Ripensando a un amico.

Oggi ero all’ aeroporto nella zona arrivi e , tra le persone che aspettavano parenti e amici , ce n’ erano alcuni che avevano portato anche il cane , forse per non lasciarlo solo a casa.

E’ bello vedere come un cane sa manifestare la propria gioia nel rivedere una persona cui vuole bene!  Non c’ è differenza tra cani di piccola  o grossa taglia: tutti sembrano impazzire e  il  loro corpo esprime felicità incontenibile.

L’aereo ha ritardato un po’ e mi son trovata a ripensare al nostro Chico, uno yorkshire di taglia media che è stato con noi per 15 anni. Aveva imparato a capire se stavamo uscendo per fare una passeggiata o per andare a fare la spesa (penso dal rumore diverso delle scarpe , dato che ci vedeva ben poco) e decideva di conseguenza se uscire con noi o aspettarci a casa.

Quando partiva qualcuno e vedeva comparire valigie , diventava triste e guaiva per un po’ , poi si nascondeva e non voleva essere salutato: forse il commiato era troppo doloroso per lui . Ricordo che una volta tutti i ragazzi erano andati via, in vacanza mi pare, e lui girava per la casa a testa bassa rifiutando di mangiare e a un certo punto sembrava proprio stare male: rimaneva sdraiato a terra in un angolo senza dare segni di vita. Lo portammo dal veterinario: il cagnolino stava bene , non c’ era proprio nulla che non andasse…..ed il dottore espresse un dubbio: era forse un po’ depresso?

Era così. Al rientro dei ragazzi il cagnolino si ringalluzzì di colpo e , dopo lunghi festeggiamenti, riprese a mangiare e a giocare come sempre.

A distogliermi da questi pensieri ci ha pensato Samuele, che mi è corso incontro e mi ha abbracciato come solo i cuccioli sanno fare…..