Il terrore tra noi.

Ieri non si poteva parlare d’ altro se non degli attacchi terroristici di Parigi. Personalmente ho testimoniato in vari modi la mia vicinanza ai Francesi colpiti in modo così sconvolgente, poi ho condiviso una foto che ritrae uno dei kamikaze che piange  prima di farsi esplodere , dicendo che andrebbero puniti in modo esemplare quelli che inducono dei ragazzi a gesti che vanno contro  natura.

A questo punto qualcuno mi ha accusato  di stare dalla parte dei terroristi !!!! Questo mi sembra proprio assurdo, come mi sembra assurdo che noi scopriamo il terrorismo solo quando colpisce qui da noi e non ce ne occupiamo quando quotidianamente miete vittime innocenti nel Medio Oriente o in Pakistan o in Africa.

Il terrorismo è figlio di politiche dissennate portate avanti da decenni e ora dobbiamo farci i conti. Il brutto è che si nasconde tra noi e sa camuffarsi.

C’è chi dice che bisogna fermare l’ immigrazione, ma temo che sarebbe come voler svuotare l’ oceano con un cucchiaio.

Perchè invece non coinvolgere di più le comunità musulmane in questa lotta : la maggioranza dei suoi membri è senz’altro rappresentata da gente pacifica, che proprio per dimostrare il suo rifiuto del terrorismo dovrebbe smascherare chi al suo interno ha invece propositi di morte.

Non credo che se in una famiglia c’ è un terrorista nessuno se ne accorga nel suo entourage. Allora direi che una volta scoperto un violento tutta la sua famiglia deve dimostrare di aver collaborato al suo isolamento e alla sua denuncia , altrimenti dovrebbe essere espulsa senza pietà.

Preghiera per la pace (S. Francesco).

Davanti all’ orrore per quanto è successo ieri sera a Parigi ( 127 morti, 80 feriti gravi per attacchi terroristici) sento che l’ unica cosa che possiamo fare noi comuni mortali è pregare e voglio farlo con questa bella preghiera di S. Francesco….il santo venerato e rispettato anche dai musulmani…

San Francesco d’Assisi

Oh, Signore,
fa’ di me lo strumento della Tua Pace;
Là, dove è l’odio che io porti l’amore.
Là, dove è l’offesa che io porti il Perdono.
Là, dove è la discordia che io porti l’unione.
Là, dove è il dubbio che io porti la Fede.
Là, dove è l’errore che io porti la Verità.
Là, dove è la disperazione che io porti la speranza.
Là, dove è la tristezza, che io porti la Gioia.
Là, dove sono le tenebre che io porti la Luce.

Oh Maestro,
fa  ch’io non cerchi tanto d’essere consolato, ma di consolare.
Di essere compreso, ma di comprendere.
Di essere amato, ma di amare.

Così è stato……se vi pare…..

Vi è mai capitato di constatare come i ricordi siano soggetti a deformazioni impressionanti?

A me è capitato in questi giorni di sentire rievocare avvenimenti che ricordo bene, secondo me, in tutti i particolari e di sentirli invece ricostruire da altri in modo del tutto diverso, in modo tale che chi ha interpretato nel passato ruoli tutt’ altro che positivi, improvvisamente viene dipinto come il più puro degli eroi senza macchia e senza paura….

Mi sembrava di vivere dentro una commedia di Pirandello…..e mi sono chiesta : “E se anche i miei ricordi fossero tanto distorti?”

A proposito di Pirandello…ecco una frase tratta da “Così è se vi pare…”

“È sicura anche lei di toccarmi come mi vede? Non può dubitare di lei. – Ma per carità, non dica a suo marito, né a mia sorella, né a mia nipote, né alla signora qua, come mi vede, perché tutt’e quattro altrimenti le diranno che lei s’inganna. Mentre lei non s’inganna affatto! Perché io sono realmente come mi vede lei! – Ma ciò non toglie che io sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua, che anche loro non si ingannano affatto!”

Cosa determina certe manipolazioni da parte della nostra mente?

Novembre in giardino…..

Questi giorni di novembre ci stanno regalando sole e temperature miti oltre le aspettative.

Se ne sono accorte anche le primule del mio giardino che continuano a fiorire: forse hanno scambiato questa , che sarà certo solo una gradita parentesi, per una primavera fuori controllo.

Le violette , che ho interrato da poco, sembrano aver gradito la loro collocazione ai piedi del cedro e la camelia continua a fiorire….

E’ un novembre che, per ora , smentisce le immagini che da sempre lo hanno accompagnato .

Grazie, caro sconosciuto…

Sento il dovere di ringraziare uno sconosciuto lettore (o sconosciuta lettrice) di Erba  che nei giorni scorsi ha onorato questo blog con lunghe visite per scorrerne le pagine .

Non so cosa abbia determinato tanto interesse, ma mi fa piacere sapere che c’ è qualcuno che ritiene che non sia tempo perso quello passato a leggere queste povere cose che scrivo per tenermi compagnia.

Grazie, amico/amica!  Spero che continueremo a farci reciprocamente compagnia…

Educare una donna è educare un villaggio….

Riporto qui con gioia la mail che mi è pervenuta stamattina.  Ho appoggiato questa petizione perchè, come dice un proverbio, educare una donna è educare un villaggio; per questo sono estremamente felice che la petizione promossa da Malala abbia avuto un primo effetto.Ciao Diana,

sei stato dalla parte di Malala e di oltre un milione di persone in tutto il mondo quando hai firmato la petizione a sostegno dell’istruzione delle ragazze. Ora il Partenariato Globale per l’Educazione ha annunciato che prevede di espandere il proprio obiettivo per sostenere ben 12 anni di istruzione primaria e secondaria per le giovani più povere di tutto il mondo.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il tuo sostegno. Grazie a te, molte più sorelle in tutto il mondo avranno ora la possibilità di ricevere un’istruzione. Il tuo supporto avrà un impatto enorme sulle loro vite, le vite delle loro famiglie, le loro comunità, i loro paesi, e il mondo intero.

Ma il nostro lavoro, adesso, non si fermerà qui. Si può fare ancora di più per aiutare le ragazze di tutto il mondo ad accedere gratuitamente a un’istruzione sicura e di qualità – come ottenere che i governi finanzino l’incredibile obiettivo che la tua azione ha già contribuito a fissare – e tu puoi dare una mano a fare in modo che ciò si realizzi.

Nel frattempo condividi la notizia su Facebook e suTwitter.

Grazie per essere stato #withMalala e per aver alzato la tua voce per milioni di ragazze di tutto il pianeta. Insieme le nostre voci possono cambiare il mondo.

Malala Fund via Change.org

www.malala.org

Bambini in Afghanistan.

Leggere di abusi sui minori in Afghanistan con la connivenza (la mancata denuncia è connivenza!!!) delle truppe americane è una di quelle notizie che fanno cadere il morale sotto i piedi.

Ce lo hanno raccontato con chiarezza anche nel “Cacciatore di Aquiloni” cosa può accadere in Afghanistan a un bambino povero, ma proprio perché sono cose risapute si doveva vigilare  e condizionare l’ appoggio militare al rispetto dei diritti dei bambini , oltre che delle donne, ma probabilmente ci sono  INTERESSI SUPERIORI ( e quelli legati al denaro sono sempre SUPERIORI a tutti gli altri!) da difendere.

Anche Hosseini, l’ autore del libro sopracitato, conclude in modo molto pessimista il suo racconto, affermando che nulla potrà mai cambiare in Afghanistan , pervaso com’è da pregiudizi tribali laceranti.

Ma se è così, perché i nostri soldati devono continuare a stare in quel disgraziato paese? Non è certo con le bombe che si può cambiare la testa della gente….perché non investire invece in scuole, ospedali, progetti per promuovere il progresso economico e civile di quella parte di mondo?