Ti credo anch’io…

Forse il giudice spagnolo non è sposato e non ha figlie, altrimenti non avrebbe mai potuto emettere una sentenza tanto vergognosa.

Mentre tutta la Spagna e il mondo si indignano giustamente, è bello constatare che questa indignazione ha superato anche le mura dei conventi…

“Noi viviamo in clausura, indossiamo un vestito che arriva quasi alle caviglie, non usciamo mai la notte (tranne le emergenze), non andiamo alle feste, non beviamo alcolici e abbiamo fatto voto di castità –  commentano le suore di clausura – E’ una scelta che non ci rende migliori o peggiori di nessuno, sebbene paradossalmente ci rende più libere e felici di molte. E proprio perché è una scelta libera, difendiamo con tutti i nostri mezzi a nostra disposizione (e questo è uno di quelli) il diritto di tutte le donne di fare liberamente il contrario senza per questo essere giudicate, violentate, intimidite, assassinate o umiliate. Sorella, io sì ti credo”

Ti credo anch’io, sorellina ….