Europa sotto assedio.

Ai confini

Nell’ articolo di Repubblica linkato qui sopra si parla di una realtà che spesso tentiamo di ignorare: quella dei tanti disperati che si affollano alle frontiere dell’ Europa per sfuggire a una vita senza prospettive.  Si parla di pestaggi da parte della polizia marocchina  e spagnola nei confronti dei migranti, ma questo non è certo peggio dell’ ecatombe cui si assiste nelle acque del Mediterraneo o di ciò che accade nel Sinai, dove bande di predoni sequestrano coloro che arrivano dal sud e utilizzano per i trapianti di organo quelli che non possono pagare il riscatto.
Siamo veramente come un impero in decadenza assediato dagli affamati che sperano di poter partecipare alla divisione delle spoglie della grande malata , l’ Europa…
Invece di chiudere gli occhi e di pensare solo ai nostri guai, dovremmo anche pretendere che si ponga fine alla spogliazione dell’ Africa da parte delle multinazionali fomentatrici di guerre e da parte dei nuovi colonizzatori cinesi e non solo, ma soprattutto dovremmo convincerci che in un mondo divenuto sempre più piccolo non potrà più esserci pace senza giustizia: internet e le nuove tecnologie fanno conoscere a tutti le sperequazioni di cui buona parte del mondo è vittima e non si può pretendere che chi muore di fame stia serenamente a guardare quelli che si abbuffano dietro la porta accanto

“Io parlo”

http://www.liberainformazione.org/2013/06/27/io-parlo-donne-ribelli-in-terra-di-ndrangheta/

Segnalo un libro che mi pare degno di attenzione ” IO PARLO” di Francesca Chirico.

Racconta le storie delle donne che in Calabria si ribellano alla ‘ndrangheta dai casi più conosciuti , come quello di Lea Garofalo ad altre storie meno conosciute, ma non per questo meno tragiche.

Credo che solo la volontà delle donne di cambiare il destino dei propri figli possa scardinare dal di dentro un’ organizzazione criminale che si sta diffondendo sempre più nell’ Italia intera e  oltre i confini nazionali. Parlare di queste donne  può servire  a dare ad altre persone il coraggio di seguirne l’ esempio.

Giuliano Ferrara sa bene quel che dice…

IERI FERRARA HA ORGANIZZATO UNA MANIFESTAZIONE IN DIFESA DEL SUO PADRONE BERLUSCONI, CONTRO LA CONDANNA A 7 ANNI CON l’ INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI.  IL GIORNALISTA SI è DIPINTO LE LABBRA ED E’ SALITO SUL PALCO AL GRIDO DI ” SIAMO TUTTI P……ANE”.

CREDO CHE LUI SAPPIA BENE COSA SIGNIFICHI VENDERSI AL MIGLIOR OFFERENTE, VISTO CHE IL SUO GIORNALE E’ BEN SOVVENZIONATO DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI E VISTO CHE A QUESTO ALTO IDEALE (FARSI MANTENERE) HA SACRIFICATO LE IDEE PER CUI SI BATTEVA IN GIOVENTU’.

ECCOLO QUI IN UNA FOTO INSIEME A ENRICO BERLINGUER, CHE GLI LANCIA UN’ OCCHIATACCIA: FORSE AVEVA INTUITO CHE IL “PESO” FISICO DI GIULIANO ERA INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL SUO PESO MORALE.

Una giornata perfetta.

Ilva ed io a Sotto il Monte

Oggi è stata una giornata stupenda, sia dal punto di vista meteorologico che dal punto di vista degli accadimenti.

Ieri , al telefono con mia sorella  in Tailandia, Ilva ed io avevamo deciso, senza doverci pensare su troppo, che ci saremmo recate a Sotto il Monte a rendere omaggio al Papa Buono. Stamattina ci siamo messe in viaggio, mentre un sole splendente troneggiava in un cielo reso splendidamente azzurro da un vento gagliardo, ma piacevole. Durante il breve viaggio abbiamo avuto modo di ammirare i vari laghi della zona : Pusiano, Annone,      Lecco, Garlate… la loro  superficie increspata dal vento produceva uno scintillìo tremolante di grande effetto. Lo sguardo riposava sul verde traboccante della vegetazione, che con tutte le sue sfumature rivestiva prati, colli e montagne.

Giunte a destinazione, abbiamo visitato la casa natale di Papa Roncalli: una tipica cascina lombarda con scale esterne e logge , nella quale sono conservati oggetti, abiti, immagini e documenti in genere riguardanti la sua vita e la sua famiglia. Dopo la Messa e un momento di preghiera , avremmo voluto fermarci a mangiare una pizza, ma non avendo trovato il modo di esaudire questo nostro desiderio, siamo tornate a casa , dove ci ha raggiunto una bella notizia: Alessandra stava per venire a trovarci !!

Al suo arrivo una buona chiacchierata ci ha permesso di metterci reciprocamente al corrente dei fatti degli ultimi mesi, poi una passeggiata sul Segrino ci ha dato modo di ossigenarci e di sgranchire i muscoli un po’ intorpiditi.

Una piacevole conversazione all’ aperto dopo la cenetta frugale, ma gustosa, ha concluso questa giornata perfetta.

24 giugno : la “guassa” di S. Giovanni

Riti solstiziali per la notte di S. Giovanni

Il 24 giugno, festa di S. Giovanni, ha sempre avuto un ‘ importanza particolare. Ricordo che, quando ero piccola, essendo quelli i primi giorni di vacanza, potevamo solitamente indugiare a letto un po’ di più, ma la mattina di S. Giovanni invece ci alzavamo di buon’ ora: non dovevamo perdere la “guazza di S. Giovanni”.

Fatta colazione, andavamo “sota ai pom” (un lungo prato che si estendeva sotto un  filare di meli) e lì dovevamo chinarci a bagnare le mani nella rugiada caduta sull’ erba durante la notte. La raccomandazione delle nostre mamme era quella di bagnarci bene il viso e soprattutto gli occhi e la fronte: quella rugiada doveva proteggere i nostri occhi e la nostra testa dalle malattie per tutto l’ anno successivo.

Nel link citato sopra si possono trovare molte altre usanze e tradizioni popolari di varie parti del mondo legate a questa ricorrenza .

Buon onomastico a tutti i Giovanni e alle Giovanna!

 

I Brasiliani vogliono diventare cittadini .

Alla scuola di italiano per stranieri c’ era quest’ anno una bella ragazza brasiliana che si è sposata recentemente con un italiano.

Un giorno , facevamo conversazione e lei disse di essere scettica sulla possibilità del suo paese di ospitare i mondiali di calcio l’ anno prossimo, visto il ritardo con cui si stanno realizzando le costosissime opere previste. Nel suo modo di esprimersi era evidente che non era affatto d’ accordo che si spendessero tanti soldi per il calcio.
Il suo mi era parso un atteggiamento non significativo rispetto al sentire del paese, che ci viene sempre descritto come iperfanatico del calcio…..
Invece ecco qui cosa sta accadendo: in occasione della Confederation Cup in corso nel paese , la gente sta scendendo ripetutamente in piazza a protestare : perchè spendere tanti soldi per i mondiali di calcio quando ci sono urgenze ben più pressanti nel paese,  ad esempio scarsità di ospedali scuole e servizi in genere?
I Brasiliani allora non sono solo Carnevale e goleador , sono anche gente che pensa e che sa prendere posizione in modo energico e che rivendica il diritto di assurgere alla dignità di cittadini e non solo sudditi consumatori.
Qui da noi l’ acquisto di un calciatore può spostare i sondaggi elettorali (ricordate l’ acquisto di Balotelli  in tempo di elezioni?) …forse nulla è cambiato dal tempo in cui si governava a furia di “panem et circenses”, ma in Brasile non è così.

Dal sindaco di Lampedusa…

Credo che questa lettera si commenti da sé e mi piace segnalarla perché scritta ricca di sensibilità  e di umanità.

L’appello del sindaco di Lampedusa all’Unione Europea

Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa
Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.
Sono indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra.
Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l’unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l’Europa motivo di vergogna e disonore.
In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l’unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.
Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza.

Giusi Nicolini

Buona estate!

Una foto che pare un quadro di Van Gogh

E’ il giorno del solstizio d’ estate.

Cliccando sul link potrete trovare la spiegazione di questo evento astronomico .  Questo giorno  segna l’ inizio dell’ estate e l’ inizio dell’ accorciamento delle ore di luce.  Molti cominciano a pensare alle vacanze e forse non pochi quest’ anno ridimensioneranno i propri progetti estivi.Io posso solo augurarmi che non faccia troppo caldo: non mi è mai piaciuto stare troppo al sole, ma ora faccio fatica anche a tollerare temperature molto elevate. Voglio lasciarvi qui un link per ascoltare una bella malinconica canzone intonata al tema di oggi: watch?v=7Tf7LmHU8_0

QUI invece ci sono indicazioni utili per chi volesse festeggiare il solstizio nelle nostre zone .

Buona estate!

 

Mercoledì sera estivo a Erba.

Ieri sera Davide ed io siamo andati in centro a Erba: dovevamo festeggiare la consegna della pagella e la promozione ed era particolarmente gradita la coincidenza  con le feste del mercoledì sera in città.

Siamo arrivati molto presto , quando ancora non erano state allestite tutte le attrazioni della serata e questo ci ha consentito di gustarci il nostro gelato in perfetta tranquillità, senza fare code e comodamente seduti davanti al bar. Abbiamo poi fatto un giro sulla via principale e abbiamo visto una pregevole mostra di coperte patchwork e un’ esposizione di quadri sotto i portici. I vari gruppi musicali sparsi in diversi punti strategici, cominciavano appena ad esibirsi e noi stavamo già tornando: Davide si sentiva stanco. Poi abbiamo visto un enorme scivolo che aspettava di essere popolato e Davide si è improvvisamente accorto di essere pieno di energie.

Insieme a noi sono entrati altri bambini e tutti hanno assalito la grande struttura gonfiabile su cui si sono arrampicati con entusiasmo per poi lasciarsi andare a tuffi emozionanti. Per mezz’ ora Davide non ha avuto un attimo di sosta e alla fine era quasi paonazzo in viso e grondante di sudore, ma  era molto soddisfatto.

Ci sarebbero state molte cose interessanti da seguire , tra l’ altro anche una “relazione” sulla salute della donna tenuta da un medico dell’ Ospedale locale, ma noi eravamo già sulla strada del ritorno.

Profumo di caprifoglio.

Oggi ,

passeggiando qui attorno con Davide, ho raccolto un rametto di caprifoglio da un cespuglio che cresce ai lati della strada. E’ stato il suo profumo intenso e gradevole a farmi accorgere della sua presenza.  I fiori sono poi particolarmente elaborati.

Mi fanno ricordare una siepe che rivestiva la recinzione di un giardino in via Villabianca : era il giardino della “siora    Savina” e quando le sere di maggio si andava al rosario nella sua cappellina , il profumo di quel caprifoglio si spandeva per l’ aria insieme ai canti delle donne alla fine della preghiera.