Il denaro giustifica proprio tutto?
Renzi che si prostra davanti a bin Salman ed elogia l’Arabia Saudita, in cambio di un lauto compenso, non mi piace. Credo che la spregiudicatezza dovrebbe avere almeno un limite: quello della decenza.
Donna è Bello
Il denaro giustifica proprio tutto?
Renzi che si prostra davanti a bin Salman ed elogia l’Arabia Saudita, in cambio di un lauto compenso, non mi piace. Credo che la spregiudicatezza dovrebbe avere almeno un limite: quello della decenza.
Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada è spenta,
e stendo pian piano le mie mani
per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia fervente bocca
verso di te e bacio me fino a stancarmi e ferirmi
– e all’improvviso son sveglio,
ed intorno a me la fredda notte tace,
luccica nella finestra una limpida stella –
o tu, dove sono i tuoi capelli biondi,
dov’è la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni piacere la sofferenza
e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato che fosse tanto amaro
essere solo
essere solo e senza di te!
Quanto può pesare la solitudine nelle lunghe notti insonni!
La sfida alle leggi della natura, la tentazione di sentirsi onnipotente: questo è il tema di questo brano, che dovrebbe indurci a riflettere. Anche oggi l’uomo, avvalendosi anche delle conquiste tecnologiche, è spesso tentato di credere che tutto ciò che la tecnica consente si possa realizzare senza tenere conto dell’eticità di quanto si sta compiendo. Il mito della torre ci ammonisce: tutto questo potrebbe portare al caos, alla babele appunto.
Il dr. Filippi riesce spesso a farci entrare in un presente che sa di futuro e che spesso non conosciamo.
E’ stato così anche per la sua interessantissima lezione sulle nanomedicine (che purtroppo non ho potuto seguire negli ultimi minuti).Il prefisso NANO significa piccolissimo.
Prima di entrare nello specifico delle nanomedicine, è necessario parlare delle nanotecnologie da cui hanno origine. Già nel 1859 Richard Feynman aveva studiato l’interno degli atomi, scoprendovi spazi “infiniti”. Le nanotecnologie dunque si interessano di ciò che è infinitamente piccolo e nel 1985 un ricercatore riuscì a scrivere l’intera Enciclopedia Britannica in uno spazio simile a una capocchia di spillo. Le nanotecnologie si occupano di manipolazioni di elementi nell’ordine di un miliardesimo di metro (un milione di volte più piccolo di un millimetro).
Esistono molti esempi di nanotecnologia applicata nel mondo della natura: il geco può arrampicarsi anche sui vetri grazie a fili sottilissimi di cui sono dotati i suoi polpastrelli; il bisso (un tempo usato come fibra pregiatissima) consente alle cozze di attaccarsi agli scogli; la ragnatela è composta da fili sottilissimi che le conferiscono una resistenza elevatissima; le foglie di loto non si bagnano grazie alle minuscole increspature cosparse di cera sulla loro superficie: esse sono talmente piccole che le gocce d’acqua non possono penetrarvi e scivolano via.
Imitando la natura, già ora si producono bicchieri, tessuti e vetri autopulenti, lenti antigraffio.
Molto importante nel campo delle nanotecnologie è l’atomo di carbonio. Dalla grafite infatti si è ottenuto il grafene: è più leggero dell’aria, più resistente dell’acciaio e ha lo spessore di un atomo.
Sono le nanotecnologie a consentire di ridurre sempre più le dimensioni di tanti apparecchi di uso comune. Esse trovano applicazione in tutti i campi delle attività umane: informatica, scienza dei materiali, comunicazioni, chimica, medicina, alimentazione, cosmesi, biologia.
La nanomedicina si esplica soprattutto in campo diagnostico, ma non solo. Vengono prodotti farmaci che presentano enormi vantaggi per la loro multifunzionalità, per le loro proprietà elettromagnetiche, per la solubilità e perchè sono facilmente degradabili dal metabolismo. Si ottengono farmaci che grazie alla nanomedicina possono nascondersi (e quindi non essere attaccati dai succhi gastrici ad es.) fino al raggiungimento della parte del corpo da trattare. Con queste tecniche vengono prodotti anche i mezzi di contrasto utilizzati per particolari esami.
A questo punto ho dovuto abbandonare la videoconferenza e non ho potuto seguire gli ultimi minuti, che saranno certamente stati estremamente interessanti.
Grazie, dr. Filippi, per questa immersione nel mondo meraviglioso dell’infinitamente piccolo che ci lascia sempre stupiti e attoniti come quando ci immergiamo nell’infinitamente grande.
Oggi pomeriggio è ritornato tra noi il prof. Cossi che ci ha parlato di Obama e dei suoi otto anni da Presidente USA, con la premessa che è sempre molto difficile parlare di personaggi e di avvenimenti ancora così vicini nel tempo.
Dopo aver ripercorso le tappe principali della vita di Obama (le umili origini, gli studi, le lauree prestigiose pagate sottoscrivendo un prestito poliennale, il lavoro in campo sociale e negli studi legali dove incontrò Michelle, sua futura moglie), ci siamo inoltrati nella sua vita come politico.
Si impegnò nella campagna elettorale di Bill Clinton, poi diventò prima senatore dell’Illinois e in seguito entrò al Congresso Federale. Nel 2007 si candidò come aspirante alla carica di Presidente USA; lui, uomo di pelle nera, non puntò mai sul problema razziale, ma si rivolse sempre a tutti gli americani, indipendentemente dal loro gruppo etnico e fu così che battè la sua avversaria Hillary Clinton ottenendo la “nomination”.
Le sue grandi capacità relazionali e il suo massiccio, ma intelligente, uso dei social gli consentì di raccogliere ingentissimi capitali per finanziare la campagna elettorale. Le sue proposte puntavano al “cambiamento” soprattutto in campo sociale e ambientale: alleggerimento delle tasse, assistenza sanitaria gratuita, energie rinnovabili. Fu votato da elettori provenienti da ogni ambiente sociale, ma proprio poco dopo la sua elezione scoppiò la terribile crisi del 2008 che ebbe ripercussioni in tutto il mondo. Ciononostante riuscì a tamponare la crisi dell’industria automobilistica americana.
Nel secondo mandato, si trovò ad avere contro il Congresso, in maggioranza repubblicano, ma riuscì ad ottenere buoni risultati nel campo delle energie rinnovabili e dell’ambiente in generale; concesse molte grazie, soprattutto ai condannati più poveri e ordinò la chiusura di Guantanamo. La politica estera e la finanza rappresentano le ombre più marcate della sua presidenza: aveva alle spalle poca esperienza politica, data la sua giovane età.
Certamente Barack Obama deve molto anche all’aiuto di una moglie colta, preparata e intelligente come Michelle.
Il prof. Cossi ha come suo solito esposto la sua relazione in modo piacevole e appassionato, mantenendo tuttavia un atteggiamento saggiamente critico.
I molti che si sono collegati, soci e simpatizzanti, hanno seguito con interesse e attenzione e conforta il vedere che molti, prima incerti e timorosi, ora si collegano con estrema facilità e usano con disinvoltura la tecnologia. Questo deve essere di incoraggiamento per coloro che ancora non osano cimentarsi con le videochiamate. Coraggio!