quel periodo della vita tra i più difficili da vivere (anche ai miei tempi ormai lontani), ma almeno una volta c’era la speranza a sorreggerci e la consapevolezza che non saremmo stati soli ad affrontare il futuro; oggi i giovani si percepiscono soli e confusi, anche perché molto spesso la società in genere o, a volte, la famiglia stessa si sono premurati di togliere ai ragazzi la speranza che viene dalla fede e dalla certezza di essere amati gratuitamente, così come sono, nella loro straordinaria unicità, dal Creatore della vita.

Un briciolo di fede e qualche pratica religiosa, come risulta anche dall’articolo, non possono che aiutare a crescere con un po’ più di serenità.

UTE: Blaise Pascal: fede e scienza

Purtroppo per un impegno inderogabile , ieri non ho potuto seguire la prima lezione della prof. Beretta sul cretto di Burri, pertanto mi limito a invitare chi fosse interessato a cliccare QUI

Ho potuto invece seguire la lezione del prof. Porro su un genio francese del XVII secolo: Blaise Pascal (1623- 1662). In quel periodo storico si assisteva alla nascita della scienza secondo i criteri indicati da Galileo e Pascal fin da giovanissimo si interessa di matematica, di logica, di fisica. Per aiutare il padre, funzionario statale , per la riscossione delle tasse, inventò la prima macchina calcolatrice (detta pascalina).

Continue reading “UTE: Blaise Pascal: fede e scienza”

Film: LIBERI DI SCEGLIERE

Ieri sera su RAI Play, ho visto il film: “Liberi di scegliere” interpretato da Alessandro Preziosi nei panni di un giudice minorile che si trova ad esercitare la sua funzione a Reggio Calabria e deve quindi giudicare i figli delle più potenti famiglie della ‘ndrangheta locale.

Un boss latitante vive in un bunker sotterraneo e la polizia riesce ad individuarne il nascondiglio proprio nel giorno di Natale, quando i suoi familiari vanno a trovarlo per fare festa insieme. Nel momento dell’irruzione della polizia, il figlio maggiore, Giovanni, per consentire al padre di sottrarsi all’arresto, colpisce uno dei poliziotti e, per questo viene condannato. IL giudice convoca la madre e le consiglia caldamente di andare via coi suoi due figli più piccoli, Domenico e Teresa, o anche loro finiranno in carcere o ammazzati come è successo a tanti altri appartenenti a quella famiglia. La madre naturalmente rifiuta: la sua vita è lì dove è cresciuta e continua a voler bene al marito che assicura a lei e ai figli un buon tenore di vita. Il marito affida al piccolo Domenico (sette anni) il compito di capofamiglia.

Passano dieci anni e Domenico ancora minorenne è ormai inserito nella cosca comandata dal padre e sa che deve obbedire agli ordini, ma mentre porta a termine un’operazione che gli è stata ordinata , viene fermato dalla polizia.

Il giudice minorile non vuole che Domenico segua lo stesso destino del fratello maggiore e, con coraggio, emette una sentenza che molti contestano: Domenico verrà allontanato dalla famiglia e verrà inserito in una comunità di recupero. Il ragazzo reagisce smettendo di mangiare e isolandosi, poi gli educatori riescono a fare breccia nel suo cuore pieno di dubbi e di paure e Domenico assapora per la prima volta dei momenti di libertà che lo mettono in crisi. Contemporaneamente la sorella Teresa ha capito che restando accanto alla madre, la sua vita ricalcherà quella che da generazioni le donne della sua famiglia devono accettare senza potersi ribellare, Un giorno Domenico riceve un messaggio: deve rientrare a Reggio Calabria. Raggiunge il padre in un ovile in alta montagna e questi gli impone di compiere un delitto nei confronti di un nemico. Domenico è combattuto tra la fedeltà al padre e la sua repulsione per quel genere di vita che gli si apre davanti compiendo quel crimine e finalmente si sente libero di scegliere.

Alla luce di questo film, tratto da una storia vera, ben si comprendono le parole di Papa Francesco uscendo da Rebibbia pochi giorni prima di morire: “Ogni volta mi chiedo: perché è toccato a loro e non a me?”

Nascere in certi contesti condiziona la libertà di scegliere e a volte si è costretti a intraprendere strade sbagliate perché non si hanno alternative.

UTE: Tertulliano – Occhio al ginocchio! (2^ parte)

Ieri, don Ivano ha ripreso il discorso su Tertulliano, cristiano di Cartagine, molto colto e grande scrittore, E’ da ricordare che nel II secolo dopo Cristo, la città di Cartagine era il centro culturale più attivo dell’impero Romano e che dal Nord-Africa sono venuti anche imperatori e studiosi geniali (ad es. Sant’Agostino, san Cipriano).

Nella lezione di ieri, don Ivano si è soffermato sull’opera “Ad uxorem” uno scritto indirizzato alla moglie in cui parla della sessualità e della moralità. In esso sostiene il grande valore della sessualità, che è benedetta da Dio, ma mette in guardia dalle deviazioni che sono invece da condannare.

L’amore non deve essere solo come sentimento legato all’infatuazione e all’attrazione fisica, ma nel matrimonio deve subentrare un amore più profondo nutrito non solo dalla “carne” , ma anche dallo spirito.

Tertulliano impone alla moglie il divieto di risposarsi in caso restasse vedova e manifesta la sua ferma convinzione che l’uomo debba predominare sulla donna.

%/%/%/%/%/%/%

IL GINOCCHIO E L’ARTROSI – L’artrosi è una malattia degenerativa che determina difficoltà di movimento; nel corso della nostra vita l’articolazione del ginocchio viene sollecitata milioni di volte quando camminiamo, quando ci pieghiamo, quando scendiamo le scale, ecc.

L’artrosi è dovuta all’usura delle cartilagini e colpisce in maggioranza le donne dopo i 60 anni. Essere sovrappeso o addirittura obesi rappresenta un notevole fattore di rischio, ma anche la genetica influisce molto.

I sintomi sono: gonfiori, scrosci e dolore; per lenire il dolore può essere utile ricorrere all’uso di antiinfiammatori, ad applicazioni di ghiaccio e all’uso di ginocchiere. Ma se il dolore persiste si possono effettuare iniezioni di cortisonici (che hanno però degli effetti collaterali) e di acido ialuronico , che può dare un sollievo temporaneo.

In determinati casi , è consigliato l’utilizzo di ausili per la deambulazione (bastone, stampelle, deambulatori).

E’ possibile effettuare reimpianti di cartilagine riprodotta in laboratorio o impianti di cellule staminali, soprattutto in persone giovani che hanno subito traumi.

Quando la situazione non presenta più altre possibili soluzioni, si ricorre alla terapia chirurgica, che sostituisce in parte o totalmente l’articolazione compromessa, ma tale intervento va procrastinato il più possibile per chè le protesi sono usurabili.

L’esercizio fisico contrasta l’indebolimento dei muscoli che proteggono l’articolazione

Il grande affare.

Forse è inevitabile, ma che tristezza!!

Il Conclave e il Giubileo diventano un’occasione straordinaria di guadagno per i Romani. Non solo stanno affittando a prezzi astronomici ogni buco che possa contenere un letto (magari infestato da formiche, come è successo a persona che conosco), ora addirittura si affittano balconi e terrazze a giornalisti e operatori televisivi per poter tener d’occhio il comignolo della Cappella Sistina e poter così documentare il risultato delle votazioni segnalato dalla fumata (nera o bianca).

Come dicevo, è cosa inevitabile, che succede da sempre, ma mi ricorda quel passo del Vangelo in cui Gesù butta all’aria i banchetti dei mercanti nel tempio e li caccia in modo piuttosto deciso.

Conclave e Giubileo sono eventi importantissimi per la Cristianità, sono momenti di rinnovamento spirituale, tappe importanti nel cammino della Chiesa, facciamo in modo che non siano intesi solo come un grande affare…