Un SSN da difendere.

I medici domani sciopereranno.

E’ difficile valutare le ragioni dello sciopero senza sentire anche la controparte, ma se davvero viene messo a rischio il nostro  SSN, i medici hanno tutta la mia solidarietà. Il nostro sistema di assistenza sanitaria, pur con tutti i suoi limiti e tutti i casi di malasanità, è una risorsa preziosa per tutti noi. E’ vero che ci sono file d’ attesa infinite e che dobbiamo pagare ticket a ogni passo, ma abbiamo la certezza che, se ci ammaliamo seriamente, il nostro SSN non ci lascia soli, ma ci accoglie e ci cura.  La sanità privata presenta è vero molte eccellenze, ma è troppo legata al profitto e talvolta il rincorrere i guadagni e il contenimento delle spese fa dimenticare che l’ ammalato è una persona da rispettare.

Rinnovo pertanto la mia solidarietà a chi vuole difendere questo nostro Servizio Sanitario, che tra l’ altro ultimamente è stato classificato tra i migliori nel mondo.

Christmas carol : White Christmas.

Per le amiche del gruppo di inglese: ecco il testo di  “WHITE CHRISTMAS” e diamoci una mossa! Dobbiamo imparare a cantare questo “carol” entro pochissimi giorni. Sono certa che emuleremo al meglio il grande Frank!!!

I’m dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the treetops glisten
and children listen
To hear sleigh bells in the snow
I’m dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white

I’m dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the treetops glisten
and children listen
To hear sleigh bells in the snow

I’m dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white

Traduzione:

Sto sognando un Bianco Natale
proprio come quello che io ricordo
con le cime degli alberi scintillanti e i bambini che restano in attesa
di udire il suono dei campanelli della slitta che corre sulla neve
Sto sognando un Bianco Natale
in cui ogni cartolina natalizia che io scrivo
possa rendere le tue giornate felici e radiose
e possa far sì che tutti i tuoi Natale siano immacolati
Sto sognando un Bianco Natale
in cui ogni cartolina natalizia che io scrivo
possa rendere le tue giornate felici e radiose
e possa far sì che tutti i tuoi Natale siano immacolati

Parlare al mondo.

Mi ha colpito stamattina vedere in piazza S. Pietro un gruppo di musulmani , che aspettava l’ Angelus per salutare e applaudire il Papa. Credo di non aver mai visto prima  nulla di simile….

Francesco è il Papa che si rivolge non solo ai cattolici, ma  a tutto il mondo ; anche la sua Enciclica “Laudato si'” si appella a tutti gli uomini di ogni appartenenza religiosa perchè mettano in atto gesti  e comportamenti individuali e collettivi tali da preservare le risorse della nostra casa comune, la Terra.

Mi piace pensare che  lo storico accordo di Parigi sul clima, sia un po’ il frutto dell’ appassionato appello di Papa Francesco ,  un Papa che sa parlare al mondo con semplicità e autorevolezza e che invita a superare divisioni e contrasti tanto insensati quanto pericolosi.

Poesia: Il sorriso. (Andrea Rossini)

Ecco un’ altra bella poesia dell’ amico Andrea Rossini , che mi concede il privilegio di pubblicarla qui. La sensibilità di Andrea  è evidente in ogni sua poesia , ma qui riesce  a emozionarci non solo con la delicatezza delle immagini , ma anche con la musicalità dei versi e con quel dissolversi della malinconia , che spesso pervade le sue composizioni, in un desiderio di serenità e di dolcezza.

IL SORRISO

Un passerotto

saltella piano

fra i verdi steli

dell’erba gelata.

Tuba nel nido

la tortorella,

aspetta e sogna

un po’ di calore.

Nel cielo azzurro

compare il sole

che fa risplendere

tutto il giardino:

trasforma in luce

la bianca brina,

diamanti dona

ai rami del pino.

Tesse d’argento

la ragnatela

che un poco trema

in un angolino.

Tutto sfavilla,

riscalda il cuore,

non c’è più posto

per il dolore.

Cade una lacrima

sul vecchio viso,

ma è mattino:

cerco un sorriso.

 

Una buona fine-settimana.

Oggi voglio parlare solo di cose belle.

Comincio con una cosa leggera leggera…Ieri sera, mentre lavoravo al computer, ho potuto ascoltare il recital di Bocelli e di tutti quelli che sono intervenuti a cantare con lui. Come ho detto stavo lavorando e non ho seguito bene lo spettacolo, ma quando Bocelli ha cantato insieme con Arisa , mi sono alzata per capire bene chi fosse in scena , perchè il duetto era veramente sorprendente.: Bocelli era bravissimo come al solito, ma Arisa non lo era di meno!!! Tutta la serata comunque è stata a mio parere, essendo il televisore fuori dal mio campo visivo, particolarmente piacevole.

In queste ultime ore sono poi giunte due buone notizie: il delitto di Garlasco ha finalmente un colpevole e questo ci fa riconciliare un po’ con la nostra magistratura; di pochi minuti fa la notizia che il COP21 di Parigi è arrivato alla firma di un accordo , che sembrerebbe stabilire dei termini concreti, per arginare l’ effetto serra e le variazioni climatiche, che stanno minacciando la possibilità per l’ umanità futura di continuare a vivere su questo pianeta.  Lo hanno detto in tanti che era l’ ultima possibilità per poter fare qualcosa e sono contenta che non sia andata perduta.

Con  un sorriso auguro a tutti buona fine settimana!!

UTE: Filosofia e medicina.

Oggi, dopo la pausa per il ponte dell’ Immacolata, il prof Porro,  ci ha molto piacevolmente intrattenuti su un tema piuttosto insolito: Nuvole e immaginazione.

Le nuvole con la loro evanescente mutevolezza ci invitano a fantasticare, a immaginare forme diverse e certo tutti  da bambini o da adulti lo abbiamo fatto almeno una volta. Anche i pittori hanno spesso dipinto cieli pieni di nuvole, dando loro il significato di luogo di congiunzione tra il mondo terreno e il  divino. Attraverso la proiezione di molte bellissime foto di quadri di da Pozzo, Correggio, Mantegna, Turner, Giotto  e altri, abbiamo potuto vedere come nei secoli il tema delle nuvole è stato interpretato in modi diversi. La lezione si è conclusa con la lettura di una poesia del premio Nobel Wislawa Szymborska.

Nuvole (da “Elogio dei sogni”)

Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole -
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.
La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.
Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.
Ma quali testimoni di alcunché -
si disperdono all’istante da tutte le parti.
In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.
Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.
Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.
Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.
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Nella seconda ora il dr. Lissoni ci ha parlato sul tema: Il movimento è vita. La vita di oggi ci porta a muoverci sempre meno e questo ci porta inesorabilmente verso la sindrome metabolica, prima causa della obesità.

Il motore del nostro movimento sono i muscoli e a questo punto il nostro docente ci ha illustrato i vari tipi di muscoli e come essi siano formati da fibre striate o lisce. Solo le fibre striate rosse contraendosi nel movimento consumano glucosio e producono l’ enzima che trasforma il colesterolo cattivo in colesterolo buono. Le fibre bianche che entrano in gioco nei momenti di sforzo intenso, non bruciano glucosio. Pertanto è più salutare stare in piedi e camminare che andare in palestra.

 


	

I magnifici cinque.

Stamattina il gruppo di SELEGGO  si è riunito per intraprendere una nuova avventura: l’ elaborazione di un libro di geografia per la prima media per renderlo fruibile dai ragazzi dislessici ( tramite un sistema di vocalizzazione del testo stesso). Fino ad ora ne abbiamo portato a termine almeno tre che sono disponibili gratuitamente sul sito SELEGGO. Ho già avuto modo di parlare della dislessia; ora voglio parlare del nostro gruppo: siamo in cinque e, come si vede dalla foto qui sotto , non siamo più giovanissimi, ma ci siamo messi in gioco senza farci spaventare dalla difficoltà di dover imparare tante cose nuove per trasformare un libro da leggere in un libro da ascoltare.

Il nostro gruppo si sta mostrando  molto efficiente e ciò che ci incentiva è il desiderio di essere d’ aiuto ai tanti bambini e ragazzi , per i quali la dislessia potrebbe rappresentare un grosso inciampo sul loro cammino. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dai Lions di Erba per l’ acquisto dei sofisticati computer necessari all’ impresa.

Eccoci : da sinistra a destra: Ferruccio, Ferida, io, Anna e l’ ingegner Recalcati che ci ha istruiti e seguiti con metodicità teutonica. Non siamo bellissimi? La foto è stata scattata da Andrea, il nostro giovane esperto di hardware e software.

 

Andar per viole.

Riporto qui un post scritto alla fine di un inverno di qualche anno fa…Stamattina è ricomparso il sole, dopo giorni e giorni di neve, prima, e di pioggia poi.

C’ è nell’ aria e nelle gemme rigonfie un primo presagio di primavera… questo mi riporta a quando ero piccola …C’ era una specie di gara tra noi a chi riusciva a portare alla maestra il primo mazzolino di viole raccolte nei campi.Così nei primi giorni di bel tempo al ritorno da scuola ci si metteva d’ accordo per ritrovarsi insieme e andare  “a viole”

Si poteva già uscire senza cappotto perchè il sole era già tiepido nelle ore centrali del giorno.Si andava per i sentieri scavalcando qua e là i fossatelli pieni d’ acqua che percorrevano la campagna.C’ erano i contadini nei campi che terminavano le potature o che raccoglievano le fascine e che, senza parere, ci tenevano d’ occhio. Noi correvamo verso le rive dei fossi dove le viole fiorivano prima e capitava di attraversare i campi arati già dall’ autunno e che avevano riposato per tutto l’ inverno sotto la neve. Il gelo aveva formato sulle zolle una crosta superficiale friabile. Calpestandola, si sbriciolava e la terra ti riempiva le scarpe, così dovevi toglierle e i piedi affondavano fino a trovare gli strati di terra sottostanti ancora gelidi. Poi la corsa riprendeva per raggiungere gli altri che nel frattempo avevano proseguito l’ esplorazione. Le viole più ambite erano quelle a gambo lungo e anche quelle bianche erano particolarmente apprezzate. Ognuno di noi componeva il suo mazzetto senza dimenticare di aggiungere qualche foglia per renderlo esteticamente più gradevole e con quel trofeo profumato si tornava a casa. La mattina dopo si cercava di arrivare a scuola un po’ prima del solito per poter mettere le viole nel vasetto sulla cattedra , così la maestra avrebbe mostrato sorpresa e avrebbe ringraziato di quel segno inequivocabile di primavera

Operazione nostalgia.

Per un gioco tra blog ci siamo inventati……l’ operazione nostalgia : ricordare cose legate ai cinque sensi di cui si ha un piacevole ricordo.

LE CINQUE COSE DI CUI HO NOSTALGIA:

VISTA : ogni sera rimpiango il momento in cui anni fa entravo nelle camerette dei miei figli addormentati serenamente nei loro lettini; li accarezzavo, sistemavo le loro coperte e stavo lì un momento a guardarli: com’ erano belli e “giusti”! Non potevo che ringraziare Dio per averli lì vicino a me , al sicuro.

UDITO : ho nostalgia della voce di mia madre che, quando è rimasta sola, mi chiamava al telefono tanto per parlare un po’ (vivevamo lontane) e cominciava sempre così :- A son me, son la mama…Dopo la sua morte, per molto tempo, quando squillava il telefono, per un attimo pensavo :- Sarà mia madre…- poi subito capivo che non sarebbe stato così…

GUSTO : ho nostalgia dei “marustican” (alcuni li chiamavano anche mirabelle) una specie di prugnette piccole che si mangiavano prima che fossero mature all’ inizio dell’ estate.La polpa era croccante e sprigionava un succo acidulo che ti faceva venire l’ acquolina in bocca come se mangiassi una fetta di limone. Io andavo a mangiarli a casa della mia amica più cara, che ne aveva una pianta nel suo appezzamento di terra. Da troppo tempo ho perso di vista quella mia amica e da allora non ho più trovato i “marustican”

OLFATTO : ho nostalgia dell’ odore dell’ inchiostro che usavo da piccola per scrivere con cannuccia e pennino sui quaderni con copertina nera e bordo rosso.

TATTO : ho nostalgia di una sensazione particolare. quando veniva la primavera, andavamo in gruppetti a raccogliere le prima viole da portare alla maestra. La terra arata nell’ autunno aveva una crosta superficiale molto friabile, perciò ti entrava nelle scarpe e dovevi toglierla per rimuoverla. Allora sentivi prima un solletico tiepido, poi i piedi affondavano nello strato sottostante, più umido, perciò più nero e più freddo, perchè il gelo era finito da poco.

LE CINQUE COSE DA DIMENTICARE

I TRENI A VAPORE : avevano un odore sgradevole, erano scomodissimi per salirci e quando ti affacciavi ai finestrini durante il viaggio ti beccavi sempre qualche briciola di carbone negli occhi.

LE SARTE DI UNA VOLTA  ricordo che non mi piaceva affatto andare dalla sarta; non sapevo mai come doveva essere fatto sto vestito, quindi non sapevo dare indicazioni precise e così la sarta faceva a gusto suo e ;alla fine non ero mai soddisfatta.

LE PENNE STILOGRAFICHE: costavano molto e se ti cadevano dovevi buttarle.

LA “CORTINA DI FERRO” : ricordate il mondo diviso in due blocchi?

IL MURO DI BERLINO : quante tragedie, quanta gente ha perso la vita per superarlo…