Un grido dall’Africa.

Solo un fatto luttuoso come quello che ci ha colpito ieri, l’uccisione dell’ambasciatore italiano in Congo e del carabiniere  sua guardia del corpo,  ha costretto i media italiani a occuparsi di ciò che accade in Africa. E’ stato come  un grido straziante che ha  squarciato un silenzio che durava da troppo tempo.

Da più di vent’anni, infatti, in quelle terre, le scorrerie di gruppi armati diversi terrorizzano la gente: piombano sui villaggi e sui centri abitati sparando all’impazzata, stuprando e  mutilando gente inerme. Spesso sequestrano  adulti per farli lavorare come schiavi e rapiscono i bambini per farne soldati.

Oggi hanno ritrasmesso in TV il film “Blood diamond” che dà un’idea di ciò che accade ancora oggi in quelle terre, con scene infernali davvero raccapriccianti, ma che fanno  ben capire quale cinica logica si nasconda dietro tutto quel caos. Credo che nessuno possa dirsi innocente: tutti sappiamo perché tanto sangue scorra  nelle terre africane, tutti sappiamo che a rinfocolare gli scontri armati sono speculatori senza scrupoli, ma stiamo tutti ben tranquilli, voltando la testa dall’altra parte. Ci scuote soltanto la paura di quelli che fuggono da quegli orrori e che giungono ai nostri confini, ma non ci interessa di sapere cosa li spinga a fuggire…

N.B.: E’ di questi giorni anche la notizia che in Costa D’Avorio vengono rapiti i bambini per farli lavorare come schiavi nella lavorazione dei baccelli di cacao …. a me piace molto il cioccolato, ma non credo che riuscirò a mangiarlo senza pensare al dolore di quei bambini…quindi lo abolirò dalla mia alimentazione.