Così è stato……se vi pare…..

Vi è mai capitato di constatare come i ricordi siano soggetti a deformazioni impressionanti?

A me è capitato in questi giorni di sentire rievocare avvenimenti che ricordo bene, secondo me, in tutti i particolari e di sentirli invece ricostruire da altri in modo del tutto diverso, in modo tale che chi ha interpretato nel passato ruoli tutt’ altro che positivi, improvvisamente viene dipinto come il più puro degli eroi senza macchia e senza paura….

Mi sembrava di vivere dentro una commedia di Pirandello…..e mi sono chiesta : “E se anche i miei ricordi fossero tanto distorti?”

A proposito di Pirandello…ecco una frase tratta da “Così è se vi pare…”

“È sicura anche lei di toccarmi come mi vede? Non può dubitare di lei. – Ma per carità, non dica a suo marito, né a mia sorella, né a mia nipote, né alla signora qua, come mi vede, perché tutt’e quattro altrimenti le diranno che lei s’inganna. Mentre lei non s’inganna affatto! Perché io sono realmente come mi vede lei! – Ma ciò non toglie che io sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua, che anche loro non si ingannano affatto!”

Cosa determina certe manipolazioni da parte della nostra mente?

Novembre in giardino…..

Questi giorni di novembre ci stanno regalando sole e temperature miti oltre le aspettative.

Se ne sono accorte anche le primule del mio giardino che continuano a fiorire: forse hanno scambiato questa , che sarà certo solo una gradita parentesi, per una primavera fuori controllo.

Le violette , che ho interrato da poco, sembrano aver gradito la loro collocazione ai piedi del cedro e la camelia continua a fiorire….

E’ un novembre che, per ora , smentisce le immagini che da sempre lo hanno accompagnato .

Grazie, caro sconosciuto…

Sento il dovere di ringraziare uno sconosciuto lettore (o sconosciuta lettrice) di Erba  che nei giorni scorsi ha onorato questo blog con lunghe visite per scorrerne le pagine .

Non so cosa abbia determinato tanto interesse, ma mi fa piacere sapere che c’ è qualcuno che ritiene che non sia tempo perso quello passato a leggere queste povere cose che scrivo per tenermi compagnia.

Grazie, amico/amica!  Spero che continueremo a farci reciprocamente compagnia…

Educare una donna è educare un villaggio….

Riporto qui con gioia la mail che mi è pervenuta stamattina.  Ho appoggiato questa petizione perchè, come dice un proverbio, educare una donna è educare un villaggio; per questo sono estremamente felice che la petizione promossa da Malala abbia avuto un primo effetto.Ciao Diana,

sei stato dalla parte di Malala e di oltre un milione di persone in tutto il mondo quando hai firmato la petizione a sostegno dell’istruzione delle ragazze. Ora il Partenariato Globale per l’Educazione ha annunciato che prevede di espandere il proprio obiettivo per sostenere ben 12 anni di istruzione primaria e secondaria per le giovani più povere di tutto il mondo.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il tuo sostegno. Grazie a te, molte più sorelle in tutto il mondo avranno ora la possibilità di ricevere un’istruzione. Il tuo supporto avrà un impatto enorme sulle loro vite, le vite delle loro famiglie, le loro comunità, i loro paesi, e il mondo intero.

Ma il nostro lavoro, adesso, non si fermerà qui. Si può fare ancora di più per aiutare le ragazze di tutto il mondo ad accedere gratuitamente a un’istruzione sicura e di qualità – come ottenere che i governi finanzino l’incredibile obiettivo che la tua azione ha già contribuito a fissare – e tu puoi dare una mano a fare in modo che ciò si realizzi.

Nel frattempo condividi la notizia su Facebook e suTwitter.

Grazie per essere stato #withMalala e per aver alzato la tua voce per milioni di ragazze di tutto il pianeta. Insieme le nostre voci possono cambiare il mondo.

Malala Fund via Change.org

www.malala.org

Bambini in Afghanistan.

Leggere di abusi sui minori in Afghanistan con la connivenza (la mancata denuncia è connivenza!!!) delle truppe americane è una di quelle notizie che fanno cadere il morale sotto i piedi.

Ce lo hanno raccontato con chiarezza anche nel “Cacciatore di Aquiloni” cosa può accadere in Afghanistan a un bambino povero, ma proprio perché sono cose risapute si doveva vigilare  e condizionare l’ appoggio militare al rispetto dei diritti dei bambini , oltre che delle donne, ma probabilmente ci sono  INTERESSI SUPERIORI ( e quelli legati al denaro sono sempre SUPERIORI a tutti gli altri!) da difendere.

Anche Hosseini, l’ autore del libro sopracitato, conclude in modo molto pessimista il suo racconto, affermando che nulla potrà mai cambiare in Afghanistan , pervaso com’è da pregiudizi tribali laceranti.

Ma se è così, perché i nostri soldati devono continuare a stare in quel disgraziato paese? Non è certo con le bombe che si può cambiare la testa della gente….perché non investire invece in scuole, ospedali, progetti per promuovere il progresso economico e civile di quella parte di mondo?

 

Letture: da ” La peste” ….l’attesa delle madri.

Da “La Peste” di  Camus…

Contesto: in città sta imperversando la peste e il dottor Rieux, stremato dai turni interminabili in ospedale,  va a trovare la sua vecchia madre….

....il dottore stava appunto guardando sua madre, tranquillamente seduta in un angolo della sala da pranzo…….con le mani appoggiate sulle ginocchia, essa aspettava. ….Guardò sua madre . I begli occhi marron fecero risalire in lui anni d’ affetto .

“Hai paura , mamma?”

Alla mia età non si teme ormai gran che”.

“Le giornate sono lunghe e io non sono mai qui”.

“Per me è lo stesso aspettarti, so che devi venire. E quando non ci sei, penso a quel che fai….”

l-attesa-1919

Casorati: l'attesa
Casorati: l’attesa

Questo passo mi ha ricordato molto mia madre. Quando la nube di Chernobil teneva in.ansia il mondo e si rincorrevano gli appelli a non mangiare l’ insalata che poteva essere contaminata, mia madre  la raccoglieva tranquillamente dicendo :- Se come dicono gli effetti negativi si potranno riscontrare tra vent’ìanni….di cosa devo aver paura? Chi ci sarà tra vent’anni?…

Lei aveva infatti 76 anni  e a quell’ età ,che fra poco sarà anche la mia, poche cose possono spaventare, nè la peste, nè le radiazioni atomiche…

Bella anche l’ espressione con cui la vecchia signora dice  che aspettare è già come essere in compagnia del figlio che sta per arrivare…. Da quando ci si deve arrendere all’ inevitabilità dell’ allontanamento dei figli e alla solitudine, anche l’ attesa è un modo dolce di riempire il  tempo di una madre..

Momento di festa.

A Rolo si festeggia la sagra di San Simone e, come tutti gli anni, Paolo e Paola ci sono andati portando con sè il piccolo Giovanni e anche Samuele che non si è lasciato sfuggire l’ occasione di riincontrare i cuginetti Davide ed Elisa.

Eccoli qui quasi tutti riuniti a casa di mia sorella Ilva. Anche se la foto è sfuocata, si vede bene che ritrae un bel momento di gioiosa gazzarra.

 

Enigmi d’ autunno.

Ero sul balcone intenta a fare un po’di pulizia, quando ho sentito un frullo breve vicino a me. Incuriosita ho cercato con lo sguardo ciò che poteva aver provocato quel rumore….Ed ecco vedo un’ enorme cavalletta avvinghiata alle sbarre del balcone. Si è girata un attimo ed è sparita velocemente …. Il suo era un volo concitato , pareva spaventata. Chissà se sentiva arrivare la sua fine….o se si preparava a quella specie di letargo che consente a certi insetti di sopravvivere al freddo dell’ inverno…..

Ci sono anche altri insetti in grande agitazione: sul mio albero di lillà si stanno affollando in questi giorni moltissime grosse vespe (le riconosco dal tipico “vitino”) ……mi sembrava strano che quell’ albero, così poco attraente in autunno , riscuotesse tanto interesse e  stamattina mi sono soffermata ad osservare quello che sta succedendo. Le vespe non sono interessate alle foglie, che ancora restano , ma alla corteccia dei rami più teneri e la stanno divorando con voracità. Ho letto che alcune specie di vespe costruiscono i loro nidi impastando delle fibre di legno con la loro saliva: forse è a questo scopo che si danno tanto da fare, visto che tra poco arriverà il freddo.

Là dove i rami più giovani si congiungono con quelli più vecchi c’ è un vero assembramento di queste vespe…..mi viene un dubbio: la pianta che si vede così assediata ne sarà contenta o ne sta soffrendo?  Dovrei intervenire o devo lasciare che le forze in campo se la vedano tra di loro?

 

 

 

Saper accogliere….

Da oggi e per tre settimane a Roma i vescovi cattolici si riuniranno per discutere sui temi scottanti che riguardano la famiglia e l’ accoglienza di divorziati e omosessuali. Il Papa dice che la Chiesa è nata per accogliere e per esercitare la misericordia e la carità.

Quali che siano le conclusioni di questo sinodo, credo che sia da apprezzare fin da ora il coraggio di affrontare questi temi per ascoltare le istanze di tanti fedeli che vivono nell’ angoscia del sentirsi ai margini della comunità dei credenti, a causa di situazioni e circostanze spesso indipendenti dalla loro volontà.

Questo coraggio di mettersi in ascolto del mondo per adeguare le norme ecclesiastiche (non certo il messaggio evangelico) è ciò che manca ad altre religioni , che hanno come unica linea da seguire quella di rifarsi alla lettera delle  scritture e non al loro spirito…