E l’ Europa tace….

Iraq: peggio di così….

In Iraq il caos regna sovrano ….mentre al Nord ISIS (lo Stato Islamico) sta seminando morte e disperazione, mentre la gente viene sepolta viva, mentre in migliaia sono costretti a fuggire dalle case , a Baghdad i capi delle istituzioni litigano tra di loro.

Gli USA mandano i loro droni a bombardare le postazioni dei fondamentalisti , l’ Italia sta valutando il da farsi, ma l’ Europa che fa?  L’ Europa è la grande assente dagli scenari politici internazionali…. A est la guerra civile in Ucraina, a sud-est il Medio Oriente è in fiamme e l’ Europa non ha nemmeno nominato ancora (a tre mesi dalle elezioni) il proprio  “ministro” degli esteri. Forse si pensa che queste guerre non ci riguardino, che le guerre siano “solo” alle porte dell’ Europa……ma gli sbarchi continui di disperati ci dicono che la guerra ci vede già coinvolti….bisogna fare qualcosa ….Europa, datti una mossa !!!!

Chi era Lorenzo?

Oggi, 10 Agosto, ricordiamo San Lorenzo; forse molti come me lo ricordano  solo per la poesia del Pascoli che  inizia col nome del Santo e che vuole eternare il ricordo dell’ assassinio del padre del poeta avvenuto nella notte di San Lorenzo.

Mi è venuta la curiosità di saperne di più ed ecco ciò che ho trovato in questo BLOG :

Lorenzo era nato in Spagna, a Osca, oggi Huesca, alle falde dei Pirenei aragonesi, nel 225, ma sono poche e poco documentate le notizie sulla sua vita e contraddittorie quelle sulla sua morte. Completa assai giovane gli studi umanistici e teologici a Saragozza, allievo di quello che diverrà poi papa Sisto II. Insieme con lui lascia la Spagna perRoma. Qui il suo maestro, alla morte di Stefano I, viene eletto vescovo dell’Urbe e papa il 31 agosto del 257.

Lorenzo ha 32 anni. Il nuovo papa lo fa arcidiacono e in quella veste gli assegna la responsabilità delle opere di carità nella diocesi di Roma. Sono oltre 1.500, fra poveri e vedove, i bisognosi di cui Lorenzo si occupa. Una moltitudine, se la si compara alla popolazione della città, enormemente ridotta rispetto ai numeri che aveva conosciuto nel massimo splendore dell’impero. Già prima che Sisto ascenda al soglio pontificio, l’Imperatore Valeriano pubblica un primo editto di persecuzione contro i cristiani. Nonostante ciò, per almeno un anno, l’opera pastorale di Sisto e l’intensa attività di Lorenzo si svolgono senza eccessivi intoppi.

Ma nei primi giorni dell’agosto del 258, un nuovo più feroce editto di Valeriano ordina l’immediata messa a morte di tutti i vescovi, presbiteri e diaconi e la confisca dei beni in loro disponibilità a favore dell’erario imperiale.

Sisto fu il primo a cadere, decapitato, insieme con sei dei suoi diaconi, il 6 agosto.

La leggenda, diffusamente alimentata dal quell’Ambrogio vescovo di Milano nel suo De Officiis, narra dell’incontro di Lorenzo con il suo vescovo condotto al martirio. Dove vai, padre, senza il tuo figlio? Dove ti affretti, o santo vescovo, senza il tuo diacono?, esclama Lorenzo, rivendicando il diritto di morire con lui, se non prima di lui o addirittura in sua vece.

Solo la risposta di Sisto, che gli assicura che a lui saranno riservate ben presto prove anche più aspre, acquieta l’ansia eroica del nostro santo.

A Lorenzo si offrì salva la vita purché consegnasse i tesori della Chiesa entro tre giorni.

Alla scadenza del 10 agosto, dunque, il santo si presenta seguito dalla turba dei diseredati cui presta assistenza ogni giorno: Ecco – egli dice – questi sono i nostri tesori. Sono tesori eterni, non vengono mai meno, che anzi aumentano sempre, alludendo al fatto che sempre vi saranno uomini e donne offesi dal bisogno e dalla miseria. Fu subito catturato, si procedette alla sua esecuzione e Lorenzo fu posto su una graticola e bruciato vivo.

Questa la tradizione, della quale non vi è, però, alcuna certezza; che anzi molti sono gli storici che sostengono che venisse invece decapitato. Ma tant’è. L’iconografia tradizionale e quella ufficiale ritraggono il Santo con la palma del martirio e la graticola che indica la tecnica del supplizio. E si racconta che il santo, con allegra spavalderia da giovane spaccone, si rivolgesse ai suoi aguzzini invitandoli a girarlo sulla graticola che “da questa parte son già cotto; giratemi e poi mangiatemi!”

Come sempre verità storica e leggenda si mescolano inevitabilmente nelle biografie dei martiri  della Chiesa primitiva, ma  se è provata la cura dei poveri a rischio della propria vita, ciò basta a farci considerare Lorenzo come modello da imitare.

Buon 10 Agosto a tutti ….e che si avverino i vostri desideri se vedrete le stelle cadenti che illuminano queste notti  di piena estate (…ma dov’ è andata a finire l’ estate?)

 

L’astronauta.

Una foto, un po’ di cartoncino e un’ idea simpatica presa da un libro ed ecco Davide trasformato in astronauta. Un “lavoretto” che ci ha tenuto impegnati in un pomeriggio di pioggia.

Allo SNEF (centro sportivo del Lambrone).

In  questi giorni, in occasione della presenza di Davide, ho imparato a conoscere lo SNEF , il nuovo centro sportivo cittadino, che mi ha fatto un’ ottima impressione.

Ho solo utilizzato le piscine esterne : l’ impianto è nuovissimo e ben pensato. C’è possibilità di divertimento per tutti; grandi e piccoli, nuotatori esperti o principianti .

Davide si è divertito moltissimo su un toboga gigantesco, su cui saliva portando un enorme salvagente dentro il quale  poi eseguiva la discesa con tuffo. Davide trova nell’acqua il suo elemento naturale;  si muove in piscina con la disinvoltura di un pesciolino: si tuffa, resta in apnea sott’acqua eseguendo capriole ed evoluzioni varie passando dalle piscine basse per i  piccoli a quelle più profonde.

Ieri ha incontrato una bambina di poco più grande di lui, hanno cominciato a giocare insieme  facendo mostra delle loro abilità natatorie ed era bellissimo vederli guizzare rincorrendosi a vicenda come due cuccioli di delfino.

A bordo piscina ho avuto il piacere di incontrare una mia ex alunna che ha trovato lavoro  allo SNEF come istruttrice  e come bagnina: era molto soddisfatta della sua sistemazione  e spero che lo siano i molti altri giovani che ho visto lavorare nelle varie zone dell’ impianto sportivo.

Due notizie ….per riflettere…

Ha fatto giustamente scalpore la notizia della lezione tenuta dal comandante Schettino alla Sapienza   e bene sta facendo il rettore a prendere le distanze da quell’ iniziativa a dir poco sconcertante…. Siamo d’ accordo: Schettino non è stato ancora condannato ed è logico ritenere che non sia stato il solo a sbagliare nella notte tragica dell’affondamento della nave da crociera Concordia , ma da questo a proporlo come modello educativo e di professionalità mi pare che ce ne manchi…. E mi spiace per i giovani universitari che si son visti proporre una simile iniziativa ….probabilmente il docente responsabile dell’ evento li stimava molto poco ….

C’ è un’ altra notizia che ha come protagoniste invece due ragazze di 20 e 21 anni. Sono andate in Siria, in una delle zone più calde del mondo , sia per la guerra civile sia per l’ avanzare del fanatismo di matrice islamica ( notoriamente poco indulgente con le donne che si espongono in pubblico- è di pochi giorni fa la condanna delle donne che sorridono in pubblico pronunciata da un viceministro turco) . Il motivo della loro spedizione è senz’ altro encomiabile ed esse meritano tutta la mia ammirazione. Tuttavia mi pare sia stato molto imprudente da parte di chi  ha autorizzato questa missione lasciare partire due ragazze così giovani da sole…….C’ è stato certamente un errore di valutazione  della situazione e una sopravvalutazione di quanto due ragazze ventenni  potessero fare per affrontarla…

Messa con aperitivo…

Oxford. cortile interno di un college

Vi è mai capitato di entrare in una chiesa  e di trovarvi gente che, appena finita la Messa,  si intrattiene in conversazione tenendo in mano bicchieri pieni di aperitivi ?  A me è successo. Eravamo ad Oxford e  tra una visita ad un college e un altro ci siamo imbattuti in una chiesetta cattolica e siamo entrati.  Alla vista di quanto ho detto prima, mi sono meravigliata alquanto: da noi non ci si sarebbe mai sognati di  utilizzare in quel modo  le navate della chiesa  ….. Ripensandoci in un secondo tempo mi sono però detta che che certe distinzioni  non esistevano certo nella Chiesa primitiva: Il Cenacolo  era un luogo in cui gli apostoli e Gesù si erano riuniti per cenare insieme  e i primi cristiani si riunivano nelle case dei “fratelli” per consumare insieme il pane e il vino consacrati  e certamente vi si intrattenevano anche dopo la fine del rito per scambiarsi notizie, pareri, saluti, consigli , magari sorseggiando qualche bevanda….

In linea con questo modo di vedere , è quanto sta facendo un giovane parroco di Palermo che alla fine della messa domenicale trasforma il campo dove ha celebrato la funzione religiosa in un dancing con annesso bar …e pare che la sua idea stia funzionando a meraviglia. In fondo è solo un modo per accorciare le distanze tra vita religiosa e vita quotidiana, per troppo tempo tenute separate…

Diario di una giornata di sole.

Giornata piena: Davide ed io abbiamo avuto tante cose da fare.  Dopo un risveglio rallegrato dal sole che da giorni non si faceva vedere,  ci siamo dedicati per un po’ ad attività distinte (ognuno faceva quel che gli pareva), poi è venuta l’ ora dei compiti, che hanno stimolato l’ appetito di Davide, infatti  gli è venuto in mente che avrebbe mangiato volentieri la pizza a mezzogiorno. Detto e fatto: in frigo c’ era tutto il necessario e quindi abbiamo insieme preparato la palla di pasta . In attesa della lievitazione, Davide si è appostato al tavolino che c’ è fuori accanto all’ orto ; giocava coi disnosauri, ma ogni tanto controllava  quanto si era gonfiata la pasta e ne dava il resoconto dettagliato a me che, nel frattempo, stavo stirando  al piano di sopra.  La pizza è riuscita benissimo, nonostante fossero anni che non ne facevo, e Davide le ha fatto la festa.

Nel pomeriggio siamo andati a portare il pane raffermo alle papere del  Segrino, con puntata al piccolo parco giochi  e al bar per un gelato. Infine siamo andati al Lambrone ad informarci sugli orari e sui prezzi degli ingressi nella nuova piscina all’ aperto: c’ era tantissima gente  e il tutto aveva un aspetto festoso : chi non è andato in ferie ha un’opportunità a prezzi ridotti di passare qualche ora  di sano e salutare divertimento. Ci andremo anche noi.

 

D&G (non gli stilisti, eh!)

I bambini si capiscono tra loro senza bisogno di tante parole. Davide (D) vuole molto bene al cuginetto Giovanni (G) e oggi , quando si sono incontrati, si sono fatti gran festa .

Davide  voleva far divertire il piccolino (sei mesi) e  si è messo a ballare. Giovannino si è allora scatenato e continuava a sgambettare anche lui nel tentativo di imitarlo. Era uno spasso vederli giocare così.

Fantasie architettoniche.

In questa foto che ho  scattato la settimana scorsa nei pressi di Tower Bridge sono visibili due tra i più singolari palazzi che caratterizzano il panorama di Londra : il Gherkin con la sua forma che ricorda un cetriolo e quello di cui non so il nome e che ricorda invece un telefono . Quest’ ultimo  è ora rivestito di un enorme pannello nero perchè la sua superficie esterna  ricurva (concava per essere più precisi) , completamente di vetro, in certe condizioni atmosferiche funziona da lente e concentra talmente i raggi del sole da provocare spiacevoli inconvenienti…..Anche a Londra non tutte le ciambelle riescono col buco…

Il palazzo che si intravede sulla sinistra in primo piano  ha invece la forma di un casco da motocjclista; se a questi uniamo la “scheggia” di Renzo Piano possiamo certo dire che a Londra gli architetti possono dare libero sfogo alle loro fantasie…

 

Restiamo umani.

Restiamo umani  è lo slogan che contraddistingue l’ iniziativa in aiuto della gente di Gaza in risposta a questo appello :

“Quello di cui abbiamo bisogno e’ intervenire per provvedere ai bisogni urgen-
ti di quasi 2500 persone, cioe’ 360 famiglie che sono rifugiati nelle due
scuole della Sacra Famiglia del Patriarcato Latino e nella scuola Ortodossa..
noi ci siamo impegnati a dare loro cibo, latte, pampers, e gasolio.. dunque ci
siamo assunti un grande impegno.. perciò ogni dono che riceviamo sarà utiliz-
zato in questa direzione cioè nell’intervento immediato..

Ma dopo la fine della guerra vogliamo intervenire con un più ampio progetto
nel settore umanitario e medico.. percio’ abbiamo lanciato il nostro appello
tramite Caritas Internationalis sperando di ricevere una somma significativa
per poter realizzare tutto questo.”

Questo appello comparirà nel volantino che verrà distribuito in chiesa domenica prossima , quando si inviteranno gli Erbesi a partecipare alla raccolta fondi indetta dalla Caritas Ambrosiana. Con la distruzione dei tunnel non si ferma solo l’ arrivo delle armi, ma anche il rifornimento  di ciò che serve alla popolazione di Gaza chiusa nei “territori”