Leggendo “Quando vedo il cielo”

Sto leggendo “Quando vedo il cielo – lettera di condivisione per chi è in ricerca” del giovane sacerdote, nativo di Erba, William Abruzzese.

In questo libro egli esamina diverse teorie filosofiche sugli eterni interrogativi che riguardano la nostra esistenza e fa notare all’inizio come nessuna teoria finora formulata sull’origine dell’universo riesca a spiegare cosa  sia veramente successo nella notte dei tempi.

Per quanto mi riguarda, l’idea di un Dio Creatore mi piace, perché con essa tutto il mio mondo trova un ordine e un senso, senza di essa tutto resta affidato al caso e al …caos e il caos mi disorienta.

Mi piace pensare che se l’uomo va scoprendo sempre più i segreti della natura (sia quella infinitamente grande del cosmo, sia quella infinitamente piccola dell’atomo e delle sue particelle) è perché è stata creata secondo leggi compatibili col nostro pensiero, con le nostre capacità intellettive e che forse in questo consiste il nostro essere fatti “a immagine di Dio” (oltre alla capacità sublime di amare).

Trascrivo alcune righe  sul problema dell’evoluzione, in cui viene riportato il pensiero di M.A. Novak:

“Dio ha scelto di dispiegare la sua creazione nel tempo … …L’evoluzione è un principio organizzatore del mondo vivente: Dio la usa per dispiegare la vita sulla terra. La potenza creatrice di Dio e le leggi dell’evoluzione non sono in conflitto tra loro. Dio agisce attraverso l’evoluzione, ne è la causa ultima”

Anche questa idea mi dà serenità.