L’ accesso al cibo.

“Quindi bisognerà affrontare la questione su come cambiare le regole perché il cibo sia accessibile e sicuro per tutti, che la terra possa garantire a ciascuno di vivere in maniera dignitosa. È chiaro che questo, come dice il cardinale Scola, rimanda a comportamenti personali, ma anche a scelte collettive che ricadono anche su politiche e sui rapporti macroeconomici»”.

Ho copiato queste righe da questo articolo in cui vengono illustrati i progetti della Caritas Ambrosiana per la sua partecipazione all’ Expo 2015.

Mi sembra un tema molto importante, che però non deve restare a livello di annuncio; la comunità internazionale deve porre fine allo scandalo di un mondo in cui 85 super-ricchi possiedono la metà delle ricchezze del mondo, mentre miliardi di poveri non hanno di che sopravvivere.

Se la Chiesa si mette a capo di un progetto per  l’ attuazione di una più giusta ripartizione delle risorse alimentari potrà  mostrare al mondo di perseguire davvero il primo dei comandamenti: Ama Dio e il prossimo come te stesso…”

“La banalità del male”

….”Eichmann ebbe dunque molte occasioni di sentirsi come Pilato e col passare dei mesi e degli anni non ebbe più bisogno di pensare. Così stavano le cose , questa era la nuova regola, e qualunque cosa facesse, a suo avviso, la faceva come cittadino ligio alla legge. Alla polizia e alla corte disse e ripeté di aver fatto il suo dovere, di aver obbedito non soltanto agli ordini, ma alla legge….”

E’ un brano tratto dal libro di Hannah Arendt ” La banalità del male”, nel quale la giornalista e scrittrice racconta il processo che fu celebrato a Gerusalemme contro Adolf Eichmann, il burocrate tedesco, che eseguì il piano spaventoso della “soluzione finale” con la scrupolosità e la freddezza con cui di solito si eliminano gli afidi dalle piante di rosa.

Lui aveva solo obbedito alle leggi…..erano state le leggi a rendere pensabile e concretamente realizzabile lo sterminio di milioni di esseri umani.

Anche qui da noi furono promulgate le leggi razziali; è grave responsabilità del popolo italiano (come grave è la responsabilità del popolo tedesco), di non essersi opposto alla legalizzazione dell’ annientamento di propri simili innocenti.

A mio avviso anche la legge che istituisce  il reato di clandestinità è una legge che dovrebbe essere abrogata: fa di persone innocenti dei criminali solo per il fatto di aver cercato una possibilità di vita degna di essere vissuta.

Tra donne: politica estera…. spicciola….

Sono nell’ aula della scuola di italiano per stranieri e sto consultando un po’ di materiale didattico in attesa che arrivino gli “studenti”. Dopo un poco arriva L., una signora ucraina, e , sapendo che è da poco tornata dal suo paese dove è andata per Natale, chiedo:- Cosa sta succedendo nel tuo paese? Ho sentito brutte notizie!- L. risponde:– Sì, brutte notizie! Quasi guerra ! la gente è molto arrabbiata…. la gente non può sopravvivere…Questo governo non  aiuta la gente..

Nel frattempo arriva anche S., che viene dall’ Andalusia e chiede:- Ma c’ è una dittatura in Ucraina? Chi ha eletto questo governo?-

L. : – Ci sono state elezioni normali, ma hanno detto bugie; ad esempio: ti dicono che lì dove tu vedi un bosco , dietro c’è una città…..ma dopo elezioni tu vedi che c’è solo un bosco, niente è come ti avevano detto… In Ucraina al supermercato tutto costa come qui; però qui gli stipendi sono 800/1200 euro al mese, ma in mio paese stipendi sono 100 euro al mese!!! Non è possibile! Non è possibile sopravvivere…-

S. allora parla del suo paese e dice che anche in Spagna si può sopravvivere, ma punta il dito contro la corruzione……e io devo convenire che a questo riguardo qui da noi non è certo molto meglio….

 

 

 

Tragedia ignorata.

Propongo un esperimento: cronometrate il tempo che impiegate a leggere questa frase: ” In Emilia ancora disagi per l’ alluvione e si sta ancora cercando un disperso.; un morto in Liguria “.

Quanto avete impiegato?Otto secondi? Dieci secondi? Bene questo è il tempo che stamattina il GR24 ha dedicato al disastro che ha colpito Emilia e Liguria.  Prima hanno parlato di Cuperlo che si è dimesso, di Renzi che gli ha detto che va bene così, di Riina , della riunione dei potenti a Davos, dell’ aumento delle rapine (una lunga dissertazione in proposito)….poi la frase che ho scritto sopra (non è proprio la stessa che ho sentito, ma il succo era quello) e subito dopo un largo spazio alla vittoria della Roma sulla Juventuscon estesi commenti e analisi  approfondite.

Sui giornali on line poi la notizia non compare più. Forse la parola d’ ordine è non deprimere con brutte notizie un paese già allo stremo delle forze, ma non mi pare giusto tacere sulle centinaia di persone che si sono viste costrette a lasciare le proprie case, a vedere distrutti i propri campi coltivati, a vedere riempirsi di fango le fabbriche e i luoghi di lavoro. E’ vero che gli Emiliani si aiutano tra di loro e si mobilitano, ma in questa disgrazia che si aggiunge ai danni del terremoto, forse avranno bisogno almeno di qualcuno che li aiuti a liberare dal fango le case e le strade….ma chi andrà a dare loro una mano se nessun sa che hanno bisogno di aiuto?

E intanto su facebook gira questa immagine-appello…..

 

Foto di famiglia di un secolo fa.

foto dei nonni paterni e famigliaEcco una foto che risale a più di cento anni fa. Vi compaiono i miei nonni paterni: il nonno Vincenzo coi suoi bei baffoni, l’ aria piuttosto imponente e austera, la catenella dell’ orologio che esce dal taschino e la nonna Carolina con l’ aria un po’ provata  (e ne aveva ben donde visto  che aveva da poco avuto il piccolo che tiene sulle ginocchia , ultimo di una schiera nutrita)

Ci sono poi lo zio Ettore accanto al nonno, mio padre in piedi accanto alla nonna , la zia Bruna , unica femminuccia, in piedi sulla sedia e lo zio Bruno sulle ginocchia della sua mamma.

E’ interessante notare come il fotografo abbia disposto le persone : è un’ impostazione  pittorica direi ( potrei dire a piramide?) perchè la si ritrova in molti quadri ; nel tempo in cui la pittura risentiva dell’ influenza della fotografia, la fotografia mimava la pittura.

Mio padre raccontava che suo padre aveva fatto il carabiniere e che una volta gli aveva salvato la vita: lui correndo per casa era caduto nella pentola che stava sul focolare e suo padre, rapidamente gli aveva strappato di dosso tutti i vestiti, limitando il danno delle ustioni, di cui portava alcune cicatrici mai scomparse del tutto.

Il nonno morì di poòmonite sul finire della Grande Guerra e la nonna rimase da sola coi quattro figli già nati e col quinto in arrivo.  Si può ben immaginare che la sua non sia stata una vita facile.

 

 

Metà delle ricchezze del mondo nelle mani di 85 persone!!!!!!

“…. in Europa, la politica di austerity è stata imposta alle classi povere e alle classi medie a causa dell’enorme pressione dei mercati finanziari, dove i ricchi investitori hanno invece beneficiato del salvataggio statale delle istituzioni finanziarie; – in Africa, le grandi multinazionali – in particolare quelle dell’industria mineraria/estrattiva – sfruttano la propria influenza per evitare l’imposizione fiscale e le royalties, riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà.”

Questa è la conclusione di un articolo che potete leggere cliccando QUI. Saprete così, che 85 supermiliardari al mondo detengono la metà di tutte le ricchezze del pianeta!!!! mentre tre miliardi e mezzo di uomini vivono in estrema miseria!!!!

Saprete anche che il fenomeno non è affatto casuale o voluto da una divinità crudele, ma è frutto di precise scelte politiche imposte da chi ha tanto potere economico da imporre legislazioni a proprio favore a tutti i governi del mondo.

Questo è il più grande degli scandali , perchè mina le basi stesse della convivenza ! Questa non è pace!

Auguri, Ilva!!!

Oggi compie gli anni una affezionata lettrice di questo blog, l’ ultima della mia famiglia a essersi convertita alla tecnologia. A lei il mio augurio più sincero e l’ espressione del mio affetto e della mia ammirazione per la sua dedizione alla famiglia e per il modo in cui ha saputo affrontare le prove della vita.

Colgo l’ occasione per ripubblicare un post che forse lei non conosce… SORELLITUDINE

Da quanto tempo non passavamo una giornata insieme, non so…. L’ occasione ci si è offerta nei giorni scorsi: sono stata ospite da mia sorella per due giorni.
La differenza di età ci ha impedito da piccole di dividere giochi ed esperienze e quando io ero appena una ragazzina , lei si è sposata e i suoi problemi sono stati sempre molto diversi da quelli che vivevo io. Poi la vita mi ha portata via dal paese e da allora solo qualche incontro fugace con due eccezioni in occasione di miei guai di salute.
Abbiamo avuto ognuna la propria parte di tribolazioni: le mie non erano certo paragonabili alle sue, ma ugualmente mi hanno impedito di poterle essere vicina nei momenti più bui. Solo il telefono ci consentiva di capire i nostri stati d’ animo più con le parole non dette che con quelle espresse con un filo di voce, spesso incrinata dalla paura.

Ritrovandola dopo tanto tempo, ho potuto nuovamente apprezzarne le doti di ottima cuoca, l’ abilità nell’ arte del cucito, la sensibilità, la generosità, la forza di carattere sostenuta da una fede ammirevole e l’ affetto di cui mi ha saputo circondare.

Forse solo ad una certa età si sa apprezzare veramente il fatto di avere sorelle e fratelli, persone su cui puoi contare sempre.