La vera sfida

Se avete la possibilità di sintonizzarvi su Rai Play, cercate la serie curata da Monica Maggioni intitolata “Avventura nel Grande Nord” e avrete modo di capire quale sia la vera sfida che sta impegnando Russia da una parte e USA dall’altra insieme all’Europa.

Quando qualche tempo fa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Finlandia, Svezia e Norvegia si sono avvicinate di più alla Unione Europea e alla Nato non riuscivo a capire bene le motivazioni di questa mossa: che Putin fosse intenzionato ad invadere questi paesi del nord mi sembrava poco probabile…

Seguendo i primi episodi della serie di Monica Maggioni, si capisce bene quale sia la vera posta in gioco: il controllo del Mar Glaciale Artico, che nasconde risorse inimmaginabili di materie prime quali petrolio e gas. Già da tempo la Russia si è attivata per affermare i suoi diritti su questa parte del mondo con iniziative dal significato chiaro e inequivocabile e ora si sta aprendo un contenzioso dalle prospettive non tranquillizzanti.

Forse la guerra in Ucraina è solo un modo per distrarre l’attenzione del mondo da quella che si sta delineando come la vera sfida tra Russia e Occidente?

Allons enfants!!

La Francia ha sconfitto la destra di Le Pen per merito del coraggio delle sinistre di coalizzarsi superando le loro diversità.

Non so se ricordo bene, ma forse è successo anche in Italia quando Prodi fu eletto dalla coalizione denominata “Ulivo”.

E’ bello vedere che la gente sa unirsi per vincere le elezioni battendo populismi e derive reazionarie, ma gli eletti saranno poi abbastanza intelligenti da trovare il modo di governare insieme? O saranno ancora una volta preda della maledizione delle sinistre che le porta a dividersi, suddividersi, frazionarsi all’infinito in un desiderio di autodistruzione sempre in agguato?

Anche la Francia avrà il suo Bertinotti come lo ebbe il governo Prodi?

Io spero di no e spero che tutti trovino il coraggio di rinunciare a qualcosa dei loro propositi in vista di un bene superiore come è la governabilità del Paese. Perciò: Allons enfants!!

Il mondo di prima.

La nostra comunità è rimasta colpita da un dolore improvviso, un fulmine inaspettato che ha stroncato una vita giovane e ha segnato la vita dei figli, della moglie, dei familiari tutti.

Ricordate quel detto famoso “Non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te”? … Ed è stato proprio così: tutti si sono mobilitati, tutti si sono sentiti coinvolti nel dolore di quella perdita, tutti hanno pianto a calde lacrime per quella vita che veniva tolta a ognuno di loro.

Veder morire un figlio sembra innaturale, troppo crudele e sembra impossibile che il mondo e la vita possano continuare …. proprio come dice questo poeta:

MORTE DI OFELIA

di Auro D’Alba (Umberto Bottone, 1888-1965)

M’hanno detto che fuori c’è il mondo

il mondo di prima.

Non l’ho creduto

e mi sono accostato al davanzale.

Ho visto passare gente

che non vestiva di nero,

l’erba negli orti, i giardini fioriti

il cielo d’un azzurro spietato.

Sono fuggito per non gridare.

Ma poi son tornato a guardare

se mi fossi ingannato.

No, non può essere vero

che tutto il mondo di prima

s’agiti ancora.

Forse non sanno

gli uomini

le cose

il sole

(ma il Cielo dovrebbe sapere)

che tu non cammini più

non cammini più sulla terra

dove ridendo imparasti il dolore.

Più tardi il Cielo si è messo a tremare.

Uomini, fermatevi un attimo,

spegnetevi, stelle,

è morta la mia creatura!

(da “Poesie”, Ceschina, Milano 1961, p. 109)

Clamori e silenzi.

Oggi sui media nostrani si fa un gran parlare della stucchevole sconfitta dell’Italia contro la Svizzera e della conseguente fine della nostra avventura calcistica europea. Non mi sorprende questo clamore: gli italiani amano il calcio; mi sorprende invece come non si sia fatto lo stesso “rumore” per altri avvenimenti dei giorni scorsi, ad esempio questo o questo.

Ma forse siamo ancora fermi a pensare che certe vite valgano meno delle altre, proprio come si è pensato per secoli nella storia dell’umanità, quando era normale considerare gli schiavi alla pari degli animali da soma o i poveri come persone senza diritti.

Credo che l’onore nazionale sia stato compromesso molto gravemente dalla morte di un operaio abbandonato senza cure dopo aver perso un braccio e dalla morte in fondo al mare di 26 bambini.

La perdita di una partita di calcio al confronto è certamente cosa da riderci su.

Nonni e nipoti: dono reciproco.

Ormai da parecchi anni, la ricorrenza della festa patronale vede il gruppo culturale della parrocchia impegnato nell’allestimento di una mostra. Abbiamo cercato di mettere a fuoco diversi temi: le vecchie foto di famiglia, gli hobbies di artisti e collezionisti, il modo della scuola, documenti della prima guerra mondiale, le attività dell’oratorio nel centenario della sua istituzione …. e quest’anno, in sintonia con i tanti interventi di Papa Francesco su questo tema, abbiamo raccolto foto che ritraggono nonni e nipoti insieme.

E’ stato difficile reperire il materiale, che poi abbiamo suddiviso in diversi gruppi tematici: tenerezza, gioia, orgoglio della nonnitudine, vacanze, insieme è bello fare… Una sezione a parte è stata dedicata alle foto più antiche, spesso talmente piccole da dover essere scansionate e ristampate.

Una cosa che balza immediatamente agli occhi confrontando foto vecchie e recenti è il grande cambiamento socio-culturale intervenuto negli ultimi decenni. Dalle foto più datate si percepisce una certa rigidità nei rapporti: le persone sono in posa, spesso con gli abiti della festa e con espressioni molto austere: nessun sorriso! Le foto più recenti ritraggono atteggiamenti spontanei, informali, che mettono in risalto le emozioni vissute nel momento fermato dalla macchina fotografica.

I visitatori hanno manifestato gradimento e apprezzamento e ora non resta che il lavoro di smantellamento di quanto è stato fatto in un mese di lavoro.

Premiazione del concorso letterario “MARIUCCIA GUARISCO PELLEGRINI”

Ieri pomeriggio, 21 maggio, in Sala Isacchi, c’è stata grande festa: sono stati consegnati i premi del concorso letterario, intitolato alla co-fondatrice dell’UTE “Maria Guarisco Pellegrini”, rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori di Erba. Il premio consiste in un buono da 250 euro da utilizzare per l’acquisto di libri o sussidi didattici. Sponsor dell’iniziativa è “Pontiggia- promotori finanziari – banca Sella di Erba.

La lettura degli elaborati da parte dei vincitori, è stata intervallata da musiche interpretate dal violino “magico” di Matteo Fedeli accompagnato al pianoforte dal M.° Scaioli.

La sala era strapiena di soci UTE e familiari dei ragazzi premiati e ogni tema letto è stato salutato da calorosi applausi, così come i bei brani musicali eseguiti con autentica maestria.

Scegliere i vincitori tra tanti temi ben strutturati e ben scritti non è certo cosa facile: non si conoscono i ragazzi, né le condizioni in cui hanno operato, perciò la giuria ha seguito due criteri guida: valorizzare le esperienze vissute dai ragazzi e il loro significato educativo. Purtroppo però sono stati per forza di cose esclusi degli elaborati molto significativi, che speriamo di poter valorizzare in altre occasioni, col consenso degli autori e dei loro genitori.

Questo concorso rientra nell’ambito delle iniziative che l’UTE mette in atto per stabilire un ponte di solidarietà con i giovani del nostro territorio.

Alla fine della premiazione, dopo che le ultime note si sono perse nell’aria, tutti i presenti , uscendo da sala Isacchi, avevano la gioia dipinta sui loro volti e ringraziavano per il bel pomeriggio passato insieme.

1° Maggio.

Festa triste per troppe madri che hanno visto i loro figli uscire di casa per andare al lavoro e non sono più tornati .

Li hanno rivisti dentro una bara, immolati sull’altare del profitto, che non tiene conto delle vite di chi cerca solo dignità e rispetto.

Ancora un triste 25 Aprile

Devo ringraziare dal profondo del cuore il nostro Presidente Mattarella per il bellissimo discorso che ha pronunciato in diretta TV in occasione della festa della LIBERAZIONE. E’ stato un discorso chiaro, che ha ribadito con fermezza e senza ambiguità i valori che questa festa vuole celebrare e questo mi ha fatto bene, dopo aver assistito, qui a Erba, a una tristissima celebrazione.

Alla messa in Prepositura erano presenti forse una trentina di persone se si escludono le autorità civili e militari e il celebrante ha impostato la sua omelia sul valore della libertà, senza esprimere valutazioni di sorta sulla festa in sé. Si è poi formato uno sparuto corteo fino al monumento alla Resistenza (a 100 m. dalla chiesa), dove il Sindaco Caprani (eccezionalmente presente!! – di solito delegava qualche membro del Consiglio Comunale) ha pronunciato poche parole di circostanza. Non si è nemmeno suonato l’Inno di Mameli!!!

Poi il piccolo assembramento che si era creato, si è dissolto mestamente. Spero che i cittadini erbesi abbiano disertato la locale festa della Liberazione per recarsi a Como o a Milano dove erano preannunciate grandi manifestazioni celebrative, …

Una nota bella: alla celebrazione ho incontrato la mia amica Luigia (94 anni portati magnificamente) elegantissima come sempre, che è venuta per onorare la memoria del suo defunto marito che aveva sempre visto nel 25 aprile il giorno in cui aveva potuto gustare nuovamente il sapore della libertà.

Fortunatamente al mio ritorno a casa ho acceso la TV e ho ascoltato Mattarella: mi si è aperto il cuore. Grazie di esistere, Presidente!