Auguri, Gioele!

Tantissimi auguri al nostro Gioele, il più piccolo dei miei nipoti! Oggi compie cinque anni, una mano intera di anni! Voglio sperare che possa sempre crescere sereno e vivace come lo è ora per la gioia di noi tutti.

Buona vita, Gioele!buon-compleanno-bambini-5 (1)

Ritrovarsi.

Sarebbe stata una bella Carrambata! Se qualche candid-camera avesse ripreso l’arrivo di Samuele e di sua madre la notte scorsa avrebbe potuto registrare l’emozione del ritrovarsi dopo tanto tempo.

Già volare di questi tempi è abbastanza complicato per tutte le formalità che vengono richieste, poi ci sono state le incertezze per il tempo che ieri ha fatto veramente il diavolo a quattro (anche se per fortuna senza troppi danni),  a questo si aggiunga che negli aeroporti  i punti di ristoro e i negozi sono quasi  tutti chiusi …. Il Samuele sceso dal taxi verso mezzanotte era un Samuele stanco, affamato e sfinito dalle lunghe code nonché da un anno di attesa (da molto tempo contava i giorni che mancavano alla partenza).

Un lungo, lunghissimo abbraccio con qualche lacrima e poi altro abbraccio con Grazia che non vedevo da 18 mesi!!!

E’ bello ora averli qui, almeno per un po’….

 

Un grido muto e straziante.

Cosa c’è di più triste, di più scandaloso, di più tragico. di più disumano? Che futuro possiamo aspettarci se possiamo tollerare tutto questo?

Non c’è pietà nemmeno per i bambini …. Questa foto è un terribile atto di accusa verso tutti noi. Dalle labbra chiuse di questo bambino esce uno straziante “J’accuse”

bambino morto abbandonato sulla spiaggia in Libia
bambino morto abbandonato sulla spiaggia in Libia

Problema ….veramente problematico…

La mamma sta lasciando Gioele davanti alla scuola materna e, dopo gli immancabili baci e abbracci e dopo le consuete raccomandazioni, la mamma dice a Gioele:

  • Ricordati di dire alla maestra e al tuo amico Lucas che domani non verrai a scuola perché dovremo andare dalla pediatra.-
  • Mamma, – risponde Gioele dopo un attimo di esitazione – come faccio a dirlo a tutti e due? Non ho mica due bocche!!!-

Gioele ha ragione a porsi questo problema: non ha ancora studiato a scuola che se parli due persone possono sentirti contemporaneamente  oppure che puoi parlare a due persone in momenti successivi…. ma certamente non passerà molto tempo e Gioele non si porrà più questi dilemmi angosciosi.

DAD, dietro le quinte.

Scuola in DADGiovanni è in DAD.

Giovanni è in prima elementare e per seguire le lezioni a distanza necessita di un aiuto.

Mamma e papà sono in smart-working: papà, in salotto, cura con un occhio il computer e con l’altro Gioele (4 anni), che è a casa perchè anche la scuola materna è chiusa; la mamma è nella cameretta dei bambini, al primo piano, e accanto a lei c’è Giovanni: ognuno ha il suo computer.

La mamma è in collegamento con il proprio manager a Parma e con altri due funzionari in India. Il colloquio, necessariamente in lingua inglese, non è dei più semplici e richiede impegno e concentrazione. L’incontro inizia coi primi convenevoli di rito.

Giovanni, lì accanto, ascolta l’insegnante che, forse in una notte insonne, ha partorito l’idea  di proporre  ai suoi alunni di eseguire un lavoretto per la Pasqua!!!!

Giovanni però non ha capito bene le prime istruzioni, quindi non ha potuto eseguire nei tempi previsti i primi passaggi e si trova in difficoltà: tira la manica del maglione  della mamma per attirare la sua attenzione senza  farsi sentire dai suoi colleghi e ottiene come risposta solo un “SSSt, aspetta!- mormorato a denti stretti.

Intanto, però, la maestra procede con le sue istruzioni e Giovanni è sempre più in confusione: non sta capendo nulla e non potrà eseguire quanto gli viene richiesto…. cerca, di nuovo  inutilmente, di ottenere attenzione dalla mamma che, nel frattempo, è impegnata a mantenere un sorriso di circostanza e un atteggiamento impeccabile, ma con una mano, cerca disperatamente di zittire Giovanni: il colloquio è entrato in una fase delicata….. Giovanni scoppia a piangere e il suo pianto corre per l’etere.

La mamma allora, con mossa fulminea, si disconnette per il tempo necessario per sibilare a Giovanni:- Va’ da tuo padre!- Poi ripristina il collegamento e, con un sorriso angelico, dice:- Sorry, the line went down…!

Intanto, al piano di sotto, è il papà ora a mettersi le mani nei capelli: – No, il lavoretto no!!!!

 

Voglia di indipendenza.

ragazzo che cucinaDavide (14 anni e mezzo) vuole imparare ad essere autonomo, perchè arriverà certamente il giorno in cui vorrà andare a vivere da solo.  E qual è la prima e fondamentale cosa da imparare: cucinare!! Chi sa cucinare è certo di non morire di fame!!!

E’ per questo che ha voluto imparare a cucinare la pasta: si è organizzato per bene, calcolando quantità della pasta e tempi di cottura, rigorosamente calcolati col timer ed eccolo ingrado di assaporare un buon piatto di spaghetti. Ma poi, dopo aver riflettuto, ha detto a sua madre:- Però ora mi devi insegnare a cucinare anche altre cose, perchè quando vivrò da solo non potrò  certo mangiare solo pasta…!!-

Hai perfettamente ragione, Davide, e, vista la tua buona volontà, credo che tu farai in tempo a diventare un cuoco provetto prima di andare a vivere da solo…

Gocce di primavera.

Nei boschi, in questo periodo, è tutta un’esplosione di fiori: fioriscono gli alberi e i prati.

albero fiorito2Dopo aver scorrazzato un po’ per i prati dell’oasi LIPU, poco distante dalla casa di Giovanni e Gioele, quest’ultimo, con l’aria furbetta di chi è stato colto da un’idea molto accattivante,  dice a Giovanni:- Facciamo una doccia?-

Io resto un po’ perplessa: come si può fare una doccia in pieno bosco?  E sto a guardare con curiosità. Tutti e due si dirigono sotto   un alberello dai rami bassi e sottili in piena fioritura, afferrano un ramo  e lo scuotono con energia: una pioggia di petali bianchi li inonda mentre loro ridono felici, poi corrono da me e mi mostrano le loro teste piene di “gocce di primavera”.

Il segreto della felicità.

Sono tempi duri per tutti e la mamma dice a Davide (14 anni):

-Forse la prossima estate non potremo andare in vacanza…  sono più povera! –

E Davide:- Non fa nulla, staremo a casa. Non è vero che siamo poveri: facciamo con quello che abbiamo e tutto andrà bene….

Bravissimo, Davide! Hai capito una cosa molto importante : il segreto della felicità…