Una domenica così….

Ricordate questa canzone  che Morandi cantava quasi 50 anni fa? Si intitola “Una domenica così..”

E’ il caso di ricantarla oggi…è stata una bella domenica per il nostro paese : l’operazione di trasporto e di attracco nel porto di Genova del relitto della Concordia si è conclusa con successo e non era affatto scontato. E’ stata un’ impresa notevole a detta di tutti ….

Poi nel pomeriggio la Ferrari è ritornata sul podio , dopo una stagione densa di delusioni e infine Nibali ha fatto sventolare la bandiera italiana ai Champs Elysées , nell’ ultima giornata del Tour….

Tre belle notizie per un’ Italia che soffre , ma  che non vuole arrendersi al declino…..

Poesie famose: Sta soffiando nel vento…

Il premio Nobel a Bob Dylan mi induce a ripubblicare questo post.

Qualcuno sta contestando questa decisione , per me invece è un giusto riconoscimento a chi si è fatto interprete dei sentimenti di un’intera generazione di ragazzi ( cui sento di appartenere) che ora hanno i capelli bianche e il viso pieno di rughe.

Bob DylanDa molti giorni mi risuonavano nella mente alcune note , ma non ricordavo il nome della canzone , sarà effetto dell’ età…. Oggi ricordando che doveva essere un motivo di Bob Dylan o Joan Baez ho cercato su You tube e finalmente sono arrivata a dare una risposta al mio interrogativo: si tratta della famosissima (quand’ ero giovane io…) “Blowin’ in the wind” di cui ora copio e incollo il testo, che appare attuale anche oggi…

How many roads must a man walk down /Before you call him a man?

Yes, ‘n’ how many seas must a white dove sail/Before she sleeps in the sand?

Yes, ‘n’ how many times must the cannon balls fly/Before they’re forever banned?

The answer, my friend, is blowin’ in the wind, /The answer is blowin’ in the wind.

How many times must a man look up /Before he can see the sky?

Yes, ‘n’ how many ears must one man have /Before he can hear people cry?

Yes, ‘n’ how many deaths will it take till he knows /That too many people have died?

The answer, my friend, is blowin’ in the wind, /The answer is blowin’ in the wind.

How many years can a mountain exist /Before it’s washed to the sea?

Yes, ‘n’ how many years can some people exist /Before they’re allowed to be free?

Yes, ‘n’ how many times can a man turn his head,/Pretending he just doesn’t see?

The answer, my friend, is blowin’ in the wind,/The answer is blowin”n” in the wind…..

TRADUZIONE (che copio e incollo) :

Quante strade deve percorrere un uomo

Prima che lo si possa chiamare uomo?

Sì, e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba

Prima che possa riposare nella sabbia?

Sì, e quante volte le palle di cannone dovranno volare

Prima che siano per sempre bandite?

La risposta, amico, sta soffiando nel vento

La risposta sta soffiando nel vento

Quante volte un uomo deve guardare verso l’alto

Prima che riesca a vedere il cielo?

Sì, e quante orecchie deve avere un uomo

Prima che possa ascoltare la gente piangere?

Sì, e quante morti ci vorranno perchè egli sappia

Che troppe persone sono morte?

La risposta, amico, sta soffiando nel vento

La risposta sta soffiando nel vento

Quanti anni può esistere una montagna

Prima di essere spazzata fino al mare?

Sì, e quanti anni la gente deve vivere

Prima che possa essere finalmente libera?

Sì, e quante volte un uomo può voltare la testa

Fingendo di non vedere?

La risposta, amico, sta soffiando nel vento

La risposta sta soffiando nel vento

 

 

Due turiste per caso….

Per il viaggio di ritorno, Elisa pareva meno in ansia che all’andata.  Durante il tragitto in treno e in autobus per arrivare all’aeroporto tutto è andato liscio. A Stansted , dopo esserci liberate delle bevande rimaste, ci siamo messe in fila per il controllo di polizia e lì gli altoparlanti diffondevano le istruzioni riguardanti il trasporto di liquidi, creme, ecc.

A questo punto Elisa si è agitata: nella borsetta che portavo io aveva infilato un minuscolo smalto per unghie regalatole dalla zia e si sentiva “fuori legge” !!! Era agitatissima: cosa sarebbe potuto succedere ? Avremmo dovuto pensare a provvederci come all’andata dell’apposito sacchettino di plastica  trasparente…Era nervosissima …e non riuscivo a farle capire che, al massimo, ce lo avrebbero sequestrato..(ma forse era quello che temeva).

Mentre procedevamo lentissimamente in fila, abbiamo visto un indiano col turbante tipico dei Sikh che offriva i sacchetti di plastica a chi ne faceva richiesta e ce ne ha fornito uno.  Il problema era stato risolto! Potevamo accedere ai controlli tranquillamente…infatti ecco che arriva il nostro turno: abbiamo caricato le valigie, le borsette, i documenti , il computer  , le giacche ecc. sul nastro trasportatore , intanto mostravo all’ operatore il sacchetto col mini-flacone di smalto che lo  ha fatto sorridere bonariamente….Ero tutta presa da queste operazioni quando Elisa ha sentito un argentino tintinnio di monete (le mie orecchie ormai non badano più a certi stimoli sonori , che evidentemente ritengono non degni di nota….) .  Richiama la mia attenzione e solo allora mi accorgo che dal mio borsellino sono fuoriuscite una miriade di monetine scintillanti , che si sono sparpagliate tutto intorno sul pavimento…. Imbarazzatissima, non riuscivo a trattenermi dal ridere, mentre recuperavamo le monetine aiutate da un viaggiatore vicino a noi.  A questo punto anche Elisa ha cominciato a ridere senza riuscire a fermarsi ed è ridendo che è passata sotto il metal detector (si dice così?) .  Dopo il controllo abbiamo dovuto sederci per un po’ e abbiamo continuato a ridere per l’ imprevisto che ci era capitato…

Sull’ aereo Elisa era seduta vicino al finestrino e ha guardato ammirata il panorama della campagna inglese e della Manica gremita di navi e traghetti; peccato che poi abbiamo trovato le nuvole e non ha così potuto vedere lo spettacolo maestoso delle Alpi….sarà per un’ altra volta…

Meriam , simbolo di coraggio e determinazione

Ieri è arrivata in Italia Meriam, la giovane donna sudanese, che ha rischiato di essere impiccata per aver deciso, lei musulmana, di sposare il padre dei suoi figli di religione cristiana.QUI , in questo articolo di ” Vanity” , si può leggere in sintesi la sua storia fatta di scelte coraggiose.

Il premier Renzi ne aveva parlato nel suo intervento di insediamento come leader di turno dell’ UE e forse per questo ieri è stata accolta con onori straordinari. Forse può sembrare (o essere?) eccessiva l’ attenzione che il governo ha voluto attribuire a questa donna, tuttavia mi pare chiaro che la  sua storia sia fortemente simbolica e rappresenti qualcosa di più di una semplice conversione.
* Meriam ha voluto con forza affermare il suo diritto a scegliere l’ uomo con cui sposarsi, in una società che tale diritto vuole conculcare;
* Meriam ha affermato che le barriere e le contrapposizioni che prendono a pretesto la religione non hanno motivo di essere, in una società che fa dell’ intolleranza religiosa la propria bandiera;
* Meriam  con il suo coraggio (imprigionata durante la gravidanza , ha partorito incatenata ) ha costretto le autorità del suo paese a cedere alle pressioni dell’ opinione pubblica internazionale…….e tutto questo non mi pare cosa da nulla.
*Meriam ha poi rifiutato di rinnegare la sua religione e per questo è stata ricevuta anche da Papa Francesco.
* Meriam, infine ha dimostrato che con la determinazione e la costanza qualcosa può cambiare anche là dove si assiste a un ritorno di Medioevo oscurantista e misogino.
Se il governo italiano ha cercato uno spot a proprio favore con l’ attenzione dedicata a Meriam, direi che almeno ha scelto una degna  protagonista .

Partire è un po’ morire? Non esageriamo, ma ….

Questo è l’ ultimo giorno di permanenza qui a Londra per Elisa e per me.  Sono stati giorni belli sia per Elisa che ha vissuto un’ esperienza che credo ricorderà a lungo, sia per Samu  perchè non solo ha evitato l’ odiatissimo Holiday Club (equivalente di campo estivo) , ma ha vissuto giorni rilassanti giocando con la cuginetta , libero da vincoli di orari che condizionano sempre la sua vita.

E’ stato molto bello anche per me: stare coi miei nipoti mi fa sempre bene, soprattutto quando li vedo andare d’ amore e d’ accordo , sensibili ai desideri e alle richieste reciproci.

Unica nota stonata: o ho portato con me le scarpe sbagliate o i miei piedi  sono in stato di agitazione….può capitare!

Domani sarà dura vedere gli occhi gonfi di pianto trattenuto di Samuele, ma verrà presto in Italia e ci rivedremo…

 

Distruggere la speranza.

Barbarie

Distruggere un centro educativo a Gaza , un asilo costruito da una Ong italiana per i bambini, non è solo un atto di guerra, è la manifestazione plateale e violenta della volontà di distruggere la speranza di un popolo. Cosa può esserci di peggio?

 

 

 

Vita coi nipoti.

Intrattenere due bambini può essere impegnativo, ma anche divertente. In questi giorni ho imparato un gioco a carte che non conoscevo : si chiama “UNO” e non sono ancora molto esperta nell’ applicazione delle regole. Samuele invece si è appassionato al gioco di “BRISCOLA” : gli è bastato stare a guardare qualche volta mentre Elisa ed io giocavamo e subito ha imparato le regole principali. Ora facciamo interminabili partite a tre  con fortune alterne.

Nei giochi all’ aperto invece è sempre la palla l’ opzione più gettonata. Elisa ama giocare a pallavolo scalza sul morbido tappeto erboso del giardino condominiale e Samuele risponde un po’ coi palleggi e un po’ con i calci ;preferirebbe certo giocare a football, ma viste le circostanze si adegua alle esigenze della cuginetta …e della nonna, visto che anch’ io vengo coinvolta anche in questi loro giochi.  Per me è un modo di riscoprire gesti che sono stati dimenticati da troppi decenni  e mi diverto molto insieme a loro, che spesso ridono a qualche mia goffaggine…

Giochi d’acqua.

Giocare con l' acqua.

Pomeriggio a Tower Bridge. Tra i palazzi più antichi sorgono i palazzi più avveniristici, creando un contrasto incredibile. Elisa ha apprezzato molto il panorama , ma con il cuginetto ha poi gradito molto la partita a briscola sull’ erba in riva al fiume (dove il caldo era più sopportabile) e soprattutto i giochi tra le fontane, che consentono ai bambini di divertirsi come su una spiaggia.  Ce ne sono tante di queste fontane che spuntano dal selciato  con zampilli di varie dimensioni e  lì si vedono scene divertentissime : protagonisti indiscussi i bambini che giocano aprendere a calci l’acqua o a sedersi sugli zampilli. Dopo un po’ Elisa e Samu erano fradici, ma  questo ha solo portato loro un po’ di refrigerio. Difficile è stato decidersi a tornare a casa…