Ute : l’infarto del cuore – il profeta Osea.

Il dr. Ferrari, cardiologo del Fatebenefratelli di Erba, ci ha parlato oggi di “infarto del cuore”, premettendo che è necessario parlarne perché è possibile prevenirlo e e curarlo.

La prima causa di morte nei paesi occidentali è rappresentata dalle malattie cardiovascolari., ma oggi sappiamo che esistono cure che possono salvare vite e che il trattamento è tanto più efficace quanto più è precoce.

circolazione-328x600Il sistema cardiovascolare è quanto mai complesso ed efficiente; la sua funzione consiste nell’apportare le sostanze nutritive e l’ossigeno ai vari organi e di eliminare l’anidride carbonica e le sostanze di “scarto”.  (vedi schema).

Il cuore è la pompa che rende possibile questa funzione vitale ed è alimentato dalle coronarie, che possono ammalarsi se un eccesso di placca aterosclerotica si accumula al loro interno (sull’endotelio).

Sono più soggetti a infarto gli uomini, ma sono fattori di rischio anche la familiarità e l’età, ma ci sono anche altri fattori che dipendono dalle nostre abitudini di vita: il fumo, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, la sedentarietà, l’obesità e lo stress.

I sintomi principali dell’attacco cardiaco sono: dolore diffuso al torace, con irradiazione al dorso, alla mascella e agli arti superiori; difficoltà respiratoria, palpitazioni, svenimento, vomito, sudorazione, nausea.

Un segno di allarme è l’angina da sforzo o anche quella spontanea (a riposo) , ma si possono verificare anche infarti asintomatici (infarto silente).

COSA FARE? In caso di dolori sospetti chiamare subito il 112 (o 118) non trasportare con auto privata il paziente, infatti l’arrivo tempestivo dei soccorsi consente di apportare subito le prime cure, anche prima dell’arrivo in ospedale; qui si procederà immediatamente all’esame clinico e all’anamnesi, al cardiogramma completo, all’ecocardiogramma flash, alla radiografia del torace e, ove necessario, alla coronarografia.

La degenza ospedaliera prevede il ricovero in terapia intensiva per i primi giorni e poi in cardiologia dove si individuerà la cura più adeguata al singolo paziente con antiaggreganti e farmaci anticolesterolo.

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IL PROFETA OSEA.-  Mons. Pirovano prosegue la presentazione dei profeti, parlando di Osea, venuto dal nord (Regno di Israele).

La sua predicazione si svolge dal 75′ al 722 A.C. (anno in cui gli Assiri sconfiggono Israele e ne deportano gli abitanti). Era un momento storico molto burrascoso, segnato da continui colpi di Stato e gli Israeliti si erano dati all’idolatria, dimenticando l’alleanza stipulata sul Monte Sinai, con le tavole della Legge.

Il “Libro di Osea” si compone di 14 capitoli; i primi tre raccontano la vita coniugale di Osea, gli altri 11 contengono discorsi appassionati  di esortazione al popolo di Israele perchè torni sulla retta via.

Nel suo messaggio sono contenuti aspri rimproveri al popolo infedele, ma c’è anche l’affermazione dell’Amore di Dio che vuole la salvezza anche di coloro che lo hanno tradito.

Durante questa lezione ho scoperto che il modo di dire “Chi semina vento raccoglie tempesta” non ha origine nella saggezza popolare come tanti altri proverbi, ma è una frase presa proprio dagli scritti di Osea.

Giocare con le monete.

moneteNon ricordo come sia successo, ma mi sono rimaste molte lire in monete di vario taglio e ho conservato anche gli spiccioli che restavano in tasca dopo un viaggio all’estero.

Non so nemmeno perché un giorno mi sia venuto in mente di mostrare a Giovanni e Gioele queste monete che conservo in due piccoli contenitori all’interno della credenza. Ieri Giovanni e Gioele sono venuti con la mamma a passare il pomeriggio qui da me e mi hanno chiesto di poterle rivedere. Hanno cominciato ad estrarle ad una ad una, esaminandole con cura per individuarne il valore, la provenienza , le dimensioni e le immagini riportate sui due versi.  Dopo queste attente analisi le raggruppavano e le mettevano in fila sul tavolo e giocavano a scambiarsele secondo il loro valore o secondo il loro gradimento. Credo che durante questo gioco ognuno dei due abbia imparato qualcosa senza nemmeno accorgersene, mentre la mamma era impegnata al computer e io pensavo a preparare una buona merenda.

Giovanni e Gioele sanno giocare bene insieme e si fanno spesso buona compagnia.

 

Film: Taxi Teheran.

Penso che  Jafar Panahi, regista iraniano, abbia preso spunto da “Il tassinaro” di Sordi. Il regime iraniano gli ha ingiunto di non fare più film per vent’anni? Bene, lui girerà un film nel chiuso di un taxi.

E’ così che, girando per le vie di Teheran, accoglie sul suo taxi persone di varia estrazione sociale e culturale: un uomo favorevole all’estensione delle condanne a morte e un’ insegnante che lo controbatte; un uomo che va a vendere dischi e film proibiti a domicilio; due anziane signore vittime della superstizione; un uomo che è stato derubato, ma non denuncia chi lo ha aggredito, pur avendoli riconosciuti, perché sarebbero condannati a morte; un’attrice che vende fiori perché condannata dal regime a non esercitare più il suo lavoro; un uomo ferito in un incidente che vuole ad ogni costo registrare le sue ultime volontà per impedire che, in caso di sua morte, la moglie venga spogliata di ogni avere;  una bambina che deve girare un filmato come compito scolastico, ma l’insegnate le ha dettato le regole da seguire: non deve mostrare cose sgradite al governo e deve quindi autocensurarsi.

Dalle conversazioni tra tassista e passeggeri, esce il quadro delle condizioni di repressioni in cui si vive in Iran e gli spettatori si rendono conto di quanto coraggio occorra per continuare a opporsi. C’è da dire che il film è stato girato nel 2015 ed è quindi immaginabile che oggi la situazione sia molto peggiorata, con le proteste di piazza guidate dalle donne in rivolta da molti mesi e con i tanti processi sommari seguiti da impiccagioni.

I tanti premi vinti da questo film sono ben motivati: all’inizio, se uno non sa come è stato girato, sembra un po’ noioso anche perchè non è doppiato e si fa fatica a seguire i sottotitoli, poi man mano che ci si rende conto di cosa viene raccontato, ci si sente sempre più coinvolti.

Visione ampiamente consigliata su Raiplay.

 

Ute: l’invecchiamento della pelle- Benjamin e Adorno a confronto.

Dopo un breve richiamo alla lezione precedente,  il dr. Lissoni affronta il tema di oggi: la pelle invecchia con il passare del tempo come tutti gli organi del corpo. Su tale processo influiscono anche il contatto con sostanze aggressive, fattori meccanici e  l’esposizione al sole,  che può intaccare il leggero strato di sebo che protegge la cute.

Anche il collagene e il sottocute si impoveriscono; la pelle tende a raggrinzirsi e a cambiare aspetto (rughe, macchie, lividi…). I raggi ultravioletti, specialmente quelli a più breve lunghezza d’onda (VBC),  sono molto nocivi per la pelle, ma lo strato dell’ozono che circonda la terra ci protegge. Gli UVA e gli UVB sono  meno pericolosi, tuttavia  riescono a penetrare nell’atmosfera ed è qundi necessario proteggersi con  filtri solari oggi disponibili. Il SpF (fattore di protezione solare) può essere di varia intensità per adattarsi ai diversi tipi di pelle.

Le modificazioni della pelle si manifestano soprattutto nelle parti più esposte: mani e piedi. L’ipercheratosi (ispessimento della pelle) è presente spesso nei piedi, sollecitati da calzature non sempre idonee. La pelle delle mani può presentare ragadi, secchezza… è bene proteggerle con guanti e non fare lavaggi troppo frequenti a temperatura elevata, usare saponi non sgrassanti e non frizionare troppo energicamente per asciugarsi. Sono consigliabili le creme idratanti; le creme esfolianti servono a pulire la pelle, ma vanno usate con cautela perché possono creare irritazioni.

Il viso  invecchia: la fronte si allarga, le orecchie e la punta del naso tendono ad afflosciarsi. I muscoli sottocutanei del viso si modificano e si formano le rughe. E’ utile rilassare la muscolatura del volto abbastanza frequentemente. Sconsigliabile dormire con la faccia schiacciata sul cuscino. Le rughe più sottili (attorno a gli occhi e labbra) sono derivate dalla modificazione dello strato intermedio della cute. Quelle più profonde (a lato delle labbra e naso) derivano dalla perdita di tessuto adiposo nel terzo strato della cute.  Le borse sotto gli occhi derivano dalla perdita di elasticità; nel collo le rughe sono più difficilmente controllabili e a volte si ricorre alla chirurgia estetica.

Durante la menopausa si possono verificare fenomeni di peluria più folta e scura; i capelli incanutiscono e si diradano.

Le modalità dell’invecchiamento cambiano da persona a persona ed è determinante il fattore genetico, ma influiscono anche lo stile di vita e le abitudini. Con l’aumento dell’età della popolazione, sono  aumentati esponenzialmente il volume di commercializzazione di prodotti cosmetici, i trattamenti medici non invasivi, nonché quelli chirurgici.

Le creme  non possono agire in profondità. I prodotti cosmetici sono finalizzati ad  migliorare l’aspetto esteriore,  i farmaci sono usati per curare patologie e devono essere riconosciuti come efficaci e sicuri. I prodotti cosmeceutici contengono per lo più cellule bioattive di origine vegetale, ma non ne è dimostrata l’efficacia. Gli anti-aging sono spesso solo specchietti per allodole.

I capelli: si può rallentare la calvizie con prodotti ormonali e ora si effettuano anche trapianti, ma sono molto costosi.

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BENJAMIN E ADORNO A CONFRONTO.

Benjamin e Adorno hanno origine ebraica e vengono dalla scuola di Francoforte. Essi si pongono questo problema: Che cosa è cambiato nell’arte?

 

Avendo dovuto seguire le lezioni on line, per difficoltà tecniche non ho potuto seguire con continuità la lezione quindi chi volesse sapere qualcosa di più di questi due filosofi (e non solo) può cliccare qui: Benjamin e Adorno

Cugini.

Coi cugini a ModenaCi si incontra spesso da piccoli, nelle riunioni di famiglia o quando i genitori si fanno visita reciprocamente, poi ci si forma una famiglia e si è presi dal lavoro, dai figli, da mille impegni e ci si perde , come dice Vasco, “ognuno dentro ai fatti suoi”.

Ma poi il tempo passa, gli impegni familiari e lavorativi diminuiscono, i genitori a poco a poco scompaiono e allora si sente il bisogno di ritrovare un po’ delle proprie radici e della propria storia e , per fortuna, c’è facebook che azzera le distanze e ci si ritrova… Grazie, cugine e cugini!!!

Pellegrinaggio annuale nelle terre di S. Paolo VI

Come ogni anno, stiamo preparando il pellegrinaggio quaresimale, che quest’anno, il 18 marzo, ci porterà nelle terre di S. Paolo VI, a Brescia e dintorni.

La prima tappa prevede la visita e la sosta in DuomDuomo-Vecchio-31o Vecchio, una chiesa antichissima con una struttura architettonica piuttosto singolare: un grande anello circolare sovrasta la navata centrale.  Con una passeggiata di circa 15 minuti ci porteremo poi sulla collinetta dominata dal complesso architettonico del Santo Corpo di

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Cristo (Santo Cristo) una chiesa ormai sconsacrata e stupendamente affrescata. Qui potremo anche consumare il pranzo al sacco ospitati da un accogliente salone o, chi vorrà, potrà recarsi alla “Trattoria Ma'” dove si potrà consumare un pranzo a base di casoncelli, manzo all’olio e contorno.

abbazia-olivetana-san-nicolaDopo la pausa pranzo, ci si recherà al pullman che ci porterà all’abbazia olivetana di Rodengo, a pochi chilometri da Brescia, riportata all’antico splendore, dopo un periodo di abbandono, per volontà di Paolo VI.

Essendo un pellegrinaggio e non una gita turistica, ogni tappa prevede una riflessione e una preghiera guidata da don Claudio.

Per le prenotazioni e le informazioni rivolgersi alla segreteria parrocchiale di Arcellasco.

 

Evviva!! Tutti assolti!!! Tutti innocenti???

Se devo essere sincera questa sentenza  mi lascia disorientata: da quel che posso capire l’assoluzione non dipende dal fatto che le accuse fossero immotivate, ma dal fatto che il processo non è stato regolare, perciò solo per un vizio di forma!!!???!!!

Ora io mi chiedo chi abbia commesso un tale madornale errore e come tale errore non sia stato mai rilevato nel corso di 11 anni, durata di questo processo… che è conosciuto come Ruby ter  (che penso significhi terzo processo)

Mi viene il dubbio che l’errore non sia stato involontario, ma ben calcolato perché tutto finisse a tarallucci e vino… forse sono troppo maliziosa, ma sapete cosa diceva Andreotti: A pensar male si fa peccato, ma molto spesso si indovina….

La mia fiducia nella Giustizia italiana sta vacillando paurosamente…