UTE: cervello e alimentazione. (sintesi di Angela D’Albis)

Alle ore 16.00 il dottor Lissoni ci ha parlato del rapporto che c’è tra la salute del nostro cervello e l’alimentazione.
Per avere un cervello sano bisogna avere un corpo in buone condizioni e per questo è importante intervenire sullo stile di vita:
Alimentazione;
Attività fisica;
Sonno;
Gestione dello stress
Mantenere i contatti sociali;
Tenere in esercizio la mente.
Per essere efficienti, questi interventi devono avvenire contemporaneamente e non sequenzialmente.
Solo se realizzate insieme, queste azioni possono portare dei vantaggi sia alla struttura del cervello che al suo funzionamento.
In questa lezione, il docente ha affrontato il primo di questi interventi: l’alimentazione.
E’ importante nutrire sia il corpo che il cervello perché gli alimenti hanno un impatto elevato non solo su peso, cuore, e rischio di tumori, ma anche su acutezza mentale, umore e rischio di demenza.
Non si possono considerare le attività mentali senza i rifornimenti che arrivano dalla tavola perché il metabolismo del cervello è elevatissimo.
Nella nostra testa viene continuamente prodotta e consumata energia, come se avessimo milioni di lampadine accese!
L’approvvigionamento di nutrienti è essenziale, ma l’elevato metabolismo può portare a un rischio grave: lo stress ossidativo.
Lo stress ossidativo dipende da uno squilibrio che si produce nei tessuti delle cellule tra la produzione e lo smaltimento di specie chimiche ossidanti.
L’ossidazione è la sottrazione di elettroni a un elemento chimico da parte di sostanze ossidanti (ossigeno, fluoro…).
Le cellule ricevono l’energia per vivere rompendo i legami chimici di atomi o molecole derivati dal cibo ingerito.. La rottura di questi legami libera energia, ma produce i radicali liberi.

Che cosa sono i radicali liberi?
Sono atomi o molecole instabili perché mancanti di elettroni. I radicali liberi vanno a cercare gli elettroni in altri atomi e gli rubano l’elettrone che a loro manca. Questo può portare alla produzione di tanti radicali liberi che possono provocare gravi danni cellulari e favorire l’insorgere di malattie umane, come ad esempio il cancro, l’aterosclerosi, l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e molte altre.
Le cause dello stress ossidativo sono varie: dieta, diabete, obesità, attività fisica eccessiva, inquinamento, raggi x – raggi UV, eccesso di alcool, sostanze chimiche, stress, danni mitocondriali, predisposizione genetica.
cervello-e-alimentazioneL’organismo dispone di diversi mezzi per contrastare lo stress ossidativo. Un mezzo è quello di introdurre antiossidanti nell’organismo, con l’alimentazione. E’ molto efficace seguire la dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, pesce, legumi, noci e vino.
Gli alimenti introdotti con la dieta mediterranea contengono antiossidanti e acidi grassi che aiutano a ridurre il colesterolo cattivo.
Bisogna aumentare il consumo di verdure, cereali integrali, legumi, pesce e diminuire il consumo di carni rosse, formaggi, burro e latte intero.
In cucina, sarebbe meglio evitare il burro e usare l’olio di oliva. E’ bene anche limitare i fritti e i dolci.
Attenti agli zuccheri aggiunti che si trovano nelle bevande gassate e altri alimenti non sospettabili come salsine e ketchup. Questi zuccheri sono legati a malattie come il diabete e l’obesità.
In uno studio del 2017, viene evidenziato che bere bevande dietetiche aumenta i rischi di ictus e demenza. Anche il pane bianco raffinato aumenta il rischio di ipertensione e diabete. E’ meglio mangiare alimenti con grano intero e più fibre.
Infine, il dott. Lissoni ci ha sconsigliato anche l’uso di integratori alimentari perché, a differenza dei farmaci, non sono sottoposti a controlli sulla loro efficacia, ma neanche sugli effetti collaterali che il loro uso può causare