Momento di festa.

A Rolo si festeggia la sagra di San Simone e, come tutti gli anni, Paolo e Paola ci sono andati portando con sè il piccolo Giovanni e anche Samuele che non si è lasciato sfuggire l’ occasione di riincontrare i cuginetti Davide ed Elisa.

Eccoli qui quasi tutti riuniti a casa di mia sorella Ilva. Anche se la foto è sfuocata, si vede bene che ritrae un bel momento di gioiosa gazzarra.

 

Enigmi d’ autunno.

Ero sul balcone intenta a fare un po’di pulizia, quando ho sentito un frullo breve vicino a me. Incuriosita ho cercato con lo sguardo ciò che poteva aver provocato quel rumore….Ed ecco vedo un’ enorme cavalletta avvinghiata alle sbarre del balcone. Si è girata un attimo ed è sparita velocemente …. Il suo era un volo concitato , pareva spaventata. Chissà se sentiva arrivare la sua fine….o se si preparava a quella specie di letargo che consente a certi insetti di sopravvivere al freddo dell’ inverno…..

Ci sono anche altri insetti in grande agitazione: sul mio albero di lillà si stanno affollando in questi giorni moltissime grosse vespe (le riconosco dal tipico “vitino”) ……mi sembrava strano che quell’ albero, così poco attraente in autunno , riscuotesse tanto interesse e  stamattina mi sono soffermata ad osservare quello che sta succedendo. Le vespe non sono interessate alle foglie, che ancora restano , ma alla corteccia dei rami più teneri e la stanno divorando con voracità. Ho letto che alcune specie di vespe costruiscono i loro nidi impastando delle fibre di legno con la loro saliva: forse è a questo scopo che si danno tanto da fare, visto che tra poco arriverà il freddo.

Là dove i rami più giovani si congiungono con quelli più vecchi c’ è un vero assembramento di queste vespe…..mi viene un dubbio: la pianta che si vede così assediata ne sarà contenta o ne sta soffrendo?  Dovrei intervenire o devo lasciare che le forze in campo se la vedano tra di loro?

 

 

 

Saper accogliere….

Da oggi e per tre settimane a Roma i vescovi cattolici si riuniranno per discutere sui temi scottanti che riguardano la famiglia e l’ accoglienza di divorziati e omosessuali. Il Papa dice che la Chiesa è nata per accogliere e per esercitare la misericordia e la carità.

Quali che siano le conclusioni di questo sinodo, credo che sia da apprezzare fin da ora il coraggio di affrontare questi temi per ascoltare le istanze di tanti fedeli che vivono nell’ angoscia del sentirsi ai margini della comunità dei credenti, a causa di situazioni e circostanze spesso indipendenti dalla loro volontà.

Questo coraggio di mettersi in ascolto del mondo per adeguare le norme ecclesiastiche (non certo il messaggio evangelico) è ciò che manca ad altre religioni , che hanno come unica linea da seguire quella di rifarsi alla lettera delle  scritture e non al loro spirito…

Bella Italia!!

Vedere le sale del padiglione Italia dell’ Expo è un’ esperienza indimenticabile.

Il soffitto. il pavimento e le pareti sono specchi che riflettono le immagini dei paesaggi e dell’ immenso patrimonio  artistico  del nostro Paese.  Ti ritrovi immerso in una bellezza totale, che ti avvolge e ti inebria. Anche guardando dal vivo le opere d’ arte proposte, non potresti mai apprezzarle in modo così completo .  Nelle sale della creatività poi trovi le idee più innovative che imprese italiane stanno realizzando in ogni campo.

All’ uscita senti l’ orgoglio di vivere in questo paese e ti dici che le due ore di attesa per poter entrare, non sono state tempo sprecato.

Il bello di ritrovarsi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La possibilità di una visita all’ EXPO, ha offerto l’ occasione per un breve soggiorno di mia sorella e mio cognato a casa mia.

Insieme siamo andati a Sotto il Monte per un rendimento di grazie doveroso.  Era una bella giornata e ci siamo soffermati brevemente in preghiera nella chiesa parrocchiale e nella casa natale di San Giovanni XXIII. Nel pomeriggio una rilassante passeggiata sulle rive del Segrino ci ha dato l’ occasione per ammirare ancora una volta la bellezza del lago e del paesaggio circostante.

Il giorno seguente all’ EXPO , avevamo cominciato a visitare i padiglioni davanti ai quali non si vedevano code chilometriche , ammirando nel contempo le architetture strabilianti dei vari spazi espositivi, quando ci ha raggiunto una triste notizia…… Nessuno apprezzava più l’ atmosfera di festa chiassosa che ci circondava e dopo una sosta per un breve spuntino abbiamo deciso di rientrare a Erba.

E’ stato bello stare insieme in serenità , condividendo situazioni diverse, rievocando episodi legati alla famiglia e alle persone conosciute, memorie comuni che hanno fatto da sfondo ai nostri anni giovanili. E’ stato bello anche avere la conferma di come una coppia possa vivere insieme  per più di mezzo secolo  continuando a rispettarsi , a comprendersi e a sostenersi nelle inevitabili difficoltà della vita .

Per questo  spero che decidano presto di tornare presto in quel di Erba.

Caro camionista, ….

Caro camionista,  che oggi guidavi il tuo tir con rimorchio sulla Serenissima,

vorrei rivolgerti un invito: quando stai arrancando dietro un altro camion e ti viene la pazza voglia di superarlo, prima di mettere fuori la freccia, fatti questa domanda:  quanto tempo impiegherò ad affiancare e superare questo collega? Fai quindi  velocemente un calcolo mentale ……..

Fatto? Le risposte possibili sono due, penso::
1^ – ” Dò un colpo di acceleratore e in trenta secondi lo lascio a respirare i miei gas di scarico” .

Oppure

2^ -“Tra mettere la freccia, schiacciare l’ acceleratore , guadagnare la corsia di mezzo e affiancare ….affiancare…affiancare…… il collega ci vorranno almeno 15 minuti”

Se la prima risposta non conta , perchè non sei al volante di una Ferrari, ma conta invece la seconda che ti sei detto, ti prego, ti scongiuro, rimani nella corsia di destra , bello tranquillo ed eviterai di diventare il destinatario di paroline non propriamente dolci, quelle stesse paroline che oggi una sfilza di automobilisti ti hanno certamente indirizzato. O almeno una di loro…..

Con sincera amicizia. Diana.

A mia sorella in terra Thai.

Oggi voglio fare tanti auguri a mia sorella , Sr. Maria Giovanna Chiara, che 55 anni fa entrava nel convento delle Suore Clarisse Cappuccine di Carpi. Ricordo che era una bella giornata di sole e faceva ancora caldo. …… e noi tutti , familiari e compaesani, che la accompagnavamo nella sua nuova “casa”, eravamo come sbigottiti davanti a quella sua scelta così radicale.

Clausura!!!! Una parola che incuteva timore, che evocava atmosfere cupe e sapeva di mistero….. Poi capimmo ben presto che anche la clausura è un po’ come il resto del mondo: c’ è chi ci vive trascinando faticosamente la propria esistenza e chi invece vive in gioia e piena dedizione di sé la propria scelta di un Amore più Alto.

Tra queste c’ è certamente Sr. Giovanna che ha vissuto la sua missione profondendo tutte le sue forze fisiche e spirituali senza misurare mai la fatica. Ora il suo fisico ne risente un po’ , ma  continua ad essere un punto di riferimento, un faro per le sue comunità sparse in terra THAI e spero e prego che possa esserlo ancora per lunghi, lunghi anni.

 

Un buon rientro!

E così sono finiti anche questi giorni londinesi. Sono stata contenta di poter essere presente ai primi giorni di Samu nella nuova scuola ,  segnati da un inaspettato premio del preside (così io traduco il termine “headteacher”) per le storie inventate da lui e per il suo diario estivo.  Ciò ha tolto al bambino ogni residua paura del nuovo ambiente e spero che valga il proverbio “Chi ben comincia….ecc. “.

Ieri sono partita da Gatwick e ho notato che tra le varie pubblicità che invitavano a vedere la Grecia, la Spagna, la Turchia….non c’ era un solo cartellone che ricordasse che a Milano c’ è EXPO!!!! Sarà colpa degli Inglesi che non vogliono mai dare soddisfazione agli Italiani o sarà colpa degli organizzatori EXPO?  Forse gli scandali pregressi hanno comportato un taglio nelle spese per la promozione dell’ evento?

Nel viaggio verso casa , mi sono fermata a salutare Giovanni, che mi ha accolto con grandi feste: è bello stare accanto a un cucciolo così pieno di gioia e così affettuoso.

A casa, ho trovato ad accogliermi i regali del mio minuscolo orticello e ho potuto cenare con pomodorini e cetrioli appena colti.

Nel giro di telefonate che solitamente si fanno appena varcato l’ uscio di casa, ho saputo che le grandinate che hanno colpito varie zone, hanno però risparmiato la zona in cui abitano gli altri nipotini emiliani…..ne sono contenta e sono felice di aver sentito che hanno passato una bella settimana al mare in Abruzzo.

Questa mattina poi sono venute a salutarmi le vicine, quelle che fanno parte del “club del mutuo soccorso”, che mi hanno portato frutta e ortaggi .  ..  Ora però devo provvedere al taglio dell’ erba che ha approfittato subdolamente della mia assenza per crescere in maniera smisurata….

Tutto sommato  è  stato un buon rientro, anzi …ottimo direi…

 

Il piccolo bullo.

Entra senza un saluto e si toglie lentamente i grandi occhiali scuri che gli nascondevano gran parte del viso. Ora posso vedere i suoi occhi chiari e freddi che  guardano attorno distrattamente; ha capelli biondastri a caschetto con un ciuffo sulla fronte che allontana di tanto in tanto dagli occhi con un movimento secco del capo, come se avesse un tic. Si apre il giubbotto di pelle nera che porta col colletto rialzato sulla nuca……Provo istintivamente un moto di antipatia….. strano che un bimbo di 8 anni mi ispiri una sensazione di questo genere . Ci rifletto e mi dico che questa immagine da piccolo bullo deve mascherare chissà quali fragilità…… e allora guardo sua madre, vicina a lui, quasi con risentimento e mi auguro che mio nipote non se lo ritrovi come compagno di classe.

Bank Holiday.

Oggi qui è Bank Holiday, giorno di festa . Letteralmente  bank holiday significa vacanza della banca. Ve ne sono parecchie di questa festività  nel corso dell’ anno , generalmente un po’ prima o un po’ dopo le feste infrasettimanali che ci sono da noi. Quella di oggi penso sostituisca il nostro ferragosto.

Guardando su internet sono venuta a sapere che  nel 1834 si era arrivati ad avere troppe feste infrasettimanali (civili e religiose) quindi furono abolite quasi tutte. Circa 40 anni dopo un lord appassionato di cricket pensò che gli impiegati delle banche dovessero avere la possibilità di assistere alle partite e quindi propose di istituire queste “bank holiday” che furono poi estese anche a molte altre categorie di lavoratori.

Oggi è una bank holiday piovosa, fredda e decisamente autunnale: come sostitutivo del ferragosto non è decisamente il massimo che si possa desiderare….