I can’t breath!

A  Denver, capitale del Colorado, la gente sta manifestando, sdraiata a terra con le mani legate e ripete il grido angoscioso di Floyd, l’uomo morto mentre un poliziotto gli stava inginocchiato sul collo, indifferente alla sua invocazione di aiuto:”Non posso respirare!!!” Altri poliziotti lì accanto non hanno mosso un dito per fermare il collega e portare aiuto a Floyd.

Ora in molte città degli USA le manifestazioni si moltiplicano e si verificano devastazioni, incendi e attacchi alla polizia.  Purtroppo il sogno di Martin Luther King si è forse concretizzato nelle leggi, ma non ha trovato posto nei cuori e nelle menti della gente: i neri d’America sono sempre la fascia di popolazione più svantaggiata e questo non favorisce certo una vera integrazione. Il rancore di chi si sente costretto ai margini della società e la prepotenza di chi vuole mantenere i propri privilegi, riescono a rimanere allo stato latente per lunghi periodi, ma sono sempre pronti a riesplodere  con tutta la loro carica di odio e di distruzione.

Trump non mi sembra proprio il Presidente più adatto a riappacificare gli animi, anzi coi suoi tweet non fa che buttare benzina sul fuoco.

Criminalità e ciclo dei rifiuti. (videoconferenza)

Oggi pomeriggio una videoconferenza organizzata da Legambiente di Como e Libera aveva come tema  “Criminalità ambientale e ciclo dei rifiuti” . I relatori erano : Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, il magistrato Giuseppe Battarino, Adriano Cati ed Elisa Nava  di ARPA-Lombardia, Monica Forte della commissione antimafia della Regione Lombardia, Chiara Braga, membro della commissione parlamentare ecomafie.

Purtroppo  mi sono persa i primi interventi nei quali venivano comunicati dati statistici sulla penetrazione della criminalità  nel settore dello smaltimento dei rifiuti, però nel corso della conferenza si è potuto ben comprendere che il fenomeno è rilevante e le imprese sane subiscono  danni di una concorrenza sleale da quelle che non rispettano le regole. In questo momento in cui il mondo produttivo tenta la ripartenza,  l’economia circolare è il cardine della ripresa economica.

Adriano Cati ha spiegato la funzione dell’ARPA ; in conformità con le leggi nazionali e regionali effettua controlli sull’operato delle aziende, concede autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti e gestisce ed aggiorna continuamente le banche dati  sulla loro gestione. Per una efficace lotta alle ecomafie è indispensabile la tracciabilità dei rifiuti.

Chiara Braga  ha  ricordato che la commissione parlamentare antimafia indaga da tempo sugli abusi ambientali e ne ha portato molti allo scoperto . Gli incendi in depositi, abusivi o anche autorizzati, sono aumentati notevolmente in questi ultimi anni, in corrispondenza con la diminuzione del traffico di rifiuti che portava da Nord  a Sud  i residui tossici delle industrie settentrionali. Non tutti gli incendi tuttavia sono da ascrivere a criminalità mafiosa: a volte sono le lacune del sistema a portare alla ricerca di una soluzione più facile. Il lavoro della commissione parlamentare ha consentito di delineare il profilo del problema e di approvare leggi più adeguate a rispondere alla necessità di proteggere l’ambiente.

Cati  ha fatto rilevare che, in un momento di grave crisi come questo, molte aziende potrebbero cedere alla tentazione di trovare soluzioni facili e sbrigative, per questo ARPA effettuerà un sondaggio per rilevare le loro necessità e sta drone per controllare il territorioattuando un aumento del personale per intensificare i controlli, favoriti questi anche dall’utilizzo di nuove tecnologie, come satelliti, elicotteri e droni per il monitoraggio del territorio. I cittadini che accertano comportamenti abusivi devono riferire alle amministrazioni comunali che provvederanno a  riferire ad ARPA.

Il magistrato Battarino ha informato che ultimamente si investe di più nella prevenzione e che sono diminuiti i comportamenti illegali, perchè c’è una maggiore sensibilità, ma è necessario diminuire il volume dei rifiuti.

Meggetto nel suo secondo intervento ha rimarcato l’importanza del volontariato per la segnalazione degli abusi e la necessità di potenziare gli impianti di smaltimento.

Monica Forte, interrogata sull’accordo Lombardia-Canton Ticino, ha fatto rilevare che esso è nettamente a svantaggio della nostra regione.  Proseguendo ha ribadito che non è più rinviabile la tracciabilità dei rifiuti e visto che possediamo la tecnologia per andare su Marte, possiamo certo disporre dei mezzi tecnologici per controllare la filiera dei rifiuti. E’ importante comunque anche la cooperazione tra diversi enti dello stato per ottimizzare risorse e competenze per monitorare il sistema con cui le ecomafie riescono a permeare anche le attività legali, soprattutto in periodi di emergenza come quello attuale.

Chiara Braga ha poi concluso la lunga videoconferenza (due ore e mezzo) ribadendo che la soluzione del problema  si troverà solo nella collaborazione tra economia legale, associazionismo e autorità. Prossimamente  nuove normative prolungheranno la vita dei prodotti, portando una vera rivoluzione nel mondo della produzione; infine sarà indispensabile utilizzare al meglio le risorse che il governo nazionale e la Comunità Europea  metteranno a disposizione del mondo produttivo.

 

Poesia: Pensieri notturni (A. Rossini)

Ecco un altro dono prezioso: Andrea Rossini, pseudonimo che nasconde l’identità di una mia carissima amica, mi ha consentito di pubblicare questa sua poesia, pervasa da una malinconia profonda e toccante.

PENSIERI NOTTURNI.

Nel cupo e triste silenzio
di questa notte senza luna,
penso agli abbracci mancati,
alle speranze sopite,
alle lacrime racchiuse
in un cuore troppo stanco
anche solo per piangere……
mare di nottePenso ad un sorriso lontano,
ad una mano tesa, invano,
al mormorio di un’ onda
che sussurrava solo per me,
mentre il tuo nome si perdeva
nella realtà di un’ inutile illusione.

Grazie, Andrea! Spero che presto tu possa vivere momenti meno travagliati, e che la musicalità dei tuoi versi possa finalmente esprimere serenità e gioia.

 

Poesia: Sirene e ancora sirene

Da un po’ di tempo la mia amica P. non mi inviava più i suoi scritti, le sue poesie o, come lei li chiama, i suoi “sfoghi”.

Ma oggi, con mia grande gioia, ecco che nella cassetta della posta ho trovato il suo dono che io trascrivo qui.

Quegli intensi suoni prolungati delle sirene // che taSirena-dell-ambulanza-se-le-altre-auto-non-si-fermano-chi-responsabile-del-sinistro-370x230gliano l’aria ed il cuore.

Quel silenzio così pesante// e stranamente rumoroso che ti immobilizza in un clima surreale.

cielo e soleQuel cielo tanto azzurro // e quel sole forte ed indifferente che ti invitano a stupirti.

Quel vento così improvviso // da non lasciarti capire se il suo passaggio// ti lascia uno schiaffo o una carezza.

Mentre respiro il mio mondo // sul balcone di casa, avverto l’aria, mai così pulita

e una piccola lucertola inconsapevole// che immobile cerca luce e tepore sul davanzale.

Nel silenzio senza confini// il tempo si dilata e ti disorienta.

Tra tanta atmosfera di attesa// si cercano in ogni modo

gli affetti più cari e le cose più semplici.

 

Grazie, amica P! Hai saputo ben rievocare l’atmosfera terribile dei giorni passati, che contrastava con  la bellezza della natura: il cielo, il sole, il vento, la lucertola continuavano a fare  quello che hanno sempre fatto, senza curarsi delle nostre paure e la loro imperturbabilità un po’ ci rassicurava: la vita continuava e avrebbe trionfato sulla morte…… Intanto capivamo che  era il momento di dare importanza alle cose essenziali e a ciò che più conta: l’amore delle persone a noi care.

Grazie, ancora, amica carissima! Ti giunga un abbraccio affettuoso e virtuale.

 

Al mercato, questa mattina…

Al mercato questa mattina, (ore 9)  ho notato che qualche cosa non stava

il piazzale del porticato.
il piazzale del porticato.

andando per il verso giusto: sulla via antistante la Chiesa di S. Eufemia erano posizionate le bancarelle su entrambi i lati della strada, così che la gente non poteva certo mantenere la distanza di sicurezza, mentre il piazzale del porticato e quello davanti alla farmacia erano completamente deserti. Forse chi doveva occupare quegli spazi ha rinunciato ad essere presente? o c’ è un altro motivo che ha indotto le autorità preposte a scegliere quel tipo di distribuzione degli spazi?

Spero che la mancata osservanza della distanza di sicurezza (per la verità, tutti indossavano la mascherina), che ho notato questa mattina, non porti a un aumento dei casi di contagio nei prossimi giorni.

(L’immagine qui sopra è stata presa da internet: non è stata scattata questa mattina)

L’ ora di Braga…

Ieri sera una interessante videoconferenza ha dato modo di avere un quadro dell’attuale situazione. Ne riferiva da Roma l’on. Chiara Braga del PD, che ha illustrato ampiamente gli innumerevoli provvedimenti deliberati a favore di famiglie, imprese, lavoratori autonomi, per la riqualificazione edilizia ed energetica, per preparare la scuola alla riapertura autunnale, per facilitare la trasformazione del sistema dei trasporti incentivando la mobilità individuale sostenibile … e molto altro. E’ stata un’impresa gigantesca, mai affrontata prima d’ora, ma certo potrà essere migliorata nei prossimi passaggi parlamentari.

E’ poi intervenuto un rappresentante dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, che ha dato voce al “grido di dolore” che viene dal mondo delle imprese e del lavoro autonomo, alle prese con una crisi feroce e con una burocrazia che non riesce a  comprendere le esigenze di tanti che sono in attesa che i provvedimenti approvati vengano calati nella realtà concreta.

Il Segretario Provinciale, Federico Broggi, ha sottolineato positivamente il gran lavoro fatto dal governo in questi mesi, ma ha ribadito che i temi più scottanti sono ora la liquidità e e la scuola: le famiglie non potranno continuare a lungo a far fronte alle conseguenze della chiusura delle scuole, ma d’altro canto va ripensata tutta l’edilizia e l’organizzazione scolastica e non è problema facilmente risolvibile.

L’on. Braga ha poi sottolineato quanto l’Europa abbia cambiato atteggiamento in questo frangente e l’aiuto che ci può venire dalla  UE sarà determinante. Tutti hanno individuato nella burocrazia un ostacolo alla ripartenza veloce del Paese.

Gli amministratori locali hanno denunciato l’aumento esponenziale di domande di aiuto alimentare da parte delle famiglie, lo scarso coordinamento tra i gestori delle risorse erogate, la mancanza di sussidi telematici per le lezioni a distanza e la difficoltà di intravvedere una strategia chiara nei provvedimenti a pioggia del governo, le difficoltà dei comuni di assicurare i servizi di scuolabus, di mense scolastiche, di spazi per l’avvio del prossimo anno scolastico

Il taglio dei capelli…

Ieri dalla parrucchiera: avevo dimenticato  a casa la mascherina che avevo preparato prima di uscire, ma per fortuna ce n’erano a disposizione diversi modelli e dopo averne indossata una è cominciato il rito della sanificazione.

Prima di tutto il cellulare è stato inserito in un sacchetto trasparente, mi è stato spruzzato addosso uno spray disinfettante, ho indossato i guanti e i soprascarpe e, tenendo in mano la mantellina che mi sarebbe stata assegnata, mi sono accomodata sulla poltrona per lo shampoo mentre mi veniva controllata la temperatura….

E dopo tutto questo cerimoniale che penso sia molto stressante per le parruucchiere, finalmente mi son vista liberare da quei capelli che mi avevano afflitto  in questo periodo di isolamento e ora mi riconosco, guardandomi allo specchio….

Ho seguito il consiglio delle mie parrucchiere e ho già messo in borsa e in auto un sacchetto contenente mascherine e guanti da usare in caso mi capitasse ancora di dimenticarmene prima di uscire.

Il Conformista (G. Gaber)

Casualmente ho scoperto questa canzone di Giorgio Gaber, che fa un ritratto pungente  e obiettivo del classico tipo di  “uomo per tutte le stagioni”, che è ben rappresentato anche nel nostro Parlamento da quelli che saltano sul carro del vincitore e sono pronti a cambiare casacca pur di galleggiare.

Geniale Gaber. Ecco il testo:

Io sono un uomo nuovo  Talmente nuovo che è da tempo

Che non sono neanche più fascista 
Sono sensibile e altruista, orientalista
Ed in passato sono stato un po’ sessantottista
Da un po’ di tempo ambientalista
Qualche anno fa nell’euforia mi son sentito
Come un po’ tutti socialista
Io sono un uomo nuovo
Per carità lo dico in senso letterale
Sono progressista
Al tempo stesso liberista antirazzista
E sono molto buono sono animalista
Non sono più assistenzialista
Ultimamente sono un po’ controcorrente
Son federalista
Il conformista È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
Il conformista Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
È un concentrato di opinioni Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
Forse da buon opportunista
Si adegua senza farci caso E vive nel suo paradiso
Il conformista È uno che volteggia a tutto tondo Senza consistenza
il conformista S’allena a scivolare dentro il mare della maggioranzaÈ un animale assai comune Che vive di parole da conversazione
Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
Il giorno esplode la sua festa
Che è stare in pace con il mondo E farsi largo galleggiando il conformista
Il conformista Io sono un uomo nuovo E con le donne c’ho un rapporto straordinario
Sono femminista Son disponibile e ottimista europeista
Non alzo mai la voce sono pacifista Ero marxista-leninista
E dopo un po’ non so perché mi son trovato Americanista
Il conformista Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
il conformista Areostato evoluto che è gonfiato dall’informazione
È il risultato di una specie Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
Vive e questo già gli basta E devo dire che oramai Somiglia molto a tutti noi il conformista Il conformista Io sono un uomo nuovo
Talmente nuovo che si vede a prima vista Sono il nuovo conformista

Tutti a messa!?

C’è chi, come me, è arrivato con congruo anticipo sull’orario della messa: date le proteste che avevano intasato la rete nelle settimane scorse contro la sospensione delle messe pubbliche, era logico pensare che la ressa dei fedeli, ansiosi di partecipare, dopo due mesi di astinenza, alla celebrazione  eucaristica, avrebbe fatto durare a lungo le operazioni di ingresso in chiesa.

Infatti si deve sempre mantenere la distanza di sicurezza, anche nei momenti di ingresso e di uscita. Era quindi ragionevole aspettarsi di fare una lunga coda…… Invece non è successo niente di quanto era logico aspettarsi: davanti alle chiese non c’era nessuna coda, molti  posti ,  contrassegnati con cura secondo le norme, erano desolatamente vuoti; solo pochissimi fedeli sparuti, sparsi qua e là nella navata centrale, con mascherine e guanti  attendevano l’inizio della celebrazione.

Mi sono chiesta: dove sono finiti tutti quelli che scalpitavano impazienti e che inveivano contro il governo despota che li privava della libertà di culto? La loro fede si è affievolita di colpo in quest’ultima settimana? Non sentono più quell’impellente bisogno di sacralità e misticismo che infiammava i loro cuori fino a qualche giorno fa?

Da quel che ho visto devo dedurre che:

  • molta gente, che frequentava abitualmente la chiesa, ha ancora tanta paura di uscire dalle proprie case e di mischiarsi coi propri simili, perciò si affida alle messe virtuali;
  • il proliferare di inviti alla preghiera e di invocazioni a santi e beati perchè intercedessero per la fine della pandemia, mi avevano fatto credere a un risveglio di spiritualità e di fede , ma forse avevano  più un valore di scaramanzia.
  • il gran can-can fatto in rete aveva principalmente una motivazione politica e francamente in un momento come questo la speculazione politica mi sembra quanto mai fuori luogo e inopportuna.

Meglio il silenzio.

Diciamoci la verità: questa pandemia ha colto tutti di sorpresa: nessuno era preparato ad affrontarla  e tutti hanno reagito facendo tentativi più o meno goffi, cercando di capire  cosa stava capitando. Forse se la sono cavata meglio là dove il contagio è arrivato solo quando altrove aveva già fatto andare in tilt strutture ospedaliere e sistema sanitario in genere.

Credo perciò che nessuno possa vantarsi delle proprie performance, ma continuare a negare ciò che non ha funzionato, o cercare in continuazione di scaricare responsabilità ed errori su altri o continuare a parlare a vanvera su argomenti di cui nulla si sa  penso equivalga a un suicidio politico (mi riferisco in particolare a Gallera: ha affermato che ci vogliono due infetti, vicini a lui contemporaneamente  per contagiarlo).

silenzioQuando non conosciamo bene un argomento è una regola di buon senso stare zitti e lasciar parlare gli esperti: si evita di fare figuracce.

Tutti dovremmo tener presente quanto dice Buddha: “Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.”