Dice Daniel Goleman…

Ho sentito parlare di Daniel Goleman dalla dr.ssa Lucia Todaro nella sua ultima lezione all’UTE e mi è venuta la curiosità di saperne di più.

E’ così che ho acquistato il libro “Lavorare con intelligenza emotiva” di cui riporto qui alcune righe:

La motivazione ad affermarsi e a lasciare il proprio segno nel mondo è più pressante quando abbiamo tra i 20 e i 50 anni.  Però intorno ai 45/50 anni la gente rivaluta i propri obiettivi …perché arriva una riconsiderazione di ciò che conta realmente nella vita. …. Raggiunta la mezza età, ci sono moltissimi alti dirigenti o avvocati (di successo ndr) che vorrebbero invece impegnarsi nel sociale o aprire un ristorante ….. o gestire una piccola azienda. Ma il loro vero lavoro li annoia.

Quando si comincia a pensare che buona parte della propria vita è ormai alle spalle, vale la pena davvero di riscoprire i veri valori della vita e cercare gratificazione nelle piccole cose di ogni giorno e  negli affetti delle persone care.

In altra parte del libro vengono illustrati i difetti più comuni tra i dirigenti di un certo livello e tra questi difetti c’è anche il bisogno di apparire perfetti, che porta a rifiutare ogni critica, anche quando questa è realistica e documentata e ad incolpare gli altri dei propri errori o fallimenti. Non deve essere facile dover collaborare con dirigenti di questo tipo: stress e frustrazioni sono inevitabili!!

 

UTE: : Il ciclo dei Rougon Macquart – Cosa sapere del Diabete.

Emile Zola è certo uno degli scrittori più significativi dell’800 francese. Nato a Parigi da padre di origine veneta nel 1840, vive per i primi anni ad Aix en Provence. Alla morte prematura del padre la famiglia si trova in difficoltà economiche e a 18 anni si trasferisce a Parigi con la madre; lì  comincia a collaborare con vari giornali e riviste. E’ conosciuto sia per i suoi numerosi romanzi che per la sua posizione nell’affare Dreyfus (famoso è il suo J’ACCUSE )

Nel 1868 pubblica il suo primo romanzo, “Thérèse Raquin” col quale vuole affermare la sua impostazione “scientifica”: il contrasto tra natura sensuale e natura nervosa dei due protagonisti.

In quel periodo in Francia si sta affermando il POSITIVISMO di Comte che afferma la necessità di seguire la razionalità scientifica e per scienza si intende soprattutto la medicina (si intensificano le autopsie e gli studi anatomici, vengono introdotti i primi vaccini, si contrastano le epidemie). L’importanza della figura del medico si sostituisce a quella del sacerdote. Salute fisica e salvezza dell’anima sono in contrapposizione.

Zola è il caposcuola del “Naturalismo” francese, che propugna il rifiuto del soprannaturale e del metafisico e incentra tutto sulla fisicità, sugli appetiti e sull’ aggressività. Su questo tema è basata la sua opera “la Bestia umana”, in cui si sente l’influsso delle teorie di Darwin: l’uomo non è creatura a immagine di Dio, ma solo uno dei tanti rami in cui gli esseri viventi si sono sviluppati ed evoluti. In questo periodo si affermano anche gli studi sull’ereditarietà di Mendel.

Nel 1871 comincia la pubblicazione dei romanzi appartenenti al CICLO dei ROUGON-Macquart in cui lo scrittore intende descrivere la società francese nel periodo del II impero (Napoleone III). Il Ciclo si compone di 20 romanzi nel primo dei quali, “L fortuna dei Rougon” , viene evidenziata la preponderanza degli appetiti individuali e l’ansia di inseguire i piaceri.

Il prof. Porro ha dovuto a questo punto interrompere la sua lezione per un imprevisto senza gravi conseguenze.

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LA DOLCE VITA COL DIABETE.

La dr.ssa Laura Molteni, responsabile del centro diabetologico dell’ospedale di Erba, ci parla deIla malattia  di cui si occupa già da tempo.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, dovuti ad un’alterata funzione dell’insulina (prodotta dal pancreas). E’ una malattia molto diffusa nel mondo e si prevede che lo sarà ancora di più nel futuro . L’incidenza della malattia aumenta con l’avanzare  dell’età.

I sintomi più eclatanti sono la sete insaziabile, l’abbondante produzione di urine e la perdita di peso, ma la malattia può restare a lungo allo stato latente senza presentare sintomi di rilievo, ma anche in questa situazione può portare danni a vari organi. Spesso viene sottovalutata la sua pericolosità, ma è spesso causa di morte.

Vi sono due tipi di Diabete: Il diabete di tipo 1 è abbastanza raro, può insorgere ad ogni età ed è una malattia autoimmune; al giorno d’oggi esistono cure efficaci che consentono al paziente una buona qualità di vita. Il diabete di tipo 2 è abbastanza frequente e insorge dopo i 40 anni, perchè il nostro corpo utilizza male l’insulina, spesso a causa di una cattiva alimentazione.

L’obesità è tra le più importanti cause di diabete. E’ importante fare esami per testare la presenza della malattia soprattutto se si è in sovrappeso, se si conduce una vita sedentaria e se c’è rischio derivante dall’ereditarietà.

La glicemia alta comporta gravi complicazioni a livello del sistema cardiovascolare, a carico degli occhi, dei reni e disturbi gravi a carico dei nervi di mani e piedi. Gravi conseguenze si hanno in presenza di piede diabetico (rischio di amputazioni).

Le cure oggi disponibili sono molto efficaci e sono tanti i farmaci disponibili per controllare la malattia, ma è determinante la partecipazione del paziente alla cura. Il diabete è pericoloso come il cancro.

Questa è stata la prima lezione della dr.ssa Molteni e ottima è l’impressione che ha suscitato in me e  credo anche nei presenti: un’esposizione chiara, efficace e un simpatico modo di esporre i contenuti. Grazie , dottoressa!