Sulla scia dei ricordi…

E’ una foto di circa 35 anni fa. Ricorda una festa in parrocchia in occasione di una visita di mia sorella suora di ritorno dalla Thailandia e rivedo tanti visi amici che hanno accompagnato la mia giovinezza .

Ci sono i miei genitori, mio marito, i miei figli ancora piccoli, mio fratello maggiore, mia sorella Ilva, i nipoti e tanti amici… era stata una bella festa.

Film : A proposito di Schmidt.

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Questa sera ho rivisto un film in TV: “A proposito di Schmidt” interpretato da Jack Nicholson.

E’ la storia di un uomo di nome Warren che, appena andato in pensione, si ritrova improvvisamente vedovo. La figlia accorsa in occasione della morte della madre, presto riparte per andare in un’ altra città  a sposare un ragazzo, che il padre giudica inadatto a lei. L’ uomo si trova disorientato , non ha nulla da fare e non ha interessi particolari. Si lascia andare e vive nel disordine più estremo, finchè decide di andare dalla figlia per aiutarla a preparare il suo matrimonio, ma lei non ha nessuna fretta di vederselo bighellonare attorno. Allora Warren, a bordo del suo grosso camper va in giro per l’ America alla ricerca dei luoghi della sua giovinezza e  durante questo viaggio racconta le sue impressioni a un bambino lontano che sua moglie aveva adottato a distanza . Nell’ imminenza del matrimonio della figlia eccolo puntuale a casa della consuocera e la conoscenza della famiglia in cui la figlia si dovrà inserire non lo tranquillizza affatto. Prova a dissuaderla dal contrarre quel matrimonio, ma inutilmente e Warren per amore della figlia si adatta a partecipare alla festa, facendo finta di essere felice.

Al ritorno nella sua casa vuota , fa un triste bilancio della sua vita: non ha saputo farsi amare dalla figlia e forse nemmeno dalla moglie (di cui scopre un tradimento) perché è stato sempre egoista e ora quando morirà nessuno lo rimpiangerà: non ha lasciato nessuna traccia del suo passaggio su questa terra.  Mentre questi cupi pensieri affollano la sua mente, apre la corrispondenza che si è accumulata durante la sua assenza e trova una lettera che viene dall’ Africa: è una suora che lo ringrazia per le lettere e per la sua generosità verso il bambino che lui sostiene a distanza; allegato alla lettera c’ è un disegno che  raffigura un uomo, Warren, che tiene per mano   un bambino nero. Warren si commuove : capisce che qualcuno lo rimpiangerà e che potrà lasciare una buona traccia di sè in quel bambino lontano a cui sta offrendo una possibilità di vita e di futuro.

Il film non è indimenticabile per ciò che racconta , ma per la grande bravura di Jack Nicholson e vale la pena di essere visto.