Poesia: La sera (R.M. Rilke)

Come una indefinibile fata d'ombre...
Vien da lungi la Sera, camminando
per l'abetaia tacita e nevosa.
Poi, contro tutte le finestre preme
 le sue gelide guance e, zitta, origlia!
Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
non si attentano ancora ai loro giochi!
Le madri stanno siccome regine.
 Cade di mano alle fantesche il fuso.
La Sera ascolta, trepida pei vetri:
tutti, all'interno, ascoltano la Sera.


Rainer Maria Rilke era il poeta preferito di Etty Illesum, di cui ho parlato a lungo in questo blog. Conoscevo di lui solo poche composizioni, ma vale la pena di conoscerlo meglio. In questa poesia personifica la sera (come ne (Il risveglio del vento" personifica il vento stesso). La sera viene dalla foresta. Molto suggestiva l'immagine della fata oscura che appoggia le sue guance ai vetri e scruta all'interno della casa, dove tutti si fermano ad ascoltarla