Vernissage.

WP_20160619_11_46_29_ProE siamo arrivati vivi alle 11:30 di questa mattina!!!!

Era prevista per quell’ora, dopo la messa domenicale, l’inaugurazione della mostra di vecchie foto di famiglia, che ci ha occupato per molti giorni e anche per qualche notte di lavoro forsennato.

WP_20160618_14_30_23_ProTramite i giornali locali avevamo fatto un appello alla generosità delle famiglie di Arcellasco per reperire il materiale; inizialmente pareva che pochi intendessero rispondere all’appello, poi invece siamo arrivati a catalogare circa 200 foto. Ma come esporle senza danneggiarle? Ecco la soluzione , efficace, ma laboriosa: digitalizzare il tutto e stampare le copie! Questo ha consentito anche di correggere eventuali imperfezioni e di ingrandire quelle di formato troppo piccolo, ma ha richiesto moltissimo tempo.

Abbiamo lavorato fino a stamattina alle 11 per rendere fruibile la quasi totalità delle immagini e ci riserviamo di apportare gli ultimi ritocchi in settimana.

Quando però alle 11 e mezza la gente ha invaso i locali della mostra, ha subito manifestato vivo apprezzamento per  il lavoro fatto, incuriosendosi a cercare volti e luoghi conosciuti e soffermandosi a lungo davanti ai tabelloni. Allora  ci siamo sentiti ripagati delle fatiche sostenute e questo ci aiuterà a impegnarci ancora nei prossimi giorni per renderla più bella per il prossimo fine settimana.

Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento: Bruna, Luciana che si è occupata di digitalizzare le foto, Roberto  e io; un particolare ringraziamento va a Gianmario che ci ha stampato le foto fino all’ultimo momento.

Giorni di fine primavera.

Diluvio-a-Roma-un-forte-temporale-con-grandine-si-e-abbattuto-sulla-CapitaleQuesta primavera è ormai agli sgoccioli e  non ha certo smentito il  carattere turbolento e imprevedibile che tutti le attribuiamo da sempre.

In queste ultime settimane ogni giorno c’è stata pioggia abbondante  o temporali anche violenti o violentissimi come quello di oggi pomeriggio. Verso le cinque , dopo alcuni brontolii di tuono, si è abbattuto un acquazzone  fortissimo e poi  in breve la pioggia si è mutata in grandine, che ha continuato a flagellare rumorosamente ogni cosa per almeno un quarto d’ora. Fortunatamente i chicchi non erano troppo grossi e non hanno danneggiato la mia auto, nè il mio orticello , per i quali ero stata un po’ in apprensione.

Ora fa freddo….l’estate pare molto lontana anche se il calendario dice un’altra cosa.

 

UTE: Arrivederci!!!!

WP_20160615_15_05_02_ProCosa c’è di meglio per salutarsi e augurarsi buone vacanze che fare insieme una gita nei dintorni e finire con un semplice rinfresco in amicizia?

E’ quello che abbiamo fatto noi dell’ UTE oggi: siamo andati al santuario di WP_20160615_16_03_07_ProS. Calocero a Caslino d’Erba, un’antichissima chiesetta che sorge fuori dal centro abitato , immersa nel verde dei prati circostanti. Da lì siamo poi tornati verso il paese, che conserva le caratteristiche tipiche dei borghi di questa zona : strade strettissime e tortuose, cortili chiusi tra case in pietra, fiori ai balconi e sui davanzali. Una sosta nei giardinetti che ricordano Giovanni D’ Anzi affezionato frequentatore di questo paesino e poi a casa di Olga, che ci ha fatto da cicerone nella nostra uscita e che aveva preparato torte e bibite WP_20160615_16_39_56_Proper tutti…. E’ stato un pomeriggio piacevole e un bel modo di augurarsi “buona estate e arrivederci”.

L’ortensia

WP_20160614_09_11_18_ProSono passati ormai molti anni da quando andavamo a passeggiare con Chico, il nostro piccolo intelligente e affettuoso yorkshire. Spesso lo portavamo nel prato antistante uno dei tanti laghetti della zona.

Mentre il cagnolino scorrazzava felice, scomparendo a tratti tra l’erba alta e a tratti riemergendone a balzi, come se avesse le molle sotto i piedi, noi guardavamo il lago, i fiori, il paesaggio.. e  un giorno sotto un cespuglio di ortensie ho visto un rametto piccolo (venti centimetri al massimo) con qualche gemma (era la fine dell’inverno).

L’ho piantato in un vaso , fino a farlo irrobustire un po’ e ora dopo tanti anni è così come nella foto. Saranno state le piogge , saranno state le potature di qualche tempo fa o il concime che gli ho dato a inizio primavera, non lo so, ma non è mai stata così rigogliosa la mia ortensia…..

 

 

Quando la scuola non c’è….

oratorioestivoSono tornata da poco da Arcellasco, dove da ieri funziona l’oratorio estivo cui sono iscritti  ben 200 bambini . Al mio arrivo quattro ragazzi delle superiori stavano intrattenendo il gruppo in cortile con un ballo mimato ed era bello vedere i giovanissimi animatori spronare alla partecipazione  quelli che parevano più impacciati , più timidi…. Poi con perfetta organizzazione è cominciata l’attività dedicata all’esecuzione dei compiti delle vacanze ed è lì che siamo entrati in azione noi adulti : un ragazzo e alcuni insegnanti in pensione. Superato il momento del reperimento di tavoli e sedie, che  dapprima erano insufficienti, ho visto con mia grande sorpresa che i bambini  si sono organizzati in un attimo coi loro libri e  astucci e si sono messi al lavoro con grande serietà. Un bambino che non aveva portato i compiti si è però trovato subito un lavoro: teneva in mano un foglietto su cui erano scritte le pagine che una sua amichetta doveva completare e lui , quando lei ne aveva completata una, le diceva quale era quella seguente ……e lo faceva con grande impegno!!!!   😀 😀

In questo paese in cui purtroppo i servizi per i genitori che lavorano scarseggiano , le parrocchie svolgono  un ruolo di supplenza veramente prezioso  contando sulla disponibilità di molti volontari che si occupano della mensa e  delle varie attività di animazione. Ed è sorprendente che in un clima che sa di vacanza e di festa tutto si svolga in modo ordinato ed efficiente.

Chapeau a don Claudio e agli organizzatori!!!

Un veliero tra i grattacieli.

Camminando stamattina ho catturato questa immagine che mi è sembrata molto curiosa:  un veliero attraccato tra i grattacieli che sorgono accanto al centro finanziario di Londra; le vele e gli alberi che spuntano sopra gli alberi!!!  A proposito quanti sono questi grattacieli!!! e come sono appiccicati tra loro!! Forse solo per acquietarsi la coscienza è stato riservato qualche metro quadrato a un po’ di verde: qualche aiuola, qualche albero, qualche cespuglio, tutti rigorosamente delimitati da cemento.

Qui abitano tutti quelli che lavorano nelle banche vicine. Alcune di esse hanno preannunciato che in caso di Brexit lascerebbero la piazza di Londra e allora cosa accadrebbe a tutti questi grattacieli?

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God save the Queen!

La BBC questa mattina ha dedicato ampio spazio ai festeggiamenti per il 90° compleanno della regina Elisabetta. Nella cattedrale di Saint Paul si è tenuta una lunga, solenne , fastosa liturgia di ringraziamento . La Regina indossava uno dei suoi soliti completi color pastello (questa volta era giallo – crema – pasticcera) con l’immancabile cappello in tinta a falda larga. Accanto a lei il principe Filippo, che oggi festeggiava i 95 anni , il principe Carlo con la moglie Camilla, i nipoti (William, Kate e Harry), i rappresentanti del governo e non saprei chi altri, ma la chiesa era al completo.  Tutte le signore portavano i cappellini immancabili nelle cerimonie in questo paese: tutti in tinte molto chiare e delicate, dalle forme più strane , quasi tutti portati in modo da coprire prevalentemente la parte destra del capo. Solo tre pastore, che avevano concelebrato la cerimonia , erano a capo scoperto.

La Regina ha assistito ai discorsi augurali, alle preghiere, ai saluti delle varie categorie ( tra cui una rappresentante di un’associazione ippica e una donna di solo due giorni più giovane della regina ),  ha accennato a cantare gli inni intonati dal coro della cattedrale senza dare segni di cedimento o di stanchezza o di noia.

Alla fine, quando le volte della cattedrale si riempivano delle voci di tutti i presenti che con entusiasmo cantavano “God save the Queen”, lei sola era a bocca chiusa …..non poteva certo mettersi a cantare “Dio salvi me” !!!!

All’uscita, mentre si soffermava davanti al portone dove i membri del clero  si erano schierati per il saluto, si è notato il suo passo forse un po’ più lento , la sua schiena leggermente incurvata, ma aveva ancora la forza di soffermarsi a salutare e a sorridere a tutti, poi si è avviata giù per la scalinata senza bisogno di aiuto ed è salita sull’auto, la prima naturalmente di una lunga fila che sfilava via via per accogliere le varie personalità in rigoroso ordine gerarchico.

Capisco perchè gli Inglesi siano ancora attaccati alla monarchia: in questo mondo in frenetico divenire, nel quale è facile sentirsi disorientati, la monarchia con le sue cerimonie e le sue tradizioni  può rappresentare un punto di riferimento rassicurante.

El condor pasa.

Da stamattina mi frulla in testa sempre questa melodia..La versione cantata da Simon e Garfunkel è forse più coinvolgente, ma questa versione strumentale, mi pare più aderente alla storia e al testo originale


….

Oh majestuoso Cóndor de los Andes,
llévame, a mi hogar, en los Andes,
Oh Cóndor.
Quiero volver a mi tierra querida y vivir
con mis hermanos Incas, que es lo que más añoro
oh Cóndor.

En el Cusco, en la plaza principal,
espérame
para que a Machu Picchu y Huayna Picchu
vayamos a pasear.

TRADUZIONE (da internet)
Oh maestoso Condor delle Ande
portami a casa mia, sulle Ande
Oh Condor
Voglio tornare alla mia amata terra e vivere
con i miei fratelli Inca, che è ciò che più rimpiango
Oh Condor

A Cuzco, nella piazza principale
aspettami
affinché sul Machu Picchu e sull’Huayna Picchu
andremo a passeggiare.

Letture: Storia di chi resta e di chi fugge.

Ebbene sì! In questi giorni trascorsi in attesa del ritorno da scuola di Samu, mi sono dedicata alla lettura in modo intensivo ed è così che ho già letto anche il terzo volume della quadrilogia  di Elena Ferrante ” L’amica geniale” intitolato :”Storia di chi resta e di chi fugge”.

Riassumerne in breve la trama non è così semplice; tanti sono i capovolgimenti nella vita di Lila e Lenù : la prima dopo il matrimonio che la sottrae alla miseria e le dà l’agiatezza, lascia il marito e il rione per amore di un ragazzo che poi la lascerà e lei si vedrà costretta ad andare a lavorare in condizioni disumane in un salumificio. Qui viene a contatto con un mondo sindacale troppo lontano dai problemi concreti di chi lavora e verrà coinvolta , forse suo malgrado, in contestazioni sempre più violente: sono gli anni di piombo e il sangue scorre a più riprese nel rione e fuori. A darle una mano c’è un vecchio amico d’infanzia, col quale si inventerà un lavoro nuovo dopo aver studiato di notte con lui le basi dell’informatica. Questo la indurrà a ritornare nel rione e a riallacciare i rapporti con le vecchie conoscenze. Lenù invece , dopo il suo primo successo letterario si sposa e ha due figlie. Vive a Firenze e ha solo sporadici rapporti con le vecchie conoscenze. La sua vita è piena , tranquilla….forse troppo tranquilla e le incombenze casalinghe rischiano di spegnere in lei la sua vena di scrittrice. Si appassiona ai temi dibattuti iin quegli anni dal femminismo più battagliero, dal movimento studentesco e  finisce per sentire la sua famiglia e il suo matrimonio come una gabbia.

Mi ha interessato molto, perchè a mio modo di vedere  dipinge ciò che è veramente accaduto,  la descrizione di come  sia cambiata in fretta la mentalità della gente : là dove una volta pareva inaccettabile e scandalosa ogni trasgressione a regole secolari, in breve queste vengono messe da parte , dimenticate . L’ansia di riscattarsi dalla miseria fa accettare senza particolari scrupoli situazioni di compromesso anche con chi è notoriamente coinvolto col malaffare e col crimine: i soldi soffocano valori, ideali, onorabilità.

Credo che dovrò per forza acquistare anche il quarto volume…..