Letture: Storia della mia ansia.

Lea è una scrittrice-attrice e, quando è sull’onda del successo, si accorge casualmente di avere un cancro al seno e intraprende il percorso comune a tutti coloro che sono nelle sue stesse condizioni: intervento, chemioterapia, radioterapia, perdita di capelli giorni di sofferenza e di ansia.  Già l’ansia è una compagna della sua vita, come lo è stata per sua madre, ….è nel suo DNA.

In occasione di uno dei tanti controlli, che la porta ad allontanarsi dalla vita pubblica e a cercare la solitudine della montagna o di una spiaggia deserta, conosce un ragazzo, malato anche lui, che potrebbe esserle  figlio e che si innamora di lei. Lea ne è lusingata ed è tentata di lasciarsi andare a questa relazione così diversa da quella, un po’ logora, che si è creata con suo marito, poi scoprirà che la sua passione più vera è quella per la sua famiglia e quella per la scrittura, attraverso la quale tenere sotto controllo la sua ansia insopprimibile… Riporto qui alcune righe… Lea ha superato la fase più dolorosa della chemioterapia…

“La protesi di silicone è dura come un pallone troppo gonfio, il seno operatoè due centimetri più altodell’altro e attraversato da una cicatrice che dal capezzolo si infila nell’ascella. In testa mi sono rimasti pochissimi capelli radi, sottili e spenti e, se non voglio suscitare curiosità e commiserazione, devo nascondere il cranio pelato sotto cappelli e turbanti. …….Ma sono io: non ho dolori, sono vigile, contenta e anche un po’ commossa da questo pomeriggio sulla spiaggia. …….. Cosa vorrei essere….? Mare, cielo, sabbia, rocce o piante? Il mare che cambia ogni giorno o le rocce che non cambiano mai? Forse vorrei essere una nuvola, esistere solo per un istante …..”

Il libro, scritto da Daria Bignardi, si legge molto volentieri e presenta pagine veramente piacevoli… Si sa che l’autrice è stata davvero operata di cancro e forse nel libro ha trasferito in parte  la sua esperienza .

UTE: Nuove tecnologie:quale futuro? – Origini della vita ed evoluzione.

Quale mondo si sta preparando per i nostri figli e nipoti?

Stando a quello che ci ha raccontato ieri il dr. Filippi, è difficile persino immaginare quali cambiamenti verranno indotti dalle innovazioni tecnologiche che già si stanno realizzando oggi e da quelle, ancora più strabilianti, che si prevedono per il futuro.

locomotiva-a-vapore-lIl nostro docente ha iniziato la sua lezione facendo un breve sunto della storia dell’industrializzazione, evidenziando come dai tempi della prima rivoluzione industriale (avvenuta in Inghilterra, sfruttando l’energia del vapore), alla rivoluzione industriale 4.0 di oggi (in cui le macchine costruiscono e controllano altre macchine), il mondo ha subito cambiamenti sempre più rapidi.

A Davos, il World Economic Forum, ha discusso sulle conseguenze delle dieci più importanti tecnologie rivoluzionarie sul nostro modo di vivere e di lavorare:

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auto senza pilota

i BATTERI diventeranno fabbriche di sostanze utili; l’OPTOGENETICA sta studiando (con le tecniche dell’ottica e della genetica) i neuroni e questo potrà portare a saperne di più su malattie come l’Altzeimer, il Parkinson e altre malattie del cervello; l’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE, che ha lo scopo di produrre macchine per il riconoscimento degli oggetti e anche auto senza guida; le CELLULE SOLARI perovskite che possono sostituire il silicio; i MICROCHIP che simulano funzioni di organi; materiali nuovi come il GRAFENE : più duro del diamante, trasparente, grande conduttore e può sostituire il silicio nei cellulari; le BATTERIE di nuova generazione: utilizzando il grafene si possono creare accumulatori potentissimi.

Ci sono inoltre tecnologie che già hanno cambiato il nostro modo di vivere: gli Iphone con cui non solo comunichiamo, ma possiamo gestire i nostri soldi o azionare gli impianti di casa..; le STAMPANTI in 3D: che consentono di riprodurre qualsiasi oggetto; i DRONI utilizzati già ora in edilizia, nei trasporti, in agricoltura e si pensa di utilizzarli anche per il monitoraggio delle autostrade.

Tutte queste nuove tecnologie porteranno certamente a una notevole riduzione dei posti di lavoro, ma potranno altresì creare interessantissime opportunità per chi avrà conseguito le competenze che consentono di utilizzarle. Da questo consegue l’urgenza di adeguare i programmi di studio delle scuole di ogni ordine e grado se non vorremo che i nostri giovani restino tagliati fuori dal mercato del lalvoro.


Il prof. Damiani, nella seconda ora di lezione, ha proseguito il discorso sulle origini e l’evoluzione della vita sulla terra.

Per comprendere la vita ci serve tutta la fisica che conosciamo, in una visione olistica della teoria dei sistemi.Tutta la vita ha una unità di origine, che resta comunque a tutt’oggi un mistero sempre indagato da scienziati e filosofi senza poter giungere ad alcuna certezza.

Troviamo forme di vita là dove non sarebbe immaginabile trovarla, infatti si trovano microorganismi negli ambienti più inospitali ed essi costituiscono la metà degli organismi viventi sulla terra.

Non è concepibile la vita se non come processo evolutivo, che non avviene per selezione naturale attraverso meccanismi casuali, come sosteneva Darwin, infatti nessuno può dire con certezza come operi l’evoluzione.


Il giorno dopo…

Quando ieri Renzi ha detto orgogliosamente (forse anche un po’ arrogantemente):- Staremo all’opposizione, come hanno detto gli Italiani!- ho pensato che era giusto così, che se gli Italiani non hanno saputo capire quel po’ di buono che l’ultimo governo ha cercato di fare, è giusto passare la mano e lasciare agli altri, ai vincitori, il compito di sbrogliare la matassa, piuttosto complicata, della formazione di un nuovo governo. E in quel momento mi è venuto anche in mente il giorno in cui Bersani chiamò i grillini per chiedere il loro appoggio e ho pensato che era giunto il momento di rendere pan per focaccia.

Oggi, ripensando proprio a quel giorno, mi è venuto in mente il rammarico che avevo provato constatando che si era persa un’occasione d’oro per unire le forze giovani dei 5stelle con l’esperienza di politici più esperti: insieme, a mio avviso, si poteva dare una vera svolta a questo nostro paese, ma tutto era sfumato in un’atmosfera di dileggio aprioristico.

Ora forse si ripresenta la stessa occasione (cosa già insolita) e, mettendo da parte la voglia di ripicche meschine, pensando al bene di tutti, perchè non provare a parlarsi? Certo ora i grillini avranno un altro atteggiamento: sono loro, anche se vincitori, ad avere bisogno degli altri….

Forse anche i mercati fanno le stesse ipotesi, visto che non ci stanno penalizzando più di tanto…

Variazioni di orario!!

Domani, martedì 6 marzo, le lezioni avranno inizio alle 14.45 e non alle 14 come preannunciato, data l’indisposizione di chi doveva presentare lo spettacolo teatrale previsto per domenica 11.

Quando arrivano i pompieri.

alfuocoalfuocoIl gioco preferito da Giovanni (4 anni) di questi tempi è quello dei pompieri: ci sono tante emergenze in cui i pompieri sono chiamati a intervenire. I casi più comuni sono gli incendi che possono scoppiare nei boschi, nelle case, in autostrada e poi ci sono gli incidenti di vario genere: può capitare che un gatto resti intrappolato tra i rami di un albero o che un bambino resti incastrato tra i cavallucci e gli aeroplanini di una giostra o che qualche agente segreto si tuffi per una missione subacquea e si trovi in pericolo.

Quest’ultimo è proprio il caso che si è verificato ieri sera in casa mia: Giovanni attrezzato di tutto punto, tappandosi il naso si tuffava, ma la missione era troppo complessa e il nostro eroico pompiere chiedeva aiuto alla mamma e al papà (anche loro diventati pompieri per l’occasione). Prontamente intervenuti, a grandi bracciate raggiungevano Giovanni, che sfinito, si accasciava sul pavimento e a quel punto sopraggiungeva in aiuto anche Gioele (19 mesi), che appena vede qualcuno a terra gli si lancia sopra a capofitto: l’istinto atavico della lotta è molto spiccato in lui….

Fortunatamente, sventate le numerose sciagure capitate lì, tra capo e collo, abbiamo potuto festeggiare i compleanni di mamma Paola e papà Paolo, soffiando e risoffiando sulle candeline per la gioia di Gioele.

Nessuno ne parla….

Così comincia un articolo che ho trovato sul sito di Unimondo:

lavoro-neroCon quasi 108 miliardi di Euro evasi ogni anno in Italia uno si aspetta una campagna elettorale all’insegna dei rimedi all’evasione fiscale, almeno nella réclame. Invece, pare che il morbillo faccia più paura, nonostante i dati allarmanti che emergono dal breve, ma esplicito focus sul lavoro nel Belpaese di Censis e Confcooperative: “Negato, irregolare, sommerso: il lato oscuro del lavoro”. Presentato a Roma lo scorso 31 gennaio il focus fotografa un’evasione tributaria e contributiva che ha raggiunto quota 107,7 miliardi, quattro volte la manovra approvata dal Governo Gentiloni a fine anno, una cifra resa possibile dai moltissimi lavoratori che a causa degli alti tassi di disoccupazione hanno accettato un lavoro in nero ingrossando le fila di quei 3,3 milioni di lavoratori impiegati in tutte le false imprese dei settori produttivi del Paese o tra i 100 mila occupati delle false cooperative, che ricorrendo al lavoro irregolare riducono il costo del lavoro di oltre il 50% mettendo fuori mercato le aziende che operano nella legalità……

Credo che non ci sia bisogno di commentare oltre, solo viene spontaneo pensare che in campagna elettorale nessuno voglia inimicarsi quella larga parte del paese che vive nell’illegalità e questo non può che rattristare …..

Finalmente amici!!!!

darsi-la-manoIl piccolo Gioele (oggi compie 19 mesi), fino a qualche tempo fa, mostrava diffidenza nei miei confronti e spesso piangeva se restava solo con me, ma io avevo trovato uno stratagemma per rendere più interessanti i nostri incontri: portavo sempre con me un mini-computer-giocattolo che gli piaceva molto e così potevamo cominciare a giocare insieme.

Ora però tutto è cambiato, è diventato improvvisamente più grande e ieri per ben due volte mi è corso incontro per salutarmi e abbracciarmi. La cosa mi ha riempito di gioia.