UTE: Bergson e lo slancio vitale – Cipriano e il “Padre nostro”

Ieri si sono tenute le ultime due lezioni dell’Anno Accademico 2024/2025; nella prima ora, il prof. Porro ci ha presentato un importante filosofo francese del secolo scorso: Henri Bergson. Uno dei suoi temi di indagine è stato “Il Tempo” : Bergson distingue nettamente tra il tempo scientifico, misurabile e quantificabile, e il tempo vissuto, che è qualitativo e intuitivo.

Il tempo vissuto, il tempo della coscienza, è irreversibile, non è fatto di istanti omogenei, ma di istanti in cui il presente è ricco del passato e anticipa il futuro. La durata è il fluire del tempo, in cui presente, passato e futuro si intrecciano.

Il passato rimane dentro di noi e ci fa essere ciò che siamo. Bergson poi distingue tra MEMORIA ( ciò che resta in noi di tutto il nostro vissuto) e RICORDO (quello che noi riusciamo a far emergere nella nostra mente di ciò che abbiamo vissuto).

Mentre Darwin afferma che l’evoluzione avviene per mutazioni casuali e selezione naturale, Bergson sostiene che, mentre i fenomeni naturali si ripetono sempre uguali, gli esseri viventi hanno uno slancio vitale che spiega perché la vita si rinnova in forme sempre diverse.

Tale slancio vitale si esprime anche nella vita delle società: mentre nei regimi dittatoriali la morale esige il conformarsi a leggi dettate dalla società stessa; nelle società aperte la morale si esprime attraverso lo slancio vitale nella religione dell’amore (Cristianesimo). Bergson afferma poi che esistono due tipi di religione: una religione statica che tende a ripetere tradizioni e miti e a conservare immutati i legami sociali; la religione dinamica invece cerca di fare proprio lo slancio vitale, che è slancio di amore verso Dio e verso il prossimo.

Mi è piaciuto trovare l’occasione di rivedere alcuni concetti filosofici appresi alle superiori, che si erano andati annebbiando nella mia mente.

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Da molti anni don Ivano ospita e sostiene nei loro studi dei ragazzi africani. Uno di questi, Moise Kapuku Kunyiama, già laureato, è tornato in Congo, rifiutando ottime offerte di lavoro qui in Italia, perché vuole contribuire al progresso economico e sociale del suo paese. Ieri, Moise è venuto all’UTE con don Ivano per presentare il suo progetto che ha bisogno di finanziamenti per poter essere realizzato. Egli vuole infatti creare un centro di ricerca nell’Università in cui insegna, per studiare i problemi della regione in cui vive e proporre poi al governo locale delle soluzioni adeguate. Auguro con tutto il cuore a Moise di poter realizzare il suo progetto.

CIPRIANO: Dopo questa premessa, Don Ivano ha concluso il suo ciclo di lezioni sulla storia del Cristianesimo con ulteriori considerazioni su Cipriano, figura notevole del III secolo d. C., proveniente da quel mondo nord-africano che in quel periodo rappresentava il cuore culturale ed economico dell’Impero Romano.

Per sfuggire alle persecuzioni, Cipriano era stato convinto dai suoi a fuggire nel deserto, ma per questo dovette poi subire molte pesanti critiche dai suoi avversari. Ottimo scrittore e uomo di grande spiritualità, mentre si trova nel deserto si dedica alla scrittura e si cimenta sulla necessità di educare e formare i cristiani. Uomo di preghiera, analizza e commenta sapientemente il testo del “Padre nostro” rilevando anche le improprie traduzioni dal greco di alcuni termini. La preghiera non è una formula ripetibile meccanicamente, ma implica il fatto di rendersi conto delle parole che si stanno pronunciando nella consapevolezza che si sta stabilendo un rapporto con Dio.

Con queste due lezioni, si conclude, come già detto, questo Anno Accademico che lascia, in chi lo ha seguito, frutti di conoscenza e stimoli a proseguire il proprio aggiornamento culturale approfondendo quegli argomenti che più lo hanno coinvolto.

L’ultimo appuntamento è fissato per venerdì 30 maggio: avremo modo di salutarci, di augurarci buona estate festeggiando con qualche bibita e qualche buon pasticcino. A venerdì!!!

UTE: ultime lezioni.

Per mancanza di tempo e per l’accavallarsi di molti impegni, non ho potuto continuare a fare il solito resoconto delle lezioni; per questo oggi voglio soltanto ricordare gli argomenti trattati con la solita competenza dai nostri docenti.

Don Ivano, ci ha fatto conoscere Cipriano, un personaggio della Chiesa dei primi secoli impegnato a testimoniare concretamente il Vangelo, tanto da finire decapitato nel 258 d. C.

Il dr. Spagnuolo, con la solita competenza, ci ha aggiornato sui diritti reali di godimento: diritti che consentono di godere di beni che non ci appartengono: usufrutto, comodato d’uso, usucapione…

Il dr. Lissoni ci ha illustrato il complesso dei fattori che consentono al nostro corpo di stare in equilibrio e ci ha poi detto cosa fare per evitare cadute che possono avere conseguenze serie soprattutto in persone non più giovani.

Il prof. Porro ci ha parlato di Michel De Certeau, un filosofo (teologo gesuita) molto apprezzato, che si trovò a vivere il ’68 francese e ne comprese la portata rivoluzionaria.

Il dr, Simone Frigerio ci ha introdotto nel futuro dell’alimentazione, parlandoci della produzione di alimenti con le stampanti in 3D: questa tecnologia consente ora di creare vere opere d’arte in pasticceria, ma in futuro potrà consentire di eliminare gli sprechi alimentari e di produrre cibo per una popolazione mondiale in continuo aumento.

Il prof. Galli ci ha presentato il risultato delle sue ricerche storiche sul ruolo dei partigiani socialisti nella resistenza nelle province di Como e Lecco, ricordando in quale dilemma si siano trovati i giovani italiani dopo l’8 settembre 1943: da che parte schierarsi? Arruolarsi come soldati della Repubblica di Salò o combattere sulle montagne coi partigiani o imboscarsi in attesa che tutto finisse? Ci ha anche ricordato le parole di Sandro Pertini : “Non c’è vera libertà senza giustizia sociale, non c’è vera giustizia sociale senza libertà”. Sono parole queste che dovremmo sempre ricordare, visto che si allarga sempre di più il gap tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri: situazione questa che non può protrarsi all’infinito senza ripercussioni facilmente prevedibili.

Queste poche righe di sintesi di due settimane di lezioni ha solo l’intento di ricordare quanto sia varia l’offerta culturale della nostra UTE , grazie all’impegno di docenti, dirigenti e soci.

UTE: Blaise Pascal: fede e scienza

Purtroppo per un impegno inderogabile , ieri non ho potuto seguire la prima lezione della prof. Beretta sul cretto di Burri, pertanto mi limito a invitare chi fosse interessato a cliccare QUI

Ho potuto invece seguire la lezione del prof. Porro su un genio francese del XVII secolo: Blaise Pascal (1623- 1662). In quel periodo storico si assisteva alla nascita della scienza secondo i criteri indicati da Galileo e Pascal fin da giovanissimo si interessa di matematica, di logica, di fisica. Per aiutare il padre, funzionario statale , per la riscossione delle tasse, inventò la prima macchina calcolatrice (detta pascalina).

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UTE: Tertulliano – Occhio al ginocchio! (2^ parte)

Ieri, don Ivano ha ripreso il discorso su Tertulliano, cristiano di Cartagine, molto colto e grande scrittore, E’ da ricordare che nel II secolo dopo Cristo, la città di Cartagine era il centro culturale più attivo dell’impero Romano e che dal Nord-Africa sono venuti anche imperatori e studiosi geniali (ad es. Sant’Agostino, san Cipriano).

Nella lezione di ieri, don Ivano si è soffermato sull’opera “Ad uxorem” uno scritto indirizzato alla moglie in cui parla della sessualità e della moralità. In esso sostiene il grande valore della sessualità, che è benedetta da Dio, ma mette in guardia dalle deviazioni che sono invece da condannare.

L’amore non deve essere solo come sentimento legato all’infatuazione e all’attrazione fisica, ma nel matrimonio deve subentrare un amore più profondo nutrito non solo dalla “carne” , ma anche dallo spirito.

Tertulliano impone alla moglie il divieto di risposarsi in caso restasse vedova e manifesta la sua ferma convinzione che l’uomo debba predominare sulla donna.

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IL GINOCCHIO E L’ARTROSI – L’artrosi è una malattia degenerativa che determina difficoltà di movimento; nel corso della nostra vita l’articolazione del ginocchio viene sollecitata milioni di volte quando camminiamo, quando ci pieghiamo, quando scendiamo le scale, ecc.

L’artrosi è dovuta all’usura delle cartilagini e colpisce in maggioranza le donne dopo i 60 anni. Essere sovrappeso o addirittura obesi rappresenta un notevole fattore di rischio, ma anche la genetica influisce molto.

I sintomi sono: gonfiori, scrosci e dolore; per lenire il dolore può essere utile ricorrere all’uso di antiinfiammatori, ad applicazioni di ghiaccio e all’uso di ginocchiere. Ma se il dolore persiste si possono effettuare iniezioni di cortisonici (che hanno però degli effetti collaterali) e di acido ialuronico , che può dare un sollievo temporaneo.

In determinati casi , è consigliato l’utilizzo di ausili per la deambulazione (bastone, stampelle, deambulatori).

E’ possibile effettuare reimpianti di cartilagine riprodotta in laboratorio o impianti di cellule staminali, soprattutto in persone giovani che hanno subito traumi.

Quando la situazione non presenta più altre possibili soluzioni, si ricorre alla terapia chirurgica, che sostituisce in parte o totalmente l’articolazione compromessa, ma tale intervento va procrastinato il più possibile per chè le protesi sono usurabili.

L’esercizio fisico contrasta l’indebolimento dei muscoli che proteggono l’articolazione

UTE: Occhio al ginocchio! – I Beni

Il dr. Lissoni con la consueta competenza e chiarezza ci ha parlato dell’articolazione più utilizzata del nostro corpo: il ginocchio. Esso è sottoposto a usura e traumi perché ha una struttura molto complessa tale da consentire una sofisticata mobilità.

Come si può vedere dalla figura, questa articolazione unisce le ossa del femore e della tibia, che non collimano perfettamente per favorire la mobilità, ma allo stesso tempo questo fatto rappresenta un rischio per la stabilità. Nella parte anteriore è presente la rotula che ha una funzione fondamentale nell’economia del ginocchio. Per eliminare l’attrito fra le parti ossee ci sono le cartilagini e i due menischi. Anteriormente, a livello della coscia, quattro muscoli convergono in un solo tendine; posteriormente troviamo tre muscoli che consentono l’estensione dell’anca e la flessione del ginocchio. I legamenti garantiscono la stabilità dell’articolazione; la membrana sinoviale produce un liquido vischioso e lubrificante che ottimizza il funzionamento dell’articolazione. Tre borse sinoviali evitano l’attrito tra le diverse parti in movimento.

In tanta complessità, possono facilmente insorgere problemi, più frequenti nelle donne proprio per la particolare struttura fisica e per cause ormonali. Tali problemi vanno diagnosticati tramite radiografie, TAC e Risonanza Magnetica e curati con le terapie proprie del caso.

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La seconda ora di lezione è stata tenuta dal dr. Spagnuolo che, con la solita chiarezza, ci ha parlato dei BENI.

Essi possono essere PUBBLICI (se appartenenti allo Stato) o PRIVATI (se appartenenti a persone fisiche o a enti privati(.

Beni demaniali (inalienabili e imprescrittibili) appartengono allo stato (fiumi, laghi, spiagge; autostrade, strade, ferrovie. acquedotti, pinacoteche….

La lezione è proseguita catturando l’interesse dei presenti, ma io non oso proseguire nella sintesi perchè sarei troppo imprecisa e incorrerei in errori grossolani.

Ute: Il mondo del formaggio – Oppenheimer

Il dr. Frigerio oggi ci ha accompagnato nel mondo del formaggio, un mondo complesso e interessante. Ecco come viene definito nel vocabolario il termine “formaggio”: La legge italiana definisce formaggio (o cacio) il prodotto che si ricava dal latte intero, parzialmente o totalmente scremato, mediante un processo di coagulazione acida o dovuta ad aggiunta di caglio (presame), una sostanza che si ricava dal quarto stomaco dei vitelli lattanti (l’abomaso).

Ogni formaggio è frutto di una lavorazione più o meno lunga a seconda del tipo di prodotto che si vuole ottenere. In sintesi si può avere: secondo il contenuto in grassi il formaggio può essere grassosemigrassomagroa doppia crema ; secondo la consistenza, può essere a pasta dura o molle ; secondo la maturazione avremo un formaggio fresco o stagionato ; secondo il modo di caseificazione, sarà crudosemicottocotto. Oggi la produzione è standardizzata per assicurare un elevato livello di qualità del prodotto caseario.

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UTE: “Cuore di tenebra” (2^ parte)

La prof. Laura Molinari ha ieri concluso il ciclo di lezioni sul tema dell’Africa guidandoci all’analisi dei diversi livelli di lettura del romanzo “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad.

Marlow, il protagonista, compie un viaggio all’interno dell’Africa risalendo il corso del fiume Congo a bordo di un battello piuttosto malandato. Il paesaggio è sempre più buio man mano che ci si inoltra nel cuore della giungla e presto si capisce che questo viaggio è la metafora della vita: il buio dell’ambiente esterno riflette il buio che è nei cuori degli uomini che, attratti dalla mira di guadagni ingenti, depredano l’Africa e non si fermano davanti a nulla, arrivando a compiere le nefandezze più atroci verso la popolazione locale. Tra questi coloni, il più conosciuto è Kurtz, che Marlow riesce alla fine a incontrare e che rappresenta l’Europa imperialista che attua un colonialismo rapace e distruttivo.

Conrad con questo suo romanzo vuol denunciare l’ipocrisia del colonialismo inglese (ed europeo) che mentre proclama di voler portare civiltà e salvezza delle anime, in realtà compie orribili crimini per impadronirsi di avorio e materie preziose.

Ute: I soggetti del diritto – La preghiera nella musica classica

Il dr. Spagnuolo questa volta ha potuto svolgere la lezione programmata (l’ultima volta aveva risposto a una richiesta venuta dai soci ).

Ogni essere umano è titolare di diritti dal momento della nascita fino alla morte; ai diritti si accompagnano i doveri. Sono soggetti di diritto le persone fisiche (ogni persona) e le persone giuridiche ( associazioni, enti, società….)

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