Non più soli?

TrappistGuardando il cielo in una bella notte d’estate, mi sono sempre sentita così piccola….e anche la nostra Terra mi è sempre apparsa come un atomo solitario in un cosmo talmente immenso da non riuscire nemmeno ad immaginarlo.

Ora dovremo cambiare il nostro modo di guardare le stelle: forse non siamo così soli nell’universo, infatti è notizia di ieri che sono stati scoperti ben sette pianeti con condizioni ambientali simili alle nostre.

C’è un particolare non trascurabile: questi pianeti sono lontani 39 anni luce!!! Ciò significa che avendo a disposizione un mezzo di trasporto veloce come la luce, impiegheremmo 39 anni per andare a fare visita ai nostri ipotetici “vicini” interplanetari…..

Tuttavia l’ipotesi, che altri esseri vivano in altri mondi simili al nostro, mi piace, mi fa pensare con minor sgomento all’immensità in cui siamo immersi.

Lettere dal carcere…

“Scrivo da padre, un padre che soffre per il proprio figlio, per tutta la situazione familiare. Sono d’accordo con Lei, solo allontanandolo da questo ambiente il mio bambino avrà un futuro migliore. Se avessi avuto io le stesse possibilità forse non sarei dove sono ora. Decida Lei e stia tranquillo che, visto il mio passato e presente, non farei mai qualcosa che possa influire o danneggiare la vita di mio figlio. Io voglio soltanto il suo bene e mi impegnerò con tutte le mie forze a rispettare le prescrizioni che mi impartirà per il futuro”.

Questa lettera, che è tratta da questo articolo di Repubblica. it,  fa sperare che qualcosa stia cambiando, che si possa spezzare quella catena di odio e di soprusi che avvelena l’aria di certe zone e che rendono quasi impossibile per chi vi cresce sottrarsi alle leggi della malavita.

Certo allontanare i bambini dalle proprie famiglie e dalle proprie radici sembra una misura atroce, disumana, ma se è questo il solo mezzo per evitare ai più giovani di rovinarsi la vita seguendo le orme di padri violenti,  allora va bene così. E quel che consola è che lo stanno capendo anche i boss stessi…

Il gorilla fantasma….

gorillaCome funziona la manipolazione dell’opinione pubblica è il tema di molti dibattiti di questi tempi .  A questo riguardo è stato molto interessante l’esperimento proposto martedì all’UTE dal dr. Filippi, che in questo campo può vantare esperienze ad altissimo livello internazionale.

Il docente ci ha annunciato che avremmo visto un video dove due gruppi di ragazzi , indossanti magliette bianche o nere, si passano la palla. Noi dovevamo contare i passaggi fatti dai ragazzi in maglietta bianca.

Partito il video, ci siamo tutti concentrati sul conteggio che ci era stato richiesto e ognuno naturalmente è arrivato a un risultato diverso, ma il fatto è che alla fine ci è stato chiesto: – Chi ha notato il gorilla?- Siamo rimasti tutti allibiti: la sala era piena e dovevamo essere almeno  un centinaio ….nessuno aveva visto niente del genere.  Allora è ripartito il filmato e questa volta non avevamo altro obiettivo che verificare la verità delle immagini: ed ecco che a questo punto tutti abbiamo visto il gorilla passare in mezzo ai ragazzi e attraversare tutta la scena!!!! Come avevamo potuto non vedere un elemento tanto dissonante dal resto della scena? L’indicazione dataci dal docente prima della visione delle immagini aveva concentrato la nostra attenzione solo su una parte di esse ….

Credo che questo dimostri come si può indirizzare il modo di vedere le cose da parte di chi ha tra le mani i mezzi di comunicazione: possono convincerci di qualunque cosa se non riusciamo a mantenere il dovuto distacco e un po’ di senso critico.

Il lavoro è per l’uomo….

karoshi_1La lettura di questo articolo  mette grande angoscia: come si può portare alla morte i propri giovani per il troppo lavoro? Come si può far lavorare una persona 15 ore al giorno? Come può un giovane avere il tempo per sè, per la propria vita, per le proprie relazioni se viene fatto lavorare con ritmi tanto forsennati?

Dobbiamo dire ai Giapponesi  che cento anni fa qui da noi si lottava per avere le otto ore di lavoro e le prime ad ottenerle furono le mondine che cantavano ” se otto ore vi sembran poche….”.  Il mondo sembra camminare all’indietro come i gamberi e cancella quelli che consideravamo diritti acquisiti per sempre.

Bisogna tenere sempre presente che  non è l’uomo ad essere fatto per il lavoro, ma è il lavoro che deve essere per l’uomo (non ricordo bene chi l’ha detto, ma potrebbe essere Papa Francesco?), per dargli dignità e possibilità di realizzare le sue capacità per il bene di tutti.

C’è un giudice…

martello del giudiceUn giudice di New York ha bloccato l’esecuzione del decreto di Trump contro gli ingressi di  gente proveniente da alcuni paesi musulmani. Viene subito da dire : C’è un giudice a New York!!!- parafrasando il detto “c’è un giudice a Berlino” e  volendo significare che alla fine la giustizia ha trionfato.

Ma come nasce questo detto? Guardando sulla rete ho scoperto una storia molto interessante svoltasi alla fine del 1700 in Prussia: Arnold, un mugnaio si vide togliere l’acqua che azionava il suo mulino da un proprietario terriero che aveva deviato il corso del fiume. Non potendo più macinare, non poteva più pagare l’affitto al padrone del mulino, che dopo un po’ gli impose lo sfratto. Arnold e sua moglie convinti di essere dalla parte della ragione ripetevano :c’è un giudice a Berlino ! E cominciarono una lunga battaglia legale, in cui ebbero più volte sentenze sfavorevoli, ma alla fine riuscirono a farsi ascoltare dal re Federico, che rese giustizia ad Arnold e condannò i giudici che avevano emesso sentenze inique.

E’ una bella storia, che però non ha un lieto fine, perchè alla morte di re Federico, il suo successore, per ingraziarsi la nobiltà, annullò quella sentenza e Arnold perse il suo mulino.

Ero straniero …

Chi non ricorda questo brano evangelico…..

Allora i giusti gli risponderanno:

“Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.

E il re risponderà loro:

“In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

E’ per coerenza con queste parole e per rispondere all’invito di Papa Francesco che qui ad Arcellasco verranno resi abitabili alcuni locali della parrocchia per ospitare temporaneamente, in attesa di sistemazione definitiva, una famiglia (o forse due) di profughi. La decisione deve essere ratificata dal Consiglio Pastorale interpellato su questo problema dalla Caritas cittadina.

I locali in questione sono vuoti o sottoutilizzati e mi sembra logico poterli destinare a chi non ha ancora trovato una sistemazione dignitosa e vive in condizioni di disagio e di precarietà.

Ogni parrocchia era stata invitata ad attivarsi in questa direzione e ora anche Arcellasco potrà rispondere all’appello con fatti concreti: sono orgogliosa di appartenere a questa comunità.

Adolescenti e genitori.

Non posso credere che un un figlio arrivi a progettare di uccidere il padre e la madre senza aver dato prima segnali di grave turbamento.

E’ vero che l’adolescenza è l’età più difficile nel corso della vita, è   vero anche che spesso i ragazzi si chiudono a questa età e che diventa arduo capire i loro sentimenti, le loro paure, le loro angosce, ma se le parole diventano inutili, credo che sia sempre possibile “leggere” altri segnali di disagio….i segnali che vengono dal comportamento, dagli atteggiamenti, dalle compagnie frequentate …..E una volta colti questi segnali , possibile che non si possa fare nulla?

Ma forse un genitore sottovaluta il disagio del figlio (o della figlia) perchè lo vede sempre frapponendo fra sé e la persona che gli sta davanti , l’immagine di quel bimbo fragile e dolce che ha tenuto tra le braccia tante volte…..o forse, peggio, i genitori troppo presi dal “tirare avanti la baracca” non riescono a capire la muta richiesta di aiuto che a un certo punto i figli rivolgono loro, magari mascherata da atti di ribellione aperta ….

Quello dei genitori è sempre stato il mestiere più difficile e si sbaglia comunque agli occhi dei propri figli, ma se con umiltà ci si mette in ascolto, qualche errore si può evitare o almeno si può sperare di  rimediare a quelli eventualmente commessi.

Superficialità: colpa grave.

Imprecisioni e superficialità sono forse peccati veniali e non meritano i rigori della legge, ma non si possono perdonare a chi vuole governare una città come Roma: questa è in sintesi la storia dell’ex- sindaco di Roma. Marino infatti è stato assolto dal suo giudice, ma pur riconoscendo la sua buona fede, possiamo perdonargli di aver fatto naufragare la sua giunta sotto i colpi della magistratura, per la sua faciloneria? Può permettersi di essere superficiale chi ha ricevuto il mandato di governare una città complicatissima e sa di essere sotto la lente di ingrandimento delle opposizioni? Io direi di no e tutto sommato è un bene che Marino si sia dimesso.

D’altra parte però mi chiedo se la magistratura non possa esperire tutti gli accertamenti possibili PRIMA di mandare sotto processo un cittadino : possibile che le imprecisioni e le superficialità non potessero essere certificate in tempi brevi? Si sarebbe risparmiato un processo e i magistrati avrebbero potuto impiegare meglio il loro tempo…. o no?

Perchè tanti procedimenti giudiziari a carico di politici vanno poi a finire in un nulla di fatto? Non sono forse un po’ superficiali anche i magistrati inquirenti?