Segnali inquietanti.

Ieri più di una rete televisiva ha dedicato le sue attenzioni all’assalto al Campidoglio di un anno fa. Le trasmissioni che ho seguito io (RAI3 e La7) sono arrivate alle stesse conclusioni: negli USA è in pericolo la stessa democrazia a causa del grande seguito che continuano ad ottenere i suprematisti bianchi che riconoscono in Trump il loro leader.

Come ho sempre pensato anche io, questo rigurgito di razzismo radicale è stato rinfocolato dalla presidenza di Obama: i simpatizzanti del vecchio KKK hanno ritenuto un pericolo per la supremazia bianca il fatto che una persona di colore fosse riuscita a scalare la più alta carica del potere politico e hanno serrato le fila, incoraggiati dalla politica di Trump. Questi ancora oggi diffonde notizie false circa la legalità del risultato elettorale che ha portato Biden alla Casa Bianca e questo non fa che aumentare le fila di coloro che sono disposti a distruggere le istituzioni repubblicane e a smantellare la Costituzione.

Se le mire di questi terroristi (così sono stati definiti dai commentatori) dovessero realizzarsi, potrebbe scoppiare forse una terribile guerra civile? E quali conseguenze sono ipotizzabili sulla politica italiana e mondiale? Già adesso molti sovranisti europei sono in contatto e ottengono appoggi dai suprematisti americani, sapremo noi fermarli difendendo i principi democratici su cui si fonda la nostra convivenza civile?