Imprenditori alla ricerca dei più poveri tra i poveri

Povertà in vendita

operai cinesi in pausa.

Ho trovato molto interessante questo articolo di “Avvenire” che racconta come si stia modificando questo nostro mondo.

Credevate che la Cina fosse la terra della manodopera  a più basso costo?  Errore!!! Gli operai cinesi sono riusciti a strappare ai datori di lavoro un salario di ben 200 euro mensili!!! E ogni anno riescono a farselo aumentare di più del 10%…..

Così le grandi multinazionali che producono scarpe, vestiti, telefonini…..non potendo certo sopportare costi simili (!!!!!) spostano le loro fabbriche là dove la povertà costringe la gente ad accettare paghe orarie infinitamente più basse e vanno in Vietnam, Cambogia, paesi sudamericani o africani….

Anche Italia e Giappone 50/60 anni fa vendevano la propria povertà alle grandi fabbriche straniere, ma da allora molte cose sono cambiate e questo ci dice che anche i paesi, che oggi costituiscono la meta preferita di capitalisti-sanguisughe, in futuro potranno contrattare condizioni di lavoro migliori e allora forse si calmerà anche questo esodo biblico dai paesi più poveri verso le terre che sembrano consentire condizioni di vita più umane, anche se spesso le speranze si rivelano mere illusioni.

 

Erano sei ragazzi…..

Erano sei ragazzi molto giovani quelli morti ieri davanti alle coste catanesi. Venivano dall’ Egitto, forse per sfuggire a una situazione di imminente guerra civile. La barca si è arenata,  loro non sapevano nuotare e restare ad aspettare aiuto forse voleva dire per loro consegnarsi alla polizia ….meglio provare a guadagnare la riva…

Si dice che un viaggio di questo genere venga a costare decine di migliaia di euro …francamente non credo che chi può disporre di tali somme rischi la vita su un’ imbarcazione fatiscente: certo è più facile procurarsi un visto turistico e poi darsi alla clandestinità.

Chi sale sui barconi della morte è chi “si vende” alle organizzazioni dei trafficanti di uomini e  promette di riscattare col suo lavoro il debito  che ha contratto, andando così incontro a una vita di schiavitù , da cui difficilmente potrà uscire.

Per quanto tempo ancora dovremo assistere a queste tragedie?  L’ Africa custodisce ricchezze inestimabili e i suoi figli potrebbero godere di condizioni di vita molto più che dignitose, se fosse loro consentito di disporne secondo giustizia. Dovrebbe essere  compito primario della comunità internazionale creare in Africa condizioni per una convivenza pacifica.

Quei sei ragazzi sono stati identificati e le loro famiglie ,  verranno almeno a sapere che non devono più attendere altre notizie dall’ Italia.

 

Imu..di Damocle

IMU …o la spada di Damocle.

Damocle adulava Dionigi, tiranno si Siracusa, e gli diceva che era l’ uomo più fortunato al mondo.
Dionigi gli propone uno scambio di ruoli almeno per un giorno . Damocle accetta con entusiasmo e si siede a tavola dove gli vengono servite le migliori leccornie, ma alzando gli occhi vede che sulla sua testa pende una spada legata solo con un crine di cavallo…Damocle capisce che Dionigi ha voluto fargli intendere che il suo potere ha come controparte il rischio continuo per la propria incolumità e Damocle preferisce tornare alla sua vita di sempre.
Ho voluto ricordare questo  mito/leggenda, perchè si parla spesso di “spada di Damocle”, ma  forse non tutti sanno a cosa sia legato questo modo di dire.
Letta è il Damocle di questi nostri tempi: nei suoi cento giorni di governo, ha sempre avuto sulla testa una spada che sembra sempre stia per cadere. Prima era la sentenza Mediaset, poi la richiesta di grazia per Berlusconi, prima ancora era l’ IMU (prima che se ne decidesse lo slittamento) ed ora è di nuovo l’ IMU.
Berlusconi non la vuole pagare !!! E come dargli torto? con tutte quelle case di lusso di sua proprietà l’ IMU non sarà mica uno scherzo per lui….e se riesce nell’ intento farà contenti anche molti suoi amici milionari, le banche, la Chiesa, le Assicurazioni e tutti quelli che sono grandi proprietari immobiliari. Per non parlare dei consensi di  coloro che credono che Berlusconi si opponga all’ IMU per il bene di quelli che hanno solo la prima casa e che crederanno di avere in lui il paladino della gente comune  !!!!
Berlusconi però deve anche dire dove Letta dovrà andare  prendere i soldi che verranno a mancare in bilancio e sono certa che proporrà di tagliare le pensioni, di aumentare i ticket sanitari, di tagliare i fondi per la scuola e per la ricerca e via così…… come ha fatto sempre in questi ultimi 20 anni.
Caro Letta (Enrico, intendo), la sua posizione non è comoda , ma quando si stancherà di questi continui ricatti, che rallentano ogni decisione (dopo tre mesi ci sono ancora 9 ipotesi di soluzione del problema IMU da valutare!!!) tagli il filo di crine e si affretti a scansarsi!

Una risposta da Israele….

Nel post precedente si evidenziava un episodio accaduto nei Territori Occupati e ho chiesto a un amico che vive in Israele di dirmi un suo parere ed ecco qui la sua risposta:

Dan Raba’

Ciao Diana, l’articolo che mi hai consigliato e’ certamente di parte, ma descrive la situazione piu’ o meno come e’. Non si tratta della situazione Israeliana, Bensi della situazione dei Territori Occupati. Nei territori Occupati abitano 600 mila israeliani insieme alla popolazione locale palestinese. Questi israeliani chiamati in generale Coloni dalla sinistra europea pensano che Israele debba considerare i loro insediamenti parte di Israele. Ma in realta’ in questa zona “CONTESA” governa l’esercito Israeliano con un regime di occupazione. Non posso esprimermi rispetto all’episodio descritto dal tuo post, che non conosco, ma e’ verosimile. Ci sono terre contese, ci sono continue provocazioni da una parte e dall’altra e l’esercito si ritrova in mezzo tra gli estremisti israeliani e i militanti palestinesi che di solito agrediscono persone ed automobili con sassi e pietre. Non esiste uno studio politico della situazione, ma io ritengo che la maggioranza della popolazione , sia gli ebrei che i palestinesi vorrebbero una soluzione pacifica e concordata. Sono sempre gruppi estremisti e violenti che rendono la situazione tesa

Ringrazio per l’obiettività della risposta e spero che quella parte dei due popoli che  vuole poter lavorare in pace per crescere i propri figli senza temere di vederseli strappare da guerre e attentati possa prevalere in un futuro molto prossimo.

Pace per la Palestina.

Ricevo via email e copio qui questa lettera di Avaaz.

Era stata la settimana più calda dell’anno. Tutto ciò che Fadel Jaber voleva era solo un po’ di acqua per la sua famiglia. Ma Fadel vive nella Cisgiordania occupata, dove il governo israeliano ha deviato le tubature dell’acqua in modo da rifornire le piscine degli insediamenti ebraici e lasciare senz’acqua le case palestinesi.

Quando le autorità israeliane hanno portato via con la forza Fadel per essere andato a prendere l’acqua, ovunque si poteva sentire il pianto di suo figlio Khaled di cinque anni che urlava disperato “baba, baba!” mentre portavano via suo papà. Questa è la quotidianità per i palestinesi che sotto il terribile controllo dell’esercito vivono senza i più basilari diritti umani e si sono visti sottrarre la terra e l’acqua in favore dei coloni. Ma ora dopo anni violenti e senza speranza sta crescendo un movimento, una resistenza nonviolenta che vuole le stesse cose che gli israeliani hanno già: libertà, dignità e uno Stato indipendente.

Per anni l’attenzione dei media è stata dedicata ai militanti palestinesi e oggi gli estremismi da entrambe le parti allontanano la pace sempre più. Ma in mezzo a tutto questo odio a rimetterci sono state le famiglie come quella di Fadel, che vogliono solo una vita normale. Ora quelle famiglie stanno reagendo organizzando marce pacifiche e sit-in, collaborando con gli attivisti israeliani per ottenere giustizia e libertà. In tutta risposta, l’esercito israeliano ha incarcerato e picchiato gli organizzatori arrivando anche a portare via i bambini dai loro stessi letti.

Alcuni giorni fa sono stata in Cisgiordania per incontrare queste persone pacifiche e coraggiose al tempo stesso. Quando ho proposto di mobilitare la nostra comunità per aiutarli i loro occhi si sono illuminati. Hanno bisogno di fondi per gli avvocati per reagire contro le incarcerazioni ingiustificate, videocamere per documentare gli abusi di cui sono vittime, formazione sull’uso dei media e delle tattiche nonviolente e attivisti per far diventare globale questa protesta locale. Queste famiglie sono la vera speranza. Impegnamoci a donare subito €4, se saremo abbastanza potremo sostenere questo movimento pacifico, facendolo prevalere sugli estremisti e costruendo per Khaled un futuro degno dei sogni di suo padre.

Riporto qui questa lettera per poterla sottoporre all’ amico elettronico DAN, ebreo-italiano che vive in Israele e che potrà darmi il suo parere.

In ricordo di don Tonini.

Un secolo all’ insegna della fede e della bontà.

Se fossimo in un paese normale e non stessimo vivendo momenti così caotici e di così grande confusione morale e civile , probabilmente la morte di un uomo di grande statura come il card. Ersilio Tonini  (99 anni), avrebbe avuto ben altra risonanza.

Cliccando sul link qui in alto si può leggere una bella intervista rilasciata dal prelato 5 anni fa:  ne viene fuori una figura esemplare di uomo semplice, buono e di grande fede, che ha anticipato nell’ attenzione verso i poveri e nella capacità di comunicazione lo stile di Papa Francesco.

Riporto qui un passo dell’ intervista , che ha il sapore della profezia e della speranza:

Ecco, in questo momento, mentre siamo disorientati e sconvolti e ci pare che il mondo vada verso la distruzione totale, io sono intimamente convinto che da questa tragedia… che cosa verrà fuori? Ebbene, sta finendo il tempo delle divisioni e delle contrapposizioni e comincia il tempo dell’identificazione. Cioè le nazioni scompaiono, la storia passata perde il suo peso e ci accorgiamo che accade come al popolo ebreo, che aveva bisogno delle deportazioni per tornare a capire. La grande sfida, guardando il futuro, sta proprio qui: se riusciremo a stare insieme oppure no, come dice il grande libro di Alain Touraine: “Pourrons-nous vivre ensemble? Ègaux et différents”.

Speriamo che Don Tonini (che anche da cardinale si sentiva soprattutto e solo un prete, un parroco) abbia visto giusto e che da lassù continui a pregare per questo paese e per tutti noi.

 

 

 

Bondi, l’ Eremita.

Osservate bene la foto…..

Fatto? Avete forse pensato che si tratti di Pietro l’ Eremita che incita i cristiani ad andare in Terra Santa a combattere gli infedeli al grido di ” Dio lo vuole?”

Errore!!!!! Trattasi di Bondi, il fedele paladino di Berlusconi , che sotto mentite spoglie sta arringando berluscones e pensionati ( facilmente comprabili con qualche euro , dati i tempi)  per convincerli a scendere in piazza, armi in pugno, per combattere la guerra santa contro i magistrati al grido :

SILVIO LO VUOLE !!!!!!!

AGGIORNAMENTO: mi dicono che la mobilitazione non ha avuto successo: dati i 40°C previsti per domani a Roma,. nessuno vuole rischiare un’ insolazione per amore di Silvio. Probabilmente Bondi a quest’ ora si sta strappando i capelli che non ha… :-(((

Un diario dallo spazio.

?lang=it

Questo è l’indirizzo del blog del nostro astronauta Luca Parmitano che , dalla stazione spaziale in cui si trova, scrive la cronaca delle sue attività quotidiane.

Credo sia del tutto straordinaria la possibilità di seguire in diretta un’ esperienza così eccezionale e in lingua italiana, perchè rari sono gli astronauti nostrani che vengono selezionati per missioni spaziali.

Seguiamo insieme questa bella avventura!!

La speranza viaggia sulla metro.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CAMPIDOGLIO/marino_ostia_metro_criminalita_organizzata/notizie/305195.shtml

Leggere questa notizia stamattina mi ha risollevato un po` il morale : Il nuovo sindaco di Roma, ignazio Marino, ve` andato a Ostia con la metro (!!!!) per incontrare la comunita` locale e concordare le misure per contrastare le infiltrazioni della criminalita`.
Credo che Marino abbia ragione: non si puo` sperare nella ripresa se non si risanano la societa` e l`economia e per realizzare questo fine e` indispensabile utilizzare al meglio le risorse a disposizione.
Piu` agenti nelle strade , meno agenti negli uffici…..dice Marino e non si puo` non essere d`accordo.

Giovani tunisine e la jihad-niqah.

Parlerò  stasera di quelle ragazze tunisine appartenenti alle famiglie più povere, che vengono convinte dai capi religiosi a correre in soccorso dei fratelli che combattono in Siria contro Assad, ma l’ aiuto che si richiede loro non è di fare da infermiere e curare i feriti o di imbracciare il fucile; niente di tutto questo: devono sacrificare se stesse per  soddisfare le esigenze sessuali dei combattenti, che certo non pensano a sposarle.

Quando restano incinte, non rimane  loro che tornare sui propri passi, ma non ci sarà nessuno ad accoglierle , perchè le famiglie si vergognano di loro e  non accettano nè queste ragazze disonorate e nemmeno i loro bambini.  Per loro si apre una vita di stenti ai margini della società.
In tutta questa storia quello che colpisce è il cinismo di quei capi religiosi (???) e il totale disprezzo che dimostrano per le giovani donne , spingendole a distruggere la propria vita in nome dei diritti dei maschi ai quali tutto è dovuto.
 Mentre scrivo vengo assalita da un vivo senso di nausea..