Beatificazione di Don Puglisi: un martire dei nostri giorni.

Don Puglisi

Segnalo  (e ne raccomando la lettura) l’ articolo dell’ amico Ivano Maddalena che scrive su “Il popolo Veneto”.  Al link qui sopra potrete leggere un ricordo appassionato di don Puglisi, il prete “scomodo” che testimoniò il suo amore per la sua gente , consapevole di attirare così la vendetta della mafia, ma non per questo smise di educare i ragazzi del Brancaccio a Palermo.

Questo è un segnale inequivocabile che la Chiesa lancia alla mafia oggi, dopo che per troppo tempo ha fatto finta di non vedere e non sapere ….Ancora pochi giorni fa leggevo che in un paese ad alta densità mafiosa ( di cui non ricordo il nome) il corteo di una processione religiosa ha fatto sosta sotto il balcone del boss locale per rendergli omaggio.

Questo non deve più accadere e chi permette queste oscenità dovrebbe essere condannato severamente . Ogni prete dovrebbe essere come don Puglisi e schierarsi con forza dalla parte dei deboli per difendere la loro dignità di cittadini e di figli di Dio..

Tappa epica al Giro!!

Il ciclismo mi ha sempre appassionato fin da quando,  ero ancora bambina, guardavo le tappe del giro vicino a mio padre. Ultimamente però gli scandali a ripetizione me l’ avevano fatto guardare con più distacco e diffidenza.

Oggi però Giovanni Visconti mi ha riconciliato con questo sport: in fuga da solo sul Galibier  (oltre i 2000 m. di quota) , sotto una tormenta di neve, è riuscito a portare a termine vittoriosamente una tappa difficilissima e le sue lacrime all’ arrivo mi hanno commosso.

Bravo Giovanni e bravo anche Vincenzo Nibali, da tanti giorni in maglia rosa!

 

Il Papa contro la tirannia del mercato…

Il Papa contro la tirannia dei mercati….

“Mentre il reddito di una minoranza cresce in maniera esponenziale, quello della maggioranza si indebolisce. Questo squilibrio deriva da ideologie che promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati pur incaricati di provvedere al bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, che impone unilateralmente e senza rimedio possibile le sue leggi e le sue regole».

Queste parole sono tratte dall’ articolo di Famiglia Cristiana linkato sopra ; in esso è riportato il discorso del Papa contro l’ attuale tirannia del mercato, contro l’ idolatria del profitto e del denaro, moderno vitello d’ oro cui vengono sacrificate le esistenze di miliardi di uomini che vengono ridotti alla disperazione.

Anche il monito rivolto al clero ricordando  che S. Paolo non aveva un conto in banca è dinamite allo stato puro. Non è certo il primo Papa a puntare il dito contro le storture del capitalismo, ma è certo il primo che punta il dito anche contro i membri della stessa Chiesa e contro lo IOR.

Non sarà un caso se i grandi porporati, che riempivano i media fino a un paio di mesi fa, si fanno notare per il loro silenzio assordante.

Certo si starà facendo molti nemici e , avendolo previsto, ha scelto di non vivere in Vaticano. Spero vivamente che possa avere il tempo di rinnovare la Chiesa, che porta numerosi segni di invecchiamento.

Incubo mattutino….

Mi capita spesso di svegliarmi di notte e accendere la radiosveglia sul mio comodino e così poi mi riaddormento mentre la radio continua a parlare in sottofondo.

Stamattina ero in dormiveglia e sentivo discutere di una nuova proposta circa le intercettazioni telefoniche, di un nuovo condono edilizio, della responsabilità dei giudici. ….
Ad occhi chiusi, le parole  rimbalzavano nel mio cervello…. erano parole già sentite tante , tante, tante volte…..
Per un attimo ho pensato: ma in che anno siamo? questi discorsi si facevano quando ero ancora una donna giovane ….Vuoi vedere che una macchina del tempo mi ha riportato indietro di 20 anni?
Ho fatto un balzo giù dal letto e mi sono precipitata davanti allo specchio…….. dalle rughe .della mia faccia ho capito che siamo  , ahimè,  nel 2013……!!!!
E’ il nostro paese che si è imballato: si continua a parlare sempre delle stesse cose… che interessano un cittadino più uguale degli altri mentre i consumi calano sempre più, nessuno compra più case, le ditte chiudono e ogni giorno si verificano casi di disperati che compiono gesti violenti contro se stessi o contro gli altri…….
 Queste LARGHE INTESE… non sono che la riedizione di un copione stantio e perverso. ma si poteva ben immaginare : il lupo perde il pelo……

Pochi ricchissimi e molti poveri : questo è il nodo da sciogliere…

Ecco perchè il capitalismo più sfrenato che ha governato il mondo in questi ultimi decenni sta causando questa crisi ( doveva essere solo psicologica, ricordate?) che ci sta soffocando da anni ormai….La spiegazione è questa.

E’ molto facile capire che concentrando le ricchezze in mano di pochissimi , si allarga la massa di quelli che non possono accedere ai consumi e questo riduce le richieste del mercato per tutti quei prodotti che non sono strettamente legati alla sopravvivenza, con conseguente chiusura di fabbriche e licenziamenti a catena.

Anche Draghi, il governatore della Banca Europea, ha detto che il problema italiano non si risolve senza una più equa ridistribuzione delle ricchezze e se lo dice lui…… Letta si dia una mossa o se non riesce in questo intento si vada alle urne e che la Provvidenza ci assista!

Sentirsi italiani

Sulla pagina Facebook di Magdi Cristiano Allam compare  a caratteri cubitali l’ invito ad aderire a una petizione finalizzata alle dimissioni della ministra Kienge, perchè ha dichiarato di sentirsi italiana e congolese e pertanto non può tener fede al giuramento fatto di perseguire l’ interesse esclusivo del nostro paese.

Ho scritto al giornalista Magdi Allam che se è questa la motivazione, non vedo perhè non abbia mai chiesto le dimissioni di Bossi , o di Maroni, o di Calderoli, quando erano ministri: loro rinnegavano apertamente la loro italianità e hanno pubblicamente e ripetutamente offeso i nostri simboli nazionali….contro di loro però nessuno ha mai raccolto firme per chiederne le  dimissioni.

Consiglierei alla Kienge di parlare di meno, di essere meno presente sui media nazionali per offrire meno occasioni ai razzisti di casa nostra per poterla attaccare; quanto a Magdi Allam  credo che abbia colto quest’occasione per acquistare visibilità, per far parlare di sé, facendo leva sul razzismo strisciante e crescente di casa nostra.

 

Requiem per il Divo.

Giulio Andreotti ora si trova davanti a un Giudice che, contrariamente alla giustizia umana, ha tutti gli elementi per giudicare .

A noi, di fronte alla morte , conviene il silenzio e conviene lasciare che sia  la storia a mettere a fuoco le luci e le ombre di una vita certo complessa e piena di misteri..

Un gesto semplice.

Papa Francesco stupisce sempre più…

Cliccando su questo link potrete vedere una scena impensabile fino a poco tempo fa: Papa Francesco passa tra la gente per salutare gli ammalati, li accarezza, si lascia toccare, poi cade una borsa alla donna che cerca di baciargli la mano e istintivamente Papa Francesco si china per raccoglierla e la restituisce con un sorriso…..

Io ricordo ancora il tempo in cui il  Papa veniva portato a braccia sulla sedia gestatoria , quasi che il camminare a terra come i comuni mortali ne sminuisse la regalità. Il Papa era vissuto dai fedeli come una figura ieratica, distante, troppo vicina a Dio per accorgersi degli uomini.

Poi i Papi che si sono succeduti nei decenni hanno via via cercato di modernizzare e umanizzare un po’ l’ immagine  del pontefice : come non ricordare il Papa Buono, o Papa Giovanni Paolo I e il suo sorriso e la sua dolcezza , o il dolore di Paolo VI per l’ uccisione di Moro, o i bagni di folla di Giovanni Paolo II….

La svolta decisiva è  però venuta dalle dimissioni di Benedetto XVI  e ora Papa Francesco continua a stupirci ad ogni sua apparizione : la sua è umiltà vera, espressione di un cuore gentile, è fratellanza verso tutti e in particolare verso i più deboli.

Avevamo bisogno di un Papa così, per risollevare l’ immagine deturpata della Chiesa.

 

1° Maggio 2013: quale festa?

Quale festa del lavoro…..

E’ un primo maggio che ci  fa sentire a disagio…. come si fa a celebrare la festa del lavoro quando il lavoro è la prima emergenza nel paese? I giovani disoccupati, gli esodati, le donne espulse dal mondo del lavoro avranno motivi per festeggiare? E quale motivo avranno per festeggiare le famiglie di quei 377 operai (in maggioranza operaie) morti in Bangladesh per il crollo del palazzo (dichiarato pericolante due giorni prima) in cui confezionavano abiti per le case di moda guadagnando un euro al giorno?  Tra quelle case di moda figura anche la Benetton, che su quella mano d’ opera schiavizzata ha costruito la sua fortuna……Festeggiare il LAVORO oggi vuol dire mettere sotto accusa questa globalizzazione senza regole, che dà lavoro, sotto ricatto della fame, a una parte di poveri nel mondo e che toglie lavoro e dignità ai lavoratori di casa nostra.
Credo che sia interesse anche di coloro che si sono arricchiti sfruttando i più poveri tra i poveri rimediare a queste stridenti ingiustizie……o  la platea dei  potenziali clienti si restringerà sempre più e coi loro prodotti costosi e grondanti sangue potranno farci un immenso falò.

La Resistenza di Irma….

La Resistenza ha avuto molte donne come protagoniste, ma siccome sono solitamente gli uomini a scrivere la storia, non hanno mai ritenuto degne di menzione tutte quelle loro compagne di lotta che svolgevano ruoli magari non sempre e non prettamente militari, ma ugualmente importanti. Una di queste eroine fu Irma Bandiera; ecco alcune note copiate da Wikipedia.
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Irma Bandiera (Bologna8 aprile 1915 – Bologna14 agosto 1944) è stata una partigiana italianaMedaglia d’oro al valor militare (alla memoria)..Di famiglia benestante, divenne staffetta partigiana nella VII brigata GAP Gianni Garibaldi di Bologna col nome di battaglia di Mimma.Catturata dai fascisti dopo aver trasportato armi alla base di Castelmaggiore della sua formazione, venne torturata e infine fucilata al Meloncello di Bologna il 14 agosto 1944. Il suo corpo fu esposto dai fascisti sulla strada adiacente alla sua abitazione per un intero giorno

In suo onore, nell’estate del 1944, una formazione di partigiani operanti a Bologna prese il nome Prima Brigata Garibaldi “Irma Bandiera”.

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Ecco la motivazione per cui fu insignita della medaglia d’ oro al valore militare:«Prima fra le donne bolognesi a impugnare le armi per la lotta nel nome della libertà, si batté sempre con leonino coraggio. Catturata in combattimento dalle SS. tedesche, sottoposta a feroci torture, non disse una parola che potesse compromettere i compagni. Dopo essere stata accecata fu barbaramente trucidata e il corpo lasciato sulla pubblica via. Eroina purissima degna delle virtù delle italiche donne, fu faro luminoso di tutti i patrioti bolognesi nella guerra di liberazione[1].»

— Meloncello, 14 agosto 1944

Anche a lei andrà il nostro pensiero e la nostra gratitudine nel giorno in cui celebriamo la conquista della libertà.

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La carissima nonna Mimma, che mi fa l’ onore di seguire questa pagina, mi ha segnalato un episodio della Resistenza accaduto a Diano Marina e che gli alunni della locale scuola  hanno ricordato in questo 25 Aprile. Sulle lapidi i nomi dei caduti che, col loro sacrificio, hanno pagato il prezzo per la nostra libertà.

Per non dimenticare.