Le ochette del pantano…

wp_20170626_18_04_25_proLe ochette del pantano
vanno piano, piano, piano,
tutte in fila come fanti,
una dietro e l’altra avanti.
Una si pettina, una balbetta
con voce bassa la stessa parola,
una è nell’acqua come una barchetta
fatta d’un foglio del libro di scuola. (Renzo Pezzani)

 

Da piccola ho sentito molte volte cantilenare la prima strofa di questa filastrocca, ma non ne conoscevo per nulla il seguito. La credevo una filastrocca popolare, di autore sconosciuto, invece scopro che è di un poeta piuttosto noto … E’ perfetta per accompagnare la foto scattata sulle rive del Segrino.

Meno plastica, please!!!

C’è una fonte di inquinamento da fibre di plastica confermata, e probabilmente ce l’avete indosso. Gli indumenti sintetici emettono fino a 700.0006 fibre a lavaggio, secondo quanto scoperto dai ricercatori dell’Università di Plymouth. Gli impianti di depurazione delle acque reflue negli Stati Uniti ne intercettano oltre la metà7: il resto finisce nei corsi d’acqua, per un totale di 29.000 chilogrammi8 di microfibre di plastica al giorno, secondo uno studio. Secondo alcuni esperti, queste fibre vengono portate dai sistemi idrici negli insediamenti più a valle, ed entrano nelle case attraverso le condutture. «Siamo tutti a valle di qualcuno», sottolinea la Mason. (brano tratto da questo articolo di Repubblica.it).

Che la plastica, che è diventata così importante nella nostra vita quotidiana, fosse un inquinante pericoloso nelle acque degli oceani era cosa risaputa, ma che inquinasse ormai anche le acque potabili di tutto il mondo è certo una scoperta inquietante.

L’imperativo è dunque: meno plastica, please!