Poesia: Nevicata – Giovanni Pascoli


neve-che-cadeNevica; l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.

Pascoli non si smentisce: sempre, dietro i versi apparentemente facili e  da leggere quasi cantando, c’è un’emozione profonda ..

Gli ultimi due versi, che seguono quelli iniziali quasi solamente descrittivi, con  un’immagine toccante, evocano la paura e il disagio di un bimbo che soffre nella bufera di neve e accanto a lui c’è la madre che mormora una preghiera per chiedere di riuscire a consolare quel pianto che le fa male al cuore.

Credo che tutte le madri preghino, anche quelle che non credono, anche quelle che si credono atee….perchè ogni madre non può non trepidare per le sofferenze dei suoi figli, per le loro preoccupazioni, per le loro scelte…..E così il suo pensiero diventa augurio, diventa speranza, diventa preghiera.

Il poeta identifica preghiera e madre: accanto all’una c’è sempre l’altra….

Spazio aperto: Chi trova un amico……

Ecco un nuovo dono della mia carissima amica Piera.

Se frequenti persone,// che ti conoscono da tempo,// che ti vogliono bene e ti stimano,// non hai bisogno di molte parole.

Riesci a percepire// affetto e calore// come quando sei avvolta// da una coperta morbida.

Ti senti accolta e protetta// e nasce e cresce// trasparenza,//genuinità,//fiducia,// energia,// sicurezza,// autostima ……

Si dilata la mente,// si pensa con il cuore,// ci si perde nella gioia// senza pudore.

perlaQuesta poesia è proprio pensata con il cuore, un  cuore sensibile e pieno di dolcezza. Chi trova un amico, trova un tesoro, una perla preziosa da custodire.

Grazie, Piera!!!

Il ricordo di un amico.

piccolo-principePenso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perché amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.

(Padre Davide Maria Turoldo)

Il Viaggio.

viaggio-1Sto per intraprendere un lungo viaggio e mi aspettano nuove esperienze: vedrò paesaggi a me fino ad ora sconosciuti, sentirò profumi, sapori e suoni mai percepiti prima ….. ma in fondo tutta la vita è un viaggio, perchè anche le cose e le persone che ti accompagnano tutti i giorni conservano sempre qualche segreto …. credo che questo sia il senso di questa bella poesia …

Bisogna vedere quel che non si è visto,

vedere di nuovo quel che si è già visto,

vedere in primavera quel che si era visto in estate,

vedere di giorno quel che si era visto di notte,

con il sole dove la prima volta pioveva,

vedere le messi verdi,

il frutto maturo,

la pietra che ha cambiato posto,

l’ombra che non c’era.

Bisogna ritornare sui passi già dati,

per ripeterli,

e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.

Bisogna ricominciare il viaggio.

Sempre.

(José Saramago)

Poesia di Capodanno (di G. Rodari)

L’anno nuovo

Indovinami, indovino,buon-anno-2018
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

 

Come sempre Gianni Rodari, sotto un’apparenza giocosa, sa dire cose molto serie e qui non si smentisce: a fine anno gli astrologhi si scatenano in previsioni cervellotiche e fantasiose, ma alla fine sono poche le cose certe, quelle che  fanno sì che  ogni anno sia simile al precedente….. poi tutto o quasi dipende da ciò che  faremo noi, da quello che ogni persona farà, da quello che ogni potente della terra farà..

Facciamo in modo di costruire un  anno di pace, di perdono, di comprensione, di generosità e se questo sarà l’impegno di tutti allora veramente il 2018 sarà un BUON ANNO!!!

Cosa chiedono i bambini… (Madre Teresa)

Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare
chiedo un sorriso di chi sa amare
chiedo un papà che mi abbracci forte
chiedo un bacio e una carezza di mamma.

Io chiedo il diritto di essere bambino
di essere speranza di un mondo migliore
chiedo di poter crescere come persona
Sarà che posso contare su di te?

Chiedo una scuola dove posso imparare
chiedo il diritto di avere la mia famiglia
chiedo di poter vivere felice,
chiedo la gioia che nasce dalla pace

Chiedo il diritto di avere un pane,
chiedo una mano
che m’indichi il cammino.

Non sapremo mai quanto bene
può fare un semplice sorriso.

Triste bilancio.

La fine dell’anno è sempre un momento adatto a fare bilanci, che non sempre ci rincuorano, ma a leggere quello dell’Unicef c’è da star male: si ha la misura della violenza che a tutt’oggi viene perpetrata contro i bambini in tutto il mondo e in special modo nei paesi devastati dalle guerre.

Anche qui da noi però non sempre i diritti dei bambini vengono tutelati, infatti sono  i più piccoli i primi a soffrire dei fallimenti familiari, delle crisi economiche che lasciano senza lavoro i genitori, del plagio mentale cui vengono sottoposti in ambienti malavitosi per indurli a imbracciare un’arma o a diventare piccoli pusher.

Quante sofferenze inutili! Quante infanzie negate! In fondo  un bambino non ha bisogno di molto per essere felice, lo sapeva anche Madre Teresa:

madre-teresa-e-i-bambiniChiedo un luogo sicuro dove posso giocare
chiedo un sorriso di chi sa amare
chiedo un papà che mi abbracci forte
chiedo un bacio e una carezza di mamma.

Io chiedo il diritto di essere bambino
di essere speranza di un mondo migliore
chiedo di poter crescere come persona
Sarà che posso contare su di te?

Chiedo una scuola dove posso imparare
chiedo il diritto di avere la mia famiglia
chiedo di poter vivere felice,
chiedo la gioia che nasce dalla pace

Chiedo il diritto di avere un pane,
chiedo una mano
che m’indichi il cammino.

Non sapremo mai quanto bene
può fare un semplice sorriso.

Le parole da non dire (poesia)

Ho trovato questa poesia di Alda Merini ….mi piace molto:

Mi piace chi sceglie con cura

le parole da non dire.

Le parole sono un’arma potente: possono esaltare o distruggere, costruire o demolire, sostenere o abbattere…. misurarle, sceglierle con cura a seconda delle situazioni o dell’interlocutore è segno di intelligenza e di sensibilità. Anche a me piacciono le persone che sanno scegliere le parole da non dire e che sanno capire quando scegliere il silenzio.