Ute: Il mondo del formaggio – Oppenheimer

Il dr. Frigerio oggi ci ha accompagnato nel mondo del formaggio, un mondo complesso e interessante. Ecco come viene definito nel vocabolario il termine “formaggio”: La legge italiana definisce formaggio (o cacio) il prodotto che si ricava dal latte intero, parzialmente o totalmente scremato, mediante un processo di coagulazione acida o dovuta ad aggiunta di caglio (presame), una sostanza che si ricava dal quarto stomaco dei vitelli lattanti (l’abomaso).

Ogni formaggio è frutto di una lavorazione più o meno lunga a seconda del tipo di prodotto che si vuole ottenere. In sintesi si può avere: secondo il contenuto in grassi il formaggio può essere grassosemigrassomagroa doppia crema ; secondo la consistenza, può essere a pasta dura o molle ; secondo la maturazione avremo un formaggio fresco o stagionato ; secondo il modo di caseificazione, sarà crudosemicottocotto. Oggi la produzione è standardizzata per assicurare un elevato livello di qualità del prodotto caseario.

Si stanno facendo largo nel mercato i formaggi vegani che derivano generalmente dalla lavorazione delle mandorle o di altri vegetali.

La differenza tra Grana Oadano e Parmigiano Reggiano sta nella lavorazione: il primo richiede l’utilizzo di additivi chimici mentre questi non sono previsti nella produzione del Parmigiano.

La produzione di formaggi ha generalmente un impatto sull’ambiente piuttosto alto, ma costituisce un alimento prezioso per l’apporto di calcio e proteine.

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OPPENHEIMER: IL PADRE DELLA BOMBA ATOMICA – Non si può parlare di Oppenheimer senza prima accennare agli studi del Gruppo di Via Panisperna, con a capo Enrico Fermi, sulle particelle subatomiche. Ma arrivano le leggi razziali e Fermi, appena ricevuto il premio Nobel, nel 1938 si trasferisce negli USA con la moglie ebrea. Qui comincia a collaborare con gli scienziati americani per la costruzione di una bomba nucleare

Sono forti i venti di guerra ormai, infatti nel 1939 Hitler invade la Polonia e gli studi ricevono una forte accelerazione anche per gli accresciuti investimenti statali. C’è una forte competizione con gli scienziati tedeschi, che tuttavia scelgono un procedimento sbagliato e verranno superati dagli americani

Nel 1943 viene aperto un complesso di laboratori a Los Alamos nel New Mexico nel quale arrivarono fino a 2000 scienziati, a capo dei quali fi chiamato Oppenheimer, che aveva studiato in Europa la meccanica quantistica ed era non solo geniale, ma anche coltissimo.

Durante la grande crisi del ’29 e negli anni de New Deal, Oppenheimer aveva sostenuto la politica di interventi statali di Roosevelt e aveva cominciato a frequentare ambienti di sinistra, attirandosi così i sospetti della CIA che cominciò a tenerlo sotto controllo costante.

Nel 1945, finisce la guerra in Europa, ma il Giappone continua a resistere è politici e militari ritengono sia necessario usare la bomba ormai pronta, ma Oppenheimer sostiene che sarebbe invece necessario fare una manifestazione pubblica per rendere noti a tutti gli effetti devastanti dell’uso di quella bomba, di cui ha visto gli effetti devastanti negli esperimenti effettuati. Ma alla fine prevalgono i politici e vengono lanciate le bombe su Hiroshima e Nagasaki. Da quel momento molti scienziati abbandonano quel ramo di ricerca e lo stesso Oppenheimer comincia a girare per gli USA facendo conferenze.

La fine della guerra, non segna però l’inizio di una vera pace: comincia la guerra fredda e la corsa agli armamenti. Negli anni 50 negli Stati Uniti dilaga il maccartismo e Oppenheimer viene sottoposto a un lungo processo, insieme alla moglie, con l’accusa di appartenenza al partito comunista.

Qui, per mancanza di tempo, si è interrotta la lezione del dr. Porro, che rivedremo nel prossimo mese.

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