Il “sacro macello”.

Lo storico Cesare Cantù chiamò “sacro macello” un evento tragico di cui oggi cade il 397° anniversario.

sacro_macelloIl 19 luglio del 1620,infatti,  in Valtellina veniva messo in atto un vero e proprio pogrom ad opera dei cattolici nei confronti dei luterani; anche qui come da sempre, le motivazioni religiose hanno fatto da schermo  agli interessi politici e il fatto che S. Carlo Borromeo abbia avvallato una tale strage, ci ricorda che certi fanatismi non sono affatto estranei alla storia di noi cattolici.

“Nel 1619 viene convocato un sinodo protestante a Tirano e nel contempo se ne tiene uno cattolico a Como. Le provocazioni tra le due comunità vanno intensificandosi, fino alla fatale notte tra il 18 e il 19 luglio del 1620 quando un vero e proprio kommando di fanatici cattolici, guidato da Giacomo Robustelli, si abbatte sui protestanti per vendicare la morte del Rusca.

In successione e con lucida crudeltà vengono uccisi quasi tutti i protestanti della comunità tiranese; viene poi messa a ferro e fuoco Teglio, dove si mette in atto una vera e propria strage all’interno della Chiesa evangelica stessa dove i protestanti avevano cercato rifugio, senza avere pietà per donne e bambini, arsi vivi nel campanile. Ultima tappa Sondrio, da cui solo un esimio gruppo di 70 persone armate riesce a fuggire e trovare rifugio in Engadina. Si calcola che in questo spaventoso pogrom, chiamato dallo storico Cesare Cantù Sacro Macello della Valtellina, siano state trucidate circa 600 persone.”

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