C’ era un ragazzo….

Per ricordare Vincenzo ripubblico  il post che gli avevo dedicato per il suo compleanno di qualche tempo fa……

Aveva finito la quinta elementare e aveva dimostrato intelligenza vivace e volontà di continuare a studiare.
Del resto il padre era convinto, come molti a quel tempo, che era importante far studiare i figli maschi e quello era il primogenito.
Per frequentare le scuole medie però bisognava recarsi nella cittadina di Carpi a 15 chilometri dal paese e si era in tempo di guerra: i treni non funzionavano più, non c’erano altri mezzi di trasporto pubblici e l’ unico modo per raggiungere le scuole era di arrivarci in bicicletta.

Quel ragazzino di 11 anni, piuttosto mingherlino, tirò fuori un coraggio che oggi sembra fuori dell’ ordinario: tutte le mattine si faceva più di un’ ora di bicicletta insieme ad altri due o tre ragazzi del paese.
Lo immagino d’ inverno uscire di casa col buio, mentre la brina o la neve imbiancavano il panorama o sotto la pioggia , inforcare la sua vecchia bici e pedalare di buona lena per scaldarsi fino a raggiungere la sua scuola e lì cominciare la sua giornata di studente. Mia madre mi raccontava (sto parlando di mio fratello maggiore) che lo avevano soprannominato “maglia verde” per il fatto che lei gli lavava la sera quella maglia che doveva rimettere la mattina seguente.
A costo di tanti sacrifici riuscì a diplomarsi radiotecnico e io lo ricordo alle prese con la radio di qualche vicino che gli chiedeva di sostituire una valvola o di saldare qualche filo che non faceva più contatto.
Poi venne il lungo servizio militare e subito dopo la sua partenza per Torino, poi a Roma e in giro per l’ Italia per lavoro.
Poco dopo mio padre dovette smettere di lavorare e ricordo come tutti aspettavamo i soldi che mio fratello continuava a mandare a casa: io avevo dieci anni e da allora sento per lui una grande gratitudine.
In questi ultimi anni ci teniamo sempre in contatto e ho scoperto in lui, prima spesso taciturno e severo, una vena umoristica spiccata che me lo rende ancora più caro.
Oggi quel ragazzo non c’è più….si è riunito a coloro che lo hanno preceduto e che  ha amato, ma non se ne andrà mai dal cuore di noi che lo abbiamo conosciuto e apprezzato…

A Vincenzo…..

Da tanti anni, quando scrivevo su queste pagine, sapevo che qualcuno le avrebbe lette con particolare interesse e con affetto : mio fratello Vincenzo. Era il nostro modo di restare collegati nonostante le distanze che da sempre ci hanno separati. Spesso fino a qualche tempo fa, mi scriveva poi qualche suo commento via mail e ci trovavamo spesso d’ accordo su tante cose. D’ ora in poi quando mi metterò a scrivere qui, penserò sempre a quel lettore che non potrà più collegarsi …. Ciao, Vincenzo! Ti accompagnano la mia preghiera, il mio affetto, la mia gratitudine…

Come cinque anni fa…

Come cinque anni fa….il giorno di S. Valentino che  per tutti evoca gioia, voglia di volersi bene, tenerezza, per me invece evoca pensieri di perdita, di distacco, di dolore….

Cinque anni fa assistevo alle ultime ore di vita di mio marito, che se ne andava dopo lunghe sofferenze…….stasera  invece sto ripensando a chi proprio poche ore fa ci ha lasciato in silenzio, senza dare disturbi…come voleva lui…

Appunti di viaggio.

stazione bo-2Venerdì mi ero preoccupata di informarmi con cura sugli orari  dei pullman da Erba a Lecco e su internet risultava che la corsa delle 10 poteva essere quella più opportuna. Sabato mattina mi sono recata alla fermata e non è passato nemmeno un autobus in servizio!!!! Tutti si fermavano nella vicina rimessa…. Figurarsi il mio panico: come fare per arrivare a Lecco in tempo per prendere il treno? Ho cominciato a fare delle telefonate e, per fortuna la mia vicina, Bruna, mi ha detto che mi avrebbe portato lei fino alla stazione.  E’ una fortuna avere dei bravi vicini…..Grazie, Bruna!!! Ma un reclamo verso la SPT: i siti internet vanno tenuti aggiornati costantemente! Non è giusto fornire informazioni inesatte e sottoporre a disagi spiacevolissimi i propri utenti…

  • Un grazie  all’ autista della navetta che porta da Bergamo – stazione all’ aeroporto : stavo uscendo dal negozio dove avevo acquistato il biglietto e ho visto il pullman che stava per partire, mi sono messa a correre per attraversare la strada e l’ autista deve avermi visto e mi ha aspettato anche se nella concitazione ho dovuto fermarmi a raccogliere i biglietti che continuavano a cadermi di mano.

Gli aeroporti erano affollatissimi: forse perchè era sabato…… A Stansted , dove tutto è cambiato dall’ ultima volta che sono venuta, i controlli dei documenti sono durati almeno un’ ora. I pochi metri che dividono l’ ingresso dalle postazioni di polizia (Schengen qui non è mai stato accettato) , sono stati frazionati in una serie infinita di corridoi in cui la gente viene incolonnata e costretta a camminare avanti e indietro all’infinito…. I controlli dei documenti sono minuziosissimi  e portano via un sacco di tempo…Ogni volta mi invitano gentilmente a fare il passaporto che può essere controllato più velocemente, ma moltissimi Italiani lì in fila con me avevano solo la carta di identità.

Bisogna dire a Renzi di abbassare le tasse sui passaporti…., ma bisogna dire che la paura di attacchi terroristici qui è molto alta: i controlli vanno benissimo, ma non tutti i terroristi  vengono dall’estero, anzi….

 

L’ urlo di …..Elisa.

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Elisa è sempre stata bravissima a disegnare ed è incalcolabile il numero di fogli di carta che fin da piccolissima ha riempito di figure di vario genere e di scene di fumetti. Ora, in terza media, l’ insegnante le ha assegnato il compito di copiare un quadro famoso ed ecco cosa è riuscita a fare.

Elisa ha deciso di iscriversi al liceo linguistico, perchè lo studio delle lingue le riesce particolarmente facile, però spero proprio che continui a coltivare il suo talento naturale per il disegno.

Se ti fermi in tempo….

Siamo bombardati da messaggi che pubblicizzano il gioco d’ azzardo, sia sui giornali, che alla TV, o addirittura via mail: ogni giorno trovo tra i vari messaggi chi mi offre piccole somme per cominciare a giocare d’ azzardo on line.. ci si può poi stupire che la ludopatia (la mania patologica per il gioco d’azzardo) sia sempre più diffusa?..

Purtroppo pare che molti pensionati si lascino prendere dal demone del gioco e così persone che hanno lavorato una vita intera riuscendo a mettere qualche soldo da parte, si ritrovano a buttare i loro assegni mensili e i risparmi per acquistare “gratta e vinci” o per tentare la fortuna davanti a una slot-machine.

E’ per attirare l’ attenzione su  questo grave fenomeno sociale che le ASL della zona in collaborazione con l’ UTE , il comune di Erba e altre associazioni locali hanno organizzato una serie di incontri dal titolo “Se ti fermi in tempo resta solo un gioco”.

Mercoledì alle ore 15, presso la sala Isacchi, si terrà uno  di questi incontri per aiutare, chi fosse in difficoltà, a riconoscere i segni che dicono quando quel gioco non è più  tale, ma rischia di diventare una malattia.

Non credo che basti qualche parola ben detta a risolvere il problema, ma certo sarà più utile di quei moniti che accompagnano gli spot televisivi, che dopo averti spinto a giocare ti dicono “stai attento però a giocare con moderazione….il gioco è proibito ai minorenni…” Che ipocrisia!!!

UTE: Nutrire il Pianeta – fisica moderna.

landgrabbingLa produzione di cibo nel mondo supera certamente il fabbisogno, ma ancora 800 milioni di persone soffrono di denutrizione perchè non hanno i soldi per comprarlo  e, per vari motivi:

  • land-grabbing : ad esempio in Egitto 67.ooo Km. quadrati di terra fertile è stata venduta all’ Arabia Saudita e i contadini che da sempre hanno lavorato quelle terre , ma non hanno documenti di proprietà, verranno cacciati;
  • speculazioni finanziarie: i futures fanno lievitare i prezzi degli alimenti di base;
  • la corruzione :i politici  fanno incetta di aiuti destinati ai poveri;
  • le multinazionali : acquistano terre per la produzione di monoculture destinate non all’alimentazione delle popolazioni locali, ma all’ esportazione o alla produzione di bio-diesel .

Il premio Nobel YUNUS, professore universitario di economia, un giorno incontra una donna che, pur lavorando, non può comprarsi da mangiare perchè chiedendo un prestito di 50 centesimi a un usuraio (che pretende il 10% al giorno di interessi) ha visto aumentare il suo debito a 10 dollari, somma per lei proibitiva. Yunus le dà i 10 dollari per ripagare il debito e da allora la donna comincia a guadagnare e a poter nutrire se stessa e i suoi figli.  Da questo incontro nasce l’ idea di concedere a gruppi di donne (più affidabili dei loro mariti) piccole somme per iniziare piccole attività produttive . Con il ricavato le donne possono anche ripagare il prestito, che viene poi girato ad altre donne.

Sulla stessa scia opera l’ organizzazione “Commercio Equo e Solidale”, che sottrae i piccoli produttori al ricatto della grande distribuzione che impone prezzi scandalosamente bassi acquistando i loro prodotti, pagandoli ad un giusto prezzo e distribuendoli attraverso catene di negozi gestiti da volontari.

La nostra docente, Mariella Russo, impegnata anche nel “Commercio Equo e Solidale” oltre che in varie altre iniziative di alto impegni civile e sociale, ha concluso la sua interessante lezione (che ci ha un po’ angosciato) con la lettura  questa strofa di una   poesia di Bertold Brecht dal titolo “A coloro che verranno”.

“Mangia e bevi!”, mi dicono: “E sii contento di averne”.
Ma come posso io mangiare e bere, quando
quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e
manca a chi ha sete il mio bicchiere d’acqua?
Eppure mangio e bevo.********************************************************

Da poco si sono compiuti cento anni dalla formulazione della Teoria Einsteindella Relatività di Einstein, la più bella teoria fisica di tutti i tempi, il più bel risultato in assoluto nella storia della fisica.

La Relatività Generale (RG) è una concezione che trasforma il mondo perchè ha cambiato il modo di pensare e interpretare le leggi del mondo. Ciò che più affascina e che questa RG, nata da una pura attività di pensiero e non da una necessità di qualche risultato sperimentale, si sia rivelata così esatta.

Si diceva un tempo che la conoscenza del futuro dipendesse dalla conoscenza del passato  e si diceva anche che la conoscenza derivasse dall’ esperienza, ma questi metodi sono errati perchè le situazioni sono sempre diverse. La vera fonte di conoscenza è la congettura, alternata alla critica ed è fatta di spiegazioni su ciò che sta nascosto nelle apparenze.

La RG può essere paragonata alla rivoluzione copernicana.

 

 

Film : I nostri ragazzi.

La mia amica Piera ieri sera mi ha convinto ad andare a vedere il film in programma per il cineforum dell’ Excelsior intitolato “I nostri ragazzi”.

Ambientato a Roma, racconta di due fratelli della borghesia : uno è avvocato (Alessandro Gassman) e uno è chirurgo pediatra (Luigi lo Cascio). Hanno la loro famiglia, vivono serenamente e hanno successo nelle loro professioni. La loro vita è un po’ come quella di tutte le famiglie di oggi, dove ognuno dei componenti vive un po’ da solo: si mangia in orari diversi per motivi di lavoro, ci si chiude ognuno nella propria stanza per lavorare, studiare, guardare la TV. Tutto sembra filare nel migliore dei modi possibili, ma una sera la moglie del chirurgo (Giovanna Mezzogiorno) guardando “Chi l’ ha visto” riconosce nei due ragazzi che aggrediscono una barbona il proprio figlio, Michele ,  e la nipote , Benedetta: i due cugini  escono sempre insieme la sera.

Naturalmente la donna rimane sconvolta e non vuole crederci, ma interroga il figlio e facilmente crede alla sua innocenza, però non dice nulla al marito. L’ avvocato invece viene a sapere dalla figlia una strana storia, si convince della colpevolezza dei due ragazzi e ne parla al fratello. Cosa fare? Denunciare i due ragazzi? Cercare false testimonianze per evitare un processo  con l’ accusa di omicidio preterintenzionale? La tensione tra i vari protagonisti aumenta sempre più, fino a che l’ avvocato ha modo di constatare che i due ragazzi invece non hanno alcun rimorso, anzi sono certi che i genitori li tireranno comunque e come sempre fuori dai guai.

L’ avvocato allora prende una decisione (certo la più giusta), ma scatena la reazione violenta del fratello che porterà al colpo di scena finale…

E’ un film che fa riflettere su come essere genitori oggi; su come i rapporti familiari, anche in situazioni che parrebbero ottimali , siano invece superficiali; su come educare i figli all’ affettività e al perseguimento di valori morali e civili, al senso di responsabilità…..

E’ un bel film, ben diretto e recitato da professionisti collaudatissimi. Ringrazio l’ amica Piera per avermi convinto a uscire nonostante la pioggia .