Spalloni …ieri e oggi…

Nelle zone di confine da sempre la gente si è dedicata al contrabbando e cliccando sul link si può leggere l’ evoluzione che tale fenomeno ha avuto nel tempo qui nel comasco.

Si parla di spalloni che portando sulle spalle la merce da contrabbandare valicavano le montagne di notte, con la paura di essere colti in flagrante. Si trattava in genere di povera gente che trovava in questa attività illegale un modo per sostentare se stessi e le proprie famiglie.

Anche quarant’ anni fa, quando sono arrivata in Brianza, l’ attività degli “sfrusador” era diffusa e non era difficile trovare la casalinga che ti offriva sigarette o cioccolato o dadi per brodo a prezzi convenientissimi…..

Tutte le attività hanno una loro evoluzione nel tempo, come già dicevo, e questo articolo de “La Provincia di Como” lo testimonia: Un operaio è stato fermato alla dogana con un milione di euro nascosti nel doppio fondo dell’ auto di lusso che stava guidando.

Oggi si contrabbanda denaro , e ogni settimana si legge di episodi simili a questo; è denaro di chi non vuole sottostare alle leggi dello Stato, di chi non vuol pagare le tasse o di chi svolge attività criminali. Oggi gli spalloni non vanno a piedi attraverso i boschi innevati, ma usano auto di lusso. Una cosa sola non cambia: a rischiare la galera sono sempre i poveracci , i manovali di questo traffico, che impoverisce la nostra collettività.

Davide e lo specchio.

Davide (5 anni) ha dovuto mettere gli occhiali circa due anni fa : la miopia è molto forte e per lui si è trattato di riscoprire un mondo nuovo. Tutto quello che aveva imparato sull’ ambiente che lo circonda, andava riscritto e rivisto.
E’ stato un lavoro lungo e non facile, credo, ma ora può dedicarsi anche a ricostruire l’ immagine di sé e a metterla a fuoco. Dev’ essere per questo che ultimamente passa più tempo del solito davanti allo specchio, facendo smorfie ed “esperimenti” vari.
Qualche giorno fa era appunto intento a rimirarsi e quando la sua mamma gli ha chiesto cosa stesse facendo si è sentita rispondere:- Sto guardando la mia bellezza !-
Ieri invece qualche riflesso di luce favorevole deve aver messo in evidenza la peluria attorno alle labbra e allora ha esclamato:- Mamma,vieni a vedere: mi sta crescendo la barba!-

Un Orso d’ oro che ci fa onore.

http://trovacinema.repubblica.it/film/cesare-deve-morire/411475
Andando a questo link, si può leggere la trama del film diretto dai fratelli Taviani “Cesare deve morire”, che ieri ha vinto il primo premio al festival del cinema di Berlino.

Dev’ essere un film oltremodo suggestivo: interpretato da detenuti di Rebibbia che vogliono mettere in scena il dramma shakespeariano dell’ uccisione di Cesare e che attraverso le parole della tragedia da rappresentare acquistano a poco a poco una nuova consapevolezza della propria dignità di uomini , che nemmeno il carcere può e deve cancellare.
Un riconoscimento tanto prestigioso al nostro cinema, con un lavoro di così grande impegno civile, può diventare un segno di rinascita del nostro paese: abbiamo tanti punti di forza su cui far leva; si tratta di individuarli e di metterli in evidenza, tralasciando quegli atteggiamenti di decadenza che ci hanno identificato negli ultimi tempi.

Un nido di plastica.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/02/18/foto/un_rifugio_sugli_alberi_a_milano_la_casa_della_coppia_senzatetto-30110401/1/

C’ è uno strano nido su un albero in riva ai Navigli a Milano: è fatto di teli di plastica che si appoggiano sul groviglio dei rami. E’ la casa di una coppia di senzatetto, che imitando gli uccelli si è costruito un riparo sospeso tra cielo e terra.
Non posso immaginare come abbiano potuto passare le notti in cui il termometro segnava -10° e anche meno, mentre la neve cadeva …possono essere solo dei giovani ad aver avuto questa idea : chi altri può pensare di arrivare fin lassù?
Nelle nostre città ci sono persone per le quali anche la soddisfazione dei bisogni primari minimi è impossibile…….

Economia sommersa…

Ero da un’ amica. A un certo punto , scusandosi , prende il telefono e compone un numero.
– Buongiorno sig. …. Sono la signora Tal dei Tali. Qualche giorno fa mi avete montato quei serramenti che avevo ordinato da sei mesi. Il lavoro? Sì , va benissimo. Vorrei sapere se posso mandarvi un assegno o se posso fare un bonifico bancario….-

Pausa, mentre dall’ altra parte del telefono qualcuno sta dando istruzioni…..
La mia amica, dopo un po’ : Ah, allora di fattura non se ne parla e come faccio a portarle i contanti? Dovrò fare prelievi successivi e mi ci vorrà un po’ di giorni…. OK!-

Posato il telefono la mia amica mi dice:- Al sentire la parola fattura e assegno, si è infuriato come se gli avessi detto parolacce sui suoi antenati . Come posso sottrarmi alle richieste di un saldo in nero, visto che avrò ancora bisogno di altri lavori?-

Siamo alle solite… e Monti avrà bisogno di mettere in moto molti, molti controlli per stroncare questo malcostume e per fare emergere tanto lavoro sommerso … i cittadini sono spesso impotenti….

Ancora poesia all’ UTE.

Oggi all’ UTE (Università della Terza Età) nella prima ora abbiamo assistito a una bella lezione di medicina sulla tiroide, tenuta dal figlio di una mia cara amica, che poi ho cercato di salutare personalmente.
La seconda ora è stata dedicata al Pascoli, quello meno conosciuto, quello più cupo, inquieto e insieme più moderno.
La sala era piena ( e mi sembra che gli uomini siano sempre più numerosi). Tutti in religioso silenzio abbiamo ascoltato la lettura di:
ARANO
Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,
arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche con sua marra paziente;
ché il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s’ode
il suo sottil tintinnio come d’oro.

IL TEMPORALE
Un bubbolìo lontano…
Rosseggia l’orizzonte,
come affocato, a mare;
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un’ala di gabbiano.

IL LAMPO
E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;

il cielo ingombro, tragico, disfatto:

bianca bianca nel tacito tumulto

una casa apparì sparì d’un tratto;

come un occhio, che, largo, esterrefatto,

s’apri si chiuse, nella notte nera.

Sono seguite poi IL TUONO – L’ASSIUOLO – IL X AGOSTO – e per finire una versione piacevolissima de “L’ aquilone” accompagnata da immagini suggestive e dal coro a bocca chiusa della Madama Butterfly.
Alla fine la sala è esplosa in un fragoroso applauso.
Sono veramente simpatici i pensionati erbesi che dimostrano di apprezzare tanto la poesia!

Schiave del sesso: un enorme e turpe giro di affari .

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2012/02/16/news/prostituzione_in_italia_inchiesta-28739620/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2Finchiesta-italiana%2F2012%2F02%2F16%2Fnews%2Fla_fabbrica_delle_lucciole-28743632%2F

Non si può non restare impressionati leggendo questa inchiesta di Repubblica sulle schiave del sesso in Italia. Come si può restare indifferenti sapendo che migliaia di donne ogni giorno vengono sottoposte a umiliazioni, vessazioni e maltrattamenti che a volte (spesso) sfociano nell’ omicidio?

Provo grande pena per le povere donne che, consapevoli o inconsapevoli, cadono sotto le grinfie dei loro sfruttatori; provo orrore per questi ultimi, che trattano degli essere umani alla stregua di carne da macello…. ma che dire dei clienti italiani che si avvicinano a queste donne ben sapendo in quale condizione sono tenute? Non viene mai loro in mente di rendersi complici di delitti mostruosi? Non provano mai a pensare a quelle donne come ad esseri simili a loro stessi o alle loro mogli, figlie, sorelle…

Credo che tutti dovremmo sentirci in dovere di chiedere interventi severi per reprimere questo triste fenomeno e per ridare una speranza di vita a tante giovani donne . La schiavitù in Europa è stata abolita solo duecento anni fa , nel 1815, (e questo è già incredibile in un continente che si diceva cristiano da quasi 2000 anni) e ppure noi la tolleriamo ancora nelle nostre strade e nelle nostre città e l’ unica reazione che ci consentiamo è quella di sentirci infastiditi

Medici per tutti.

E’ tempo di influenze e di malanni di stagione (e io ne so qualcosa) e a Milano funziona un centro privato di assistenza specialistica a prezzi modestissimi, addirittura inferiori ai ticket sanitari previsti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Funziona nelle ore del mattino dal lunedì al venerdì ed è importante far conoscere questa possibilità a tutti coloro che si trovano in difficoltà a rivolgersi al S.S.N.
http://wwww.medicipertutti.it