Odio l’estate.

Sono tanti i tormentoni estivi che hanno “bombardato” e bombardano ogni anno le orecchie dei villeggianti sulle spiagge o in montagna e sono in genere motivetti molto orecchiabili, un po’ fracassoni  e inneggianti alla “filosofia” dell’ “hic et nunc”, del “cogli l’attimo”.

Questa canzone di Bruno Martino è molto diversa: è dolcemente malinconica e guarda all’estate come a un momento che può sì regalare momenti bellissimi, ma può anche essere motivo di rimpianto e di dolore quando quei momenti non esistono più e allora si invoca l’arrivo dell’inverno.

 

Poesia: Meriggiare pallido e assorto.

Eugenio Montale - Meriggiare pallido e assorto

Poesie scelte: EUGENIO MONTALE, Ossi di seppia (Torino, Gobetti Editore 1925).

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

Le immagini estive evocate dal Montale sono suggestive e ci dipingono un momento in cui la quiete del paesaggio, immerso nella calura di un primo pomeriggio assolato, è come sottolineata dai fremiti di vita di tanti piccoli esseri viventi che non interrompono i loro ritmi di vita.

Tutto questo però non rallegra il poeta che paragona la sua vita a un muro da scalare,  sormontato da cocci di bottiglia.

 

Letture: Vino e pane.

All’UTE don Ivano parla spesso di Ignazio Silone e questo mi ha spinto a prendere dalla libreria di casa: VINO E PANE. Credevo di averlo già letto, ma non era così.

pane-e-vinoAlcuni amici gli procurano documenti falsi e abiti da prete; per tutti, alla locanda dove alloggia, è don Paolo e sotto queste vesti si guadagna l’affetto e la stima degli abitanti del paese. Riesce ad allacciare a un certo punto i rapporti coi compagni di partito che lavorano nell’ombra per la futura rivoluzione comunista che dovrà liberare il paese dalla dittatura e dalla miseria che opprime la popolazione. Si scontra però con una realtà che lo turba:

.-la gente pare accettare acriticamente la dittatura ed è favorevole  anche alla guerra coloniale, perché plagiata dalla propaganda che fa credere che essa sia un’occasione per migliorare le proprie condizioni di vita attraverso la spogliazione delle terre da conquistare ” Forse solo gli inglesi hanno diritto di rubare?” dice il cocchiere a don Paolo;

-i suoi compagni di partito sono appiattiti su posizioni politiche imposte dall’alto e don Paolo avverte che in questo non c’è molta differenza con il servilismo imposto dal fascismo;

– il compagno Uliva esprime il pensiero di Silone (prima comunista e poi radiato dal  partito) quando dice che l’eventuale progresso derivante da una rivoluzione dovrà inevitabilmente servirsi di un “punto d’appoggio a una dottrina ufficiale obbligatoria, a una ortodossia totalitaria che si servirà di tutti i mezzi, dal cinema al terrore, per distruggere ogni eresia……All’attuale inquisizione nera succederà un’ inquisizione rossa…….. perchè tutte le rivoluzioni….sono cominciate come movimenti di liberazione e finite come tirannie?”….

Nel romanzo spicca poi una figura che direttamente compare pochissimo nelle varie vicende narrate, ma che si avverte come presenza costante: è quella del vecchio professore di Pietro, don Benedetto, un prete tenuto ai margini per la sua avversione al regime. E’ lui che da lontano segue le  vicende dell’antico allievo  prediletto, che, con la sua lotta contro il totalitarismo becero, secondo don Benedetto è più vicino a Dio di quanto lui stesso non possa immaginare.

C’ è poi una scena impressionante: il padre di Murica, un ragazzo morto sotto tortura, facendone l’elogio funebre, distribuisce ai presenti il vino e il pane che sono il frutto del lavoro del figlio e pronuncia le parole della messa….prendete e mangiate …prendete e bevete …. ma non suonano come blasfeme, perchè anche  Murica, come Gesù ha dato la sua vita per gli altri…

Ci sarebbero molte altre cose da dire, altri personaggi da considerare, ma non voglio dilungarmi troppo. Una cosa però devo sottolineare: il titolo VINO E PANE  richiama la simbologia cristiana, ma anche la consuetudine, nelle classi povere del nostro paese di qualche decennio fa, di offrire agli ospiti il vino e il pane, non avendo altro. Nel libro viene poi spesso raccontato come i protagonisti siano soliti inzuppare il pane nel vino ed è una cosa che ricordo anch’io; a volte anche nella minestra in brodo gli uomini versavano  mezzo bicchiere di vino: era forse un modo per arricchire un po’ i loro piatti sempre troppo poveri.

Due “bravi ragazzi”!

Copio da Wikipedia:

Figlio del politico e scrittore Stanley Johnson, ha una sorella, Rachel, giornalista, alla quale è legatissimo nonostante le differenti vedute politiche (in particolare Rachel è nota per la contrarietà alla Brexit), e due fratelli, Jo e Leo (un regista).

Si è sposato due volte: la prima nel 1987 con Allegra Mostyn-Owen, figlia dello storico dell’arte William Mostyn-Owen e della scrittrice italiana Gaia Servadio. Un paio di settimane dopo lo scioglimento del matrimonio, nel 1993, si è risposato con Marina Wheeler, avvocato e figlia del giornalista Charles Wheeler e di Dip Singh. Le famiglie Wheeler e Johnson si conoscono da decenni e Marina Wheeler è stata alla scuola europea di Bruxelles contemporaneamente al suo futuro marito. Hanno quattro figli: due femmine, Lara e Cassia, e due maschi, Milo e Theodore. Johnson ha un quinto figlio, nato nel 2009 da una relazione extraconiugale con la consulente d’arte Helen MacIntyre. L’esistenza del bambino è stata oggetto di un’azione legale nel 2013 con la Court of Appeal.

Nel settembre 2018 Johnson e Marina Wheeler hanno annunciato la separazione, già avvenuta mesi prima, e hanno avviato il processo di divorzio. I tabloid britannici hanno rivelato una relazione che Boris Johnson ha con Carrie Symonds, più giovane di vent’anni, ex responsabile della strategia e della comunicazione dei Tories. Il 22 giugno 2019 la polizia è intervenuta a casa di Johnson e Symonds a seguito di una violenta lite su richiesta dei vicini spaventati dalle urla

trump-e-jonsonEcco a chi è affidato il destino del popolo inglese! se avete letto tutto, direi che alla fine nessuno sarà portato a dire “Che bravo ragazzo!”

La scodella gialla che porta in testa me lo fa associare a un altro biondo dagli atteggiamenti molto, molto discutibili, cioè l’ineffabile Donald Trump, accusato a più riprese di violenze e stupri ….

Direi che c’è poco da stare allegri con due uomini di questo genere che hanno responsabilità da far tremare i polsi….

Che Dio li assista e abbia pietà di noi…

Formiche: amore – odio.

L’avevo già notato altre volte, ma questa mattina la cosa mi ha letteralmente impressionato per la velocità in cui il tutto è avvenuto.

Visto che ormai non era  più rinviabile il taglio dell’erba nel giardino, mi son messa all’opera di buon’ ora, per poter completare l’opera prima che il caldo diventasse insopportabile.

Per poter meglio raggiungere certe erbacce, ho dovuto spostare un sasso piuttosto grosso: lì sotto, al fresco, c’erano centinaia di piccole uova bianche e tante formiche che sbucavano da piccoli buchi, le imboccature dei tunnel sotterranei scavate da quelle piccole creature, che io apprezzo molto quando non invadono il mio territorio dentro casa. Erano nel giardino e quindi potevo concedermi il lusso di guardarle con sguardo benevolo.

formicaioUna volta spostato il sasso, ho provveduto a passare il tagliaerba sui bordi della piccola cavità e ho potuto vedere come nel giro di pochi secondi tante formichine avevano preso tra le loro  zampe anteriori le uova e le avevano trasferite nelle gallerie al riparo da ogni intrusione; solo poche uova erano ancora in attesa di essere portate in salvo.

Che organizzazione perfetta! Ognuna sapeva esattamente cosa fare ed eseguiva il suo compito con precisione, senza essere d’intralcio alle altre operaie! Piccolissime e così efficienti! C’è di che restare a bocca aperta ……

Questo però non mi fa dimenticare quando qualche sera fa ero costretta  a trincerarmi in camera da letto a causa di un’invasione di formiche con le ali molto aggressive e moleste. Ora per fortuna pare abbiano abbandonato la postazione e la sera posso tranquillamente restare in soggiorno davanti alla TV o al PC. Per onestà vanno ricordati pregi e cattive abitudini…..

P.S. : alle dieci avevo già finito, ma ero madida di sudore  non ho potuto fare altro che buttarmi sotto la doccia….. che caldo!!

 

Tanti anni fa.

diana-17-anni-001Mio fratello mi ha dato questa foto, che non ricordavo  e nemmeno ricordo in che occasione sia stata scattata. Il vestito che indosso e che invece ricordo bene, credo mi sia stato fatto da mia sorella e quindi penso che avrò avuto 17 anni o giù di lì… Quanti anni sono passati!!! Il fotografo non doveva essere molto pratico e non ha fatto caso alla luce e alle ombre…diana-17-anni-001

 

Un giorno con i nipoti.

Ieri Giovanni e Gioele sono stati qui tutto il giorno. Erano arrivati la sera prima e avevano dormito benissimo tutta la notte.

Fatta colazione, siamo andati nell’orto e ho affidato loro l’incarico di annaffiare le piantine, prima peroò avevamo piantato insieme i fagioli. Poi siamo usciti in cortile, dove Giovanni si è divertito a fare la guardia forestale andando in giro con una torcia a controllare le tane degli animali e la presenza di eventuali bracconieri; intanto Gioele, armato di due stecchi giocava a fare il guerriero e con faccia truce e voce  “cattiva” minacciava i nemici travestiti da altalena e da innocenti rami di alloro.

A mezzogiorno hanno molto gradito la pasta al ragù e il gelato poi hanno guardato un po’ di cartoni e io speravo che Gioele si addormentasse, invece  si è concesso al sonno solo nel pomeriggio inoltrato.  Si sono molto divertiti a colorare disegni tratti da internet e poi a fare il bagnetto nella vasca, da dove non volevano più uscire.

E’ stato bello averli qui, anche se ora mi ci vorrà l’intera giornata a rimettere in ordine la casa.

Buon viaggio, Andrea!

E’ di pochi minuti fa la notizia della morte di Andrea Camilleri.

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Voglio rivolgergli un pensiero di ringraziamento per le belle ore che ho trascorso leggendo i suoi libri e seguendo in TV le avventure del suo commissario Montalbano.

Gli ultimi libri risentivano del fatto che, essendo diventato cieco, era costretto a dettare i suoi romanzi a una collaboratrice e tradivano una certa fatica narrativa.

I suoi personaggi ci faranno ancora compagnia e ogni volta che rileggeremo i suoi libri ci ricorderemo del suo straordinario autore.

Buon viaggio, Andrea! Riposa in pace.

 

L’unione fa la forza…ricordiamocelo…

La proposta di intitolare una via di Erba al podestà Alberto Airoldi, nonno dell’attuale sindaco, ha suscitato una forte reazione da parte di tutti coloro che hanno a cuore i principi su cui si fonda la nostra democrazia.

Prendendo il via da una chat di whatsapp, l’opposizione alla proposta si è diffusa a macchia d’olio, raccogliendo le adesioni di sindacati, organizzazioni partigiane, partiti, associazioni varie, tutti decisi a manifestare  la loro contrarietà con un presidio sulla piazza antistante il Municipio nelle ore in cui la mozione doveva essere approvata dal Consiglio Comunale.

Dopo aver tenuto banco su facebook in una serie innumerevole di commenti espressi da appartenenti alle due fazioni, favorevoli e contrari, il problema è poi rimbalzato su numerosi giornali locali e nazionali, ed è stato certamente questo che ha indotto la sindaca a dichiarare stamattina che chiederà  di ritirare la mozione!!!

Quello che è accaduto qui dimostra come ci si possa opporre all’andazzo di questi tempi, in cui si vogliono rispolverare slogan, atteggiamenti. linguaggio  e proposte chiaramente ispirati al fascismo e al tentativo di stravolgere la storia del nostro paese. Bisogna prendere coscienza che è necessario fare sentire la voce di chi non ci sta e deve essere una voce espressa unitariamente da tutti coloro che  pensano che la nostra Costituzione non sia solo una serie di belle parole da tenere nel cassetto, ma il vademecum, la stella polare di chi crede nella democrazia.

E’ bello constatare che siamo ancora in tanti a credere nei  valori  in essa codificati e questo deve convincerci che è necessario dare priorità a ciò che ci unisce, dimenticando particolarismi autolesionisti.

 

 

L’economia dopo la crisi del 2008 (lezione del dr. Benedetti)

Era il decimo anno che il prof. Benedetti, scomparso tre giorni fa, offriva gratuitamente la sua  competenza di economista  ai soci UTE e proprio per sottolineare questa ricorrenza aveva voluto ripercorrere in breve il filo logico da lui seguito  nelle sue lezioni in questi anni. Per rendergli omaggio, ripubblico qui il riassunto di una delle sue lezioni.

Era appena scoppiata la crisi economica più grave del secondo dopoguerra (2008), le cui cause possono essere così riassunte: strumenti finanziari speculativi, avidità di investitori disonesti, fallimento delle teorie che fidavano esclusivamente sulle leggi del libero mercato. La crisi ha quindi convinto gli economisti a cambiare il modo di fare economia, secondo criteri non esclusivamente quantitativi, riscoprendo gli insegnamenti di studiosi e imprenditori del passato, che avevano individuato nel capitale umano ed etico una parte importante del valore di un’ impresa. E su questa linea si è anche espresso il Papa emerito, Benedetto XVI, nella sua enciclica “Caritas in Veritate”.

La crisi ha portato una ristrettissima minoranza ad arricchirsi sempre di più, mentre i poveri sono aumentati di numero e sono sempre più poveri. Si è arrivati al paradosso che le sette persone più ricche del mondo hanno un patrimonio personale pari a quella posseduta da 3,6 miliardi di poveri (la metà della popolazione mondiale). Le multinazionali sfruttano in modo immorale le risorse del pianeta e in molti casi hanno più potere degli Stati stessi.

Ora l’economia deve assumersi le proprie responsabilità verso l’ambiente, verso la società e verso le future generazioni, puntando sui valori non-quantitativi presenti nelle aziende: la reputazione e il capitale umano.

Anche nelle nostre zone si possono già notare i primi segni di questo cambiamento dal basso: gruppi (capitoli) di imprenditori con diverse professionalità si associano per stabilire relazioni basate su fiducia, reciprocità ed etica a vantaggio di tutti. A Lecco si è tenuta da poco una convention sul tema “La fiducia è il motore degli affari”. Questi gruppi in rapida diffusione si riuniscono ogni settimana per scambiarsi informazioni ed esperienze.

Credo che rimpiangeremo le sue lezioni professore: erano così lineari, gli schemi proiettati sullo schermo erano così precisi ed essenziali, che si riusciva a seguire perfettamente il discorso, anche quando i concetti diventavano più complessi.

Grazie, professore!