Fermate quel programma!

Ho ricevuto questa mail e la pubblico qui, perchè solleva un problema che mi sta particolarmente a cuore: la TV diseducativa, la TV massificante, la TV che inculca nella mente delle bambine l’ idea che devono adeguarsi a un certo modello di bambina/bambola per avere successo nel gruppo. Sarebbe ora di finirla e quindi io ho firmato questo appello promosso da una giovane siciliana, Roberta Zappalà. Non sempre si raggiunge lo scopo che  le petizioni si prefiggono, ma almeno si ha l’ impressione di aver fatto qualcosa per opporsi a un andazzo avvilente.

Ciao Diana, 

“Guardaroba perfetto” in onda sul canale tv Real Time è un programma dedicato alle ragazze dai 6 ai 15 anni.

Nel programma, bambine e ragazze vengono coinvolte ne “Il gioco della moda” in cui si insegnano loro i primi segreti da fashion-victims in erba. Scegliendo insieme alle bambine i pezzi giusti del guardaroba, Carla e Enza compongono un “album della moda” da cui scegliere poi l’out-fitpreferito e farlo vedere alla mamma.

Cosa ne pensi tu? Io credo che il programma sia contrario ad ogni principio volto a tutelare le minori nella loro formazione, informazione, crescita, libertà e creatività. Credo che in questo modo le bambine vengano omologate prematuramente ad un modello in cui si è subito, e “naturalmente”, maniache dello shopping compulsivo.

Chiedo dunque alla Direttrice del Canale, una donna, di non farsi fautrice di questo processo secondo me diseducativo.

Il testo della mail continuava, ma credo che quanto copiato qui sia sufficiente a spiegare il perchè sarebbe bene che molti firmassero qui:  https://www.change.org/it/petizioni/real-time-bloccate-la-messa-in-onda-del-programma-guardaroba-perfetto-kids-teens?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=33022&alert_id=kZrwCEiNIj_wQUfMnvdEz

I Cuccioli e il mare.

Il primo giorno in spiaggia si doveva prendere contatto con l’ elemento mare.

I bambini sul bagnasciuga immergevano i piedi nell’ acqua, scrutavano l’ arrivo delle onde di un mare un po’ imbronciato e al loro arrivo scappavano divertiti per non farsi investire.

Il gioco durava finchè non si abituavano alla temperatura dell’ acqua, poi si inoltravano un po’ di più dove l’ onda arrivava a coprirli e  li vedevi riemergere sbuffando.  Infine ingaggiavano una vera e propria lotta: prendevano  a schiaffi la cresta spumosa dell’ onda , prima di lasciarsi travolgere in un gioco in cui anche il mare pareva divertirsi.

Dopo alcuni giorni, i preliminari avevano sempre meno spazio: ormai si era stabilita una certa confidenza e ci si poteva abbandonare a capriole , tuffi e tentativi di nuoto vero e proprio.  L’ ultimo bagno dell’ ultima sera, in un mare caldo e placido è stato un tranquillo e un po’ malinconico saluto tra amici che si separano dopo un breve, ma intenso incontro.