UTE: Il V Evangelio.

Le ultime lezioni di don Ivano Colombo sono state dedicate alla lettura del romanzo di Pomilio “Il V Evangelio”. Oggi in particolare il nostro docentesi è soffermato su un punto che pare particolarmente adatto alla realtà in rapido mutamento del giorno d’ oggi. Ne riporto un  brevissimo stralcio:

” Nella persistenza del mito del quinto evangelo inedito è in fondo l’ emblema della condizione del cristiano e al limite il senso stesso della storia del Cristianesimo: la metafora, voglio dire di quella delega della Parola in virtù della quale ciascuna generazione sembra come in attesa d’ un supplemento di rivelazione, e non soltanto rilegge diversamente i vangeli, ma, dal modo in cui ne adotta e ne esplica il messaggio, è come se a sua volta scrivesse un suo vangelo”.

Questo è ciò che ha consentito ai cristiani di evolvere e di passare ad esempio dall’ Inquisizione alla condanna dell’ intolleranza religiosa, al riconoscimento dell’autonomia della scienza rispetto ai dogmi della fede…..ed è esattamente ciò che molti musulmani non sono ancora in grado di fare in molti casi….

Certo i miei appunti striminziti non possono dare l’ idea di quanto possano essere affascinanti le lezioni del nostro docente per la vastità (e la profondità) della sua cultura e per gli spunti di riflessione critica su ciò che troppo spesso diamo per scontato …

 

Bella domanda….

Parlando con una giovane donna, mamma e lavoratrice, mi son sentita chiedere:

– Visto che io tutti i momenti sono giudicata dai miei capi, perchè gl’ insegnanti non dovrebbero essere giudicati dai loro presidi?

Non ho saputo rispondere…chi mi aiuta?

 

Come si chiama?

Ci sono qui attorno a casa, molti merli, che vivono becchettando qua e là nelle aiole, negli orti e sotto le siepi ; naturalmente dopo aver becchettato lasciano tracce del loro passaggio ed è forse a questo che devo attribuire l’ origine di un bel regalo…..

Infatti, proprio sotto la siepe di laurotto (spero che si chiami  così), è spuntata una bella piantina dai fiori di un rosso intenso e dalle foglie pelose, quasi argentate. Non ne conosco il nome , ma forse qualcuno saprà ovviare alla mia ignoranza in fatto di botanica.

….e sono già 13!!!!

Cara Elisa, tredici anni fa facevi sentire per la prima volta la tua voce, che ci riempiva di gioia. Ora sei una teen-ager, come si dice oggi, e stai vivendo l’ età più densa di promesse e di incertezze. Per questo vorrei regalarti una lampada magica, come quella di Aladino, perchè tu possa realizzare i tuoi sogni , ma visto che non è più tempo di favole , voglio dirti che i sogni si possono realizzare con l’ impegno, con lo studio, con la tenacia e con la fiducia in se stessi. E’ bello avere dei sogni e tu fa’ in modo da averne sempre qualcuno nel tuo cassetto.

Riporto qui e faccio mia una frase scritta da un padre per suo figlio:Non dimenticare mai che l’ amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sentirlo sempre….ovunque sarai.

. Tanti auguri, Elisa !!!!

Pomeriggio a teatro….

Ingredienti:  Raffaele, un vedovo in difficoltà economiche; il cognato  pieno di spirito di iniziativa; la fedele domestica, pettegola, un po’ svampita, ma dal cuore d’ oro;  il fratello e la cognata avidi di denaro e senza scrupoli; la padrona di casa, single per forza in cerca di un compagno e altri personaggi secondari, ma esilaranti.

Mescolate il tutto e condite con una straordinaria vincita al lotto, che attira uno stuolo di opportunisti; per smascherare i finti amici il protagonista si finge sordo e così scopre la malafede dei parenti. Naturalmente non manca il colpo di scena finale….

Gli interpreti, particolarmente a proprio agio sul palco dell’ UTE a loro tanto familiare e davanti al pubblico che li conosce da anni e li ama, hanno dato il meglio di sè :disinvolti, spontanei, efficaci , espressivi .

Numerosissimi gli applausi a scena aperta e, alla fine, il pubblico, in piedi, ha applaudito a lungo attori, registi e collaboratori per l’ allestimento delle scene. Quanto a me ho riso spesso fino alle lacrime…

 

 

Accade a Erba: La Fortuna L’è Surda. (teatro)

Venerdì prossimo, 22 maggio, alle ore 15 presso la sala Isacchi della Casa Prina di Erba, la ormai famosissima compagnia teatrale dell’ UTE, metterà in scena la commedia : LA FORTUNA L’ E’ SURDA.

Ho già assistito alla prima rappresentazione di questa divertente pièce al teatro EXCELSIOR e posso fornire qualche accenno sulla trama: vincere una fortuna al lotto può attirare molti falsi amici , ma c’è un modo per smascherarli……

Come si può capire la situazione dà spunto a innumerevoli gag e malintesi che garantiscono un paio d’ ore di divertimento.

Invito tutti gli amici di Erba e dintorni a non perdere questa occasione per passare un pomeriggio in allegria con i nostri bravissimi attori.

Le farfalle (poesia)

A proposito di farfalle …..c’è una breve e delicata poesia di Wei Li Bo , un poeta cinese  di epoca T’Ang,  dedicata a questi insetti.   Le sue parole vengono da un tempo lontanissimo (oltre 1.500 anni) eppure riescono ancora a trasmettere emozioni e sentimenti che restano immutati di fronte alla bellezza.

Primavera e farfalle

Fiocchi di cielo

alitano intorno

alla chioma fiorita

degli albicocchi:

messaggeri di sole

intessuti di seta

Incontri di primavera…

Ho fotografato due bellissime e coloratissime farfalle che si erano posate sui garofani giapponesi (non so se si chiamano proprio così) che sono in piena fioritura.

Erano intente a succhiare il nettare e non si sono accorte della mia presenza.

Da molto tempo non si vedeva che qualche sparuta cavolaia, invece oggi mi son potuta godere la vista di queste due splendide creature.

In Piazza Duomo..

Sto seguendo su TV2000 la “veglia” che si sta tenendo in piazza Duomo a Milano. Vi sono convenute le rappresentanze della Caritas provenienti da tutto il mondo.

Il tema conduttore degli interventi è il cibo, in linea con il tema dell’ EXPO. In questo momento stanno leggendo il brano di Vangelo in cui  agli Apostoli che lo invitano a congedare la folla perchè ognuno possa procurarsi da mangiare, Gesù dice: date loro voi stessi da mangiare….”

Allora , Gesù mosso a compassione della folla moltiplicò pani e pesci, ma oggi ripete a noi tutti la frase di quel giorno, perchè tutti possano avere cibo a sufficienza: non potremo moltiplicare pani e pesci, nè fare altri miracoli, ma potremo pretendere che mutino  le regole che governano ora il mondo e che non fanno che accentuare le diseguaglianze e le ingiustizie.

L’ Expo è stato molto criticato, ma se riuscirà a far parlare di giustizia, di condivisione dei beni della Terra, di rispetto per il nostro Pianeta, e se questi temi  diventeranno di conoscenza comune, non sarà stato inutile…

 

SELEGGO

  • “SELEGGO.org” è il sito che si occupa di fornire libri ai bambini dislessici. Ma cosa è la dislessia? E’ un disturbo dell’ apprendimento che impedisce a bambini anche molto intelligenti di imparare a leggere in modo scorrevole; non è difficile capire che questa difficoltà condiziona gravemente il rendimento scolastico.

Proprio per mettere a disposizione dei dislessici libri  elaborati secondo criteri già sperimentati, che facilitno  il loro apprendimento   , i Lyons di Erba stanno finanziando un progetto a cui anch’ io e altri quattro amici dell’ Università della Terza Età stiamo collaborando.

In breve la cosa funziona così: l’ insegnante sceglie il libro da adottare in classe, alcuni  volontari trascrivono tutti i capitoli  usando caratteri e accorgimenti di battitura particolari. Al testo scritto viene abbinata una voce elettronica che lo legge. Naturalmente la voce elettronica a volte sbaglia gli accenti o interpreta in modo scorretto alcuni termini stranieri o non fa le pause opportune, se la punteggiatura è carente . Allora  bisogna modificare il testo segnalando gli eventuali errori all’ équipe che provvederà a modificare la voce.

E’ proprio  questa parte di correzione dei testi, che i miei amici ed io stiamo portando avanti.  Non è stato semplicissimo capire il procedimento, ma dopo i primi approcci tutto sta filando liscio.

Se qualche bambino potrà avere migliori risultati a scuola e quindi essere più gratificato dai suoi studi, credo che ne saremo tutti molto felici : ne sarà felice il bimbo dislessico, ne sarànno felici la sua insegnate e la sua famiglia e ne saremo felici anche noi volontari per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto.