Cose belle.

Ci sono delle cose belle in questi europei di calcio: c’è ad esempio la piccola Islanda che riesce a battere l’Inghilterra, c’è la, sottovalutata da tutti, nazionale italiana che riesce a battere la Spagna in forza di uno spirito di squadra che supplisce all’assenza di “fenomeni” e poi c’è Conte, che alla fine di ogni partita corre verso gli spalti ad abbracciare la moglie e la sua bambina. E questo amore familiare manifestato così semplicemente e apertamente fa bene al cuore, almeno al mio….

 

Vecchi Vs giovani.

Nel Regno Unito (per quanto tempo ancora resterà unito?) a decidere per la Brexit sono stati i vecchi, così almeno dicono gli analisti .

Sono sempre i vecchi a giocare sulla vita dei giovani. Dovrebbero essere i genitori , i nonni a preoccuparsi del futuro delle nuove generazioni, a proteggerle da sciagure alla luce della loro esperienza di vita, invece spesso, direi quasi sempre , nella storia sono stati i vecchi a mandare a morire i propri ragazzi sui fronti di guerre assurde.

E ancora oggi i vecchi spesso sono a capo di movimenti terroristici che spingono al suicidio giovani, giovanissimi e , a volte, anche bambini; e col voto inglese i vecchi hanno deciso contro l’interesse e la volontà dei tanti giovani che in questi ultimi decenni sono cresciuti sentendosi cittadini di Europa, grazie agli studi effettuati in paesi diversi dal proprio, grazie agli scambi culturali, ai gemellaggi, alla facilità degli spostamenti che ha favorito i viaggi di istruzione e le vacanze all’estero.

I giovani che tanto spesso critichiamo tacciandoli di superficialità , di scarso impegno politico e sociale, hanno invece motivo di risentimento verso i vecchi che tolgono loro le speranze in un futuro di pace e di solidarietà.

Dopo la Brexit….

Il Regno Unito lascerà la UE….almeno sembra…

E i populisti esultano, prospettando la possibilità di referendum anche in altri paesi europei. Illudono la gente con l’idea che isolandosi si possano lasciare oltre i confini nazionali tutti i problemi, ma il rischio invece è quello di scomparire dalla scena mondiale, di rimanere asfissiati nel proprio orticello.

Questa strada non porterà a niente di buono. Ricordate la Cecoslovacchia di una volta? Era sempre presente sulla scena europea e mondiale : ora nessuno sa più nulla nè della Repubblica Ceca , nè della Slovacchia.

Gli Inglesi, inventori del calcio, vincono ben poco in campo internazionale in questo sport: c’è una nazionale inglese, una gallese, una scozzese, una nordirlandese….Se facessero un’unica squadra forse sarebbero imbattibili…. ma se lo avessero capito ieri avrebbero votato in maniera diversa

Vernissage.

WP_20160619_11_46_29_ProE siamo arrivati vivi alle 11:30 di questa mattina!!!!

Era prevista per quell’ora, dopo la messa domenicale, l’inaugurazione della mostra di vecchie foto di famiglia, che ci ha occupato per molti giorni e anche per qualche notte di lavoro forsennato.

WP_20160618_14_30_23_ProTramite i giornali locali avevamo fatto un appello alla generosità delle famiglie di Arcellasco per reperire il materiale; inizialmente pareva che pochi intendessero rispondere all’appello, poi invece siamo arrivati a catalogare circa 200 foto. Ma come esporle senza danneggiarle? Ecco la soluzione , efficace, ma laboriosa: digitalizzare il tutto e stampare le copie! Questo ha consentito anche di correggere eventuali imperfezioni e di ingrandire quelle di formato troppo piccolo, ma ha richiesto moltissimo tempo.

Abbiamo lavorato fino a stamattina alle 11 per rendere fruibile la quasi totalità delle immagini e ci riserviamo di apportare gli ultimi ritocchi in settimana.

Quando però alle 11 e mezza la gente ha invaso i locali della mostra, ha subito manifestato vivo apprezzamento per  il lavoro fatto, incuriosendosi a cercare volti e luoghi conosciuti e soffermandosi a lungo davanti ai tabelloni. Allora  ci siamo sentiti ripagati delle fatiche sostenute e questo ci aiuterà a impegnarci ancora nei prossimi giorni per renderla più bella per il prossimo fine settimana.

Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento: Bruna, Luciana che si è occupata di digitalizzare le foto, Roberto  e io; un particolare ringraziamento va a Gianmario che ci ha stampato le foto fino all’ultimo momento.

God save the Queen!

La BBC questa mattina ha dedicato ampio spazio ai festeggiamenti per il 90° compleanno della regina Elisabetta. Nella cattedrale di Saint Paul si è tenuta una lunga, solenne , fastosa liturgia di ringraziamento . La Regina indossava uno dei suoi soliti completi color pastello (questa volta era giallo – crema – pasticcera) con l’immancabile cappello in tinta a falda larga. Accanto a lei il principe Filippo, che oggi festeggiava i 95 anni , il principe Carlo con la moglie Camilla, i nipoti (William, Kate e Harry), i rappresentanti del governo e non saprei chi altri, ma la chiesa era al completo.  Tutte le signore portavano i cappellini immancabili nelle cerimonie in questo paese: tutti in tinte molto chiare e delicate, dalle forme più strane , quasi tutti portati in modo da coprire prevalentemente la parte destra del capo. Solo tre pastore, che avevano concelebrato la cerimonia , erano a capo scoperto.

La Regina ha assistito ai discorsi augurali, alle preghiere, ai saluti delle varie categorie ( tra cui una rappresentante di un’associazione ippica e una donna di solo due giorni più giovane della regina ),  ha accennato a cantare gli inni intonati dal coro della cattedrale senza dare segni di cedimento o di stanchezza o di noia.

Alla fine, quando le volte della cattedrale si riempivano delle voci di tutti i presenti che con entusiasmo cantavano “God save the Queen”, lei sola era a bocca chiusa …..non poteva certo mettersi a cantare “Dio salvi me” !!!!

All’uscita, mentre si soffermava davanti al portone dove i membri del clero  si erano schierati per il saluto, si è notato il suo passo forse un po’ più lento , la sua schiena leggermente incurvata, ma aveva ancora la forza di soffermarsi a salutare e a sorridere a tutti, poi si è avviata giù per la scalinata senza bisogno di aiuto ed è salita sull’auto, la prima naturalmente di una lunga fila che sfilava via via per accogliere le varie personalità in rigoroso ordine gerarchico.

Capisco perchè gli Inglesi siano ancora attaccati alla monarchia: in questo mondo in frenetico divenire, nel quale è facile sentirsi disorientati, la monarchia con le sue cerimonie e le sue tradizioni  può rappresentare un punto di riferimento rassicurante.

Strani convogli….

Dopo una veloce toccata e fuga in Emilia eccomi  di ritorno . Il cielo nero minaccia acquazzoni e io, che per una volta non sto guidando, mi sto godendo il viaggio vicino al nipotino che se la dorme tranquillamente. A un certo punto sorpassiamo un convoglio di due grossi pullman scortati davanti e dietro dalla polizia e la stessa cosa capita pochi minuti più tardi. Ci chiediamo cosa stia accadendo e la risposta che ci viene più logica è che si tratti dello smistamento di migranti verso i diversi centri di accoglienza.

Nell’ultimo G7 la migrazione è stata definita emergenza mondiale ed era ora che qualcuno lo dicesse; si è parlato anche di investimenti nei paesi da cui la gente è costretta a scappare……perchè non si è detto anche che bisogna far cessare le guerre, il land -grabbing, le violenze, la rapina di risorse da parte di multinazionali voraci e di stati senza scrupoli?

Rendiamo vivibile l’Africa e il Medio Oriente e fermeremo le migrazioni bibliche cui stiamo assistendo: chi può vivere dignitosamente e in pace a casa propria non ha certo voglia di sfidare la sorte e le acque del mare rischiando la vita propria e dei propri figli.

Nello sport non ci sono stranieri.

– Nello sport non ci sono stranieri – ha scritto Gianni Brera. E’ proprio così: oggi mi sono entusiasmata per l’impresa di Nibali , che, dopo giorni difficili per lui, ha vinto una tappa di montagna alla grande , ma intanto soffrivo insieme al  giovane ciclista olandese in maglia rosa, che stava cercando disperatamente di recuperare il tempo perduto per una rovinosa caduta….

Il ciclismo è bello per queste emozioni, perchè ti fa immedesimare nelle fatiche di quei ragazzi che a poco a poco impari a conoscere e quando li vedi scossi dai singhiozzi di gioia, come è successo oggi a Nibali dopo il traguardo,  o li vedi distrutti dalla delusione (come è successo a Kruijswijk) vorresti essere lì per far loro una carezza senza badare alla loro provenienza o alla lingua che parlano.

Arcellasco in mostra….

arcellascoOgni borgo in Italia ha una sua lunga   storia, che a volte si incrocia con la grande Storia. Arcellasco, la frazione di Erba in cui abito non fa eccezione .

E’ proprio per rinverdire alcuni momenti  di questa storia, a volte minore a volte vera STORIA, che si è pensato di  allestire in occasione dell’annuale festa patronale (SS. Pietro e Paolo) una mostra. Stiamo perciò raccogliendo fotografie, cartoline, scritti, poesie dialettali che vengono rigorosamente catalogati in modo da poterli poi restituire ai proprietari.

Certo con le foto si potrà documentare solo la storia più recente, ma sarà un’ occasione per conoscere meglio questi luoghi e le persone che lo hanno abitato prima di noi.  Per i più anziani sarà bello rivedere volti  e ricordare eventi ormai sbiaditi nella propria memoria,; per i più giovani e per chi viene da altre zone sarà interessante immergersi in una realtà pressoché sconosciuta.

La mostra prenderà il titolo da una bella foto che mostra l’arrivo in parrocchia delle campane nel 1947, campane che erano state requisite nel 43 per essere fuse e farne cannoni.  Il lavoro da fare è tanto , ma forse ne vale la pena…