Ahimè, anche a Erba esistono le scuole….

Sono arrivati anche Elisa e Davide, con grande gioia di Samuele che li aspettava con ansia.

Appena si sono incontrati i due cucciolotti si son messi a fare il loro gioco preferito: la lotta.
E’ molto bello vederli mimare mosse di aggressione senza farsi male: sembrano proprio due orsacchiotti in vena di scherzare.
Elisa, più grandicella, si adatta a giocare con loro o a volte si apparta.
Fortunatamente l’ appetito non manca a nessuno e io sono sempre impegnata in cucina, ma va benissimo così.
Davide deve aver riflettuto sul fatto che , quando è qui, nessuno parla di andare a scuola quindi deve aver pensato che questo, dove abito io, deve essere un gran bel paese, per questo mi ha fatto una proposta:
– Nonna, ci stai che io sto sempre qui con te e tu stai sempre con me? – Al che ho dovuto spegnere le sue illusioni, confermandogli che anche a Erba esistono le scuole e che tutti i bambini devono frequentarle…

I lager italiani.

Prigioni dimenticate

Qui sopra ho linkato un articolo di LiberaInformazione che segnala una realtà che si vuole occultare: è una realtà scomoda, che costringerebbe porsi domande altrettanto scomode: è la realtà dei CIE , Centri di Identificazione ed Espulsione (sigla ipocrita che nasconde la realtà di veri lager nel nostro paese), dove vengono rinchiusi molti uomini e molte donne che hanno la sola colpa di aver inseguito la speranza di una vita più sicura e più degna di essere vissuta.

Se sono comprensibili le ragioni di chi intende controllare chi arriva qui da noi , non è però accettabile che chi non si trova in linea con le regole che ci siamo dati, venga privato della libertà per periodi anche molto lunghi e sia costretto a vivere in condizioni sub – umane .

Pannella in questi giorni sta facendo lo sciopero della fame e della sete per attirare l’ attenzione sulle condizioni di vita nelle nostre carceri, ma sarebbe bene che accomunasse nella sua protesta anche questi centri , di cui nessuno parla mai.

P.S. L’ articolo interessantissimo, che riporta le storie di alcuni internati, è pubblcato da “Libera” l’ associazione fondata da Don Ciotti, che sostiene le cooperative che coltivano i terreni sottratti alla mafia. I prodotti di queste cooperative sono in vendita nei negozi del Commercio Equo e Solidale come SHONGOTI, che qui a Erba si trova in Via Mazzini. Chi intendesse regalare qualche cestino con prodotti alimentari troverà in questo negozio prodotti portatori di solidarietà….

Arrivano i nostri!

Sono cominciati ad arrivare i “pezzi” di famiglia sparsi per il mondo; se tutto va bene a Natale saremo tutti qui e sarà bello ritrovarsi di nuovo insieme.
Nonostante il maltempo, ieri Samuele e la sua mamma sono arrivati senza troppi disagi: appena un’ ora di ritardo!
Fortunatamente è andato a prenderli all’ aeroporto lo zio, perchè la mia macchina era sepolta dalla neve in questo cortile dove nessuno si mette a spalare nell’ area comune: ormai siamo tutti vecchi ….
La vista della neve ha rinfrancato subito Samuele che ha voluto andare a giocare fuori , nonostante fosse in piedi dalle 5 del mattino. Lui e lo zio si sono tirati le palle di neve e poi hanno anche costruito due pupazzi: si sono divertiti tutti e due.

Mia figlia era stupita del fatto che con tutta la neve che è caduta si potesse comunque camminare normalmente, o quasi, su tutte le strade: a Londra basta un velo di neve a mandare in tilt la città, che non è attrezzata per quest’ evenienza abbastanza rara in verità .

Ogni città ha i suoi punti di forza e le sue criticità: Londra sa far funzionare bene i trasporti in condizioni climatiche normali, ma è un disatro con la neve (i disagi sono quindi limitati a qualche giorno all’ anno, quando va male); Milano sa affrontare bene la neve, ma normalmente il traffico e i mezzi di trasporto sono ben lontani dall’ essere efficienti.

Donne.

In questi ultimi tempi ho fatto molte nuove conoscenze.
C’ è un gruppo di amiche che vengono insieme a me a studiare l’ inglese : non sono più giovanissime, ma hanno i figli in paesi lontani o hanno solo una gran voglia di viaggiare, così hanno ripreso in mano i libri, per rispolverare nozioni acquisite in tempi lontani . Tuttavia c’ è anche chi, da piccola, ha dovuto lasciare la scuola molto presto e non si spaventa all’ idea di intraprendere lo studio di una lingua straniera del tutto sconosciuta. E’ ammirevole il loro impegno, la loro costanza e il loro entusiasmo. Ci si incontra a lezione e poi a casa dell’una o dell’ altra per studiare insieme e spesso ritornano preziose le mie conoscenze della grammatica, che con mia soddisfazione posso condividere con loro.

Ci sono poi le donne del gruppo per l’ insegnamento dell’ italiano agli stranieri; alcune lavorano ancora, altre hanno una famiglia da accudire, altre sono pensionate e hanno dei familiari bisognosi di cure, ma tutte trovano il modo di regalare un po’ del loro tempo e delle loro conoscenze a chi non potrebbe permettersi il lusso di lezioni a pagamento.

Sono tutte donne assolutamente normali, a nessuno verrebbe in mente di dedicare loro una copertina o un articolo su un giornale, ma credo che è grazie a persone come loro che il mondo è un po’ più vivibile.

Auguri!!!

Ero piccola quando la mattina del 5 dicembre invariabilmente , mia madre, mentre mi preparava la colazione o mi aiutava a vestirmi per andare a scuola, ricordava sospirando:
– Oggi è il compleanno di Vincenzo..- e lo diceva con un po’ di malinconia nella voce per quel figlio, di cui immaginava i sacrifici, dato che si trovava, per lavoro, in una città lontana.
Ogni anno è stato sempre così, fino a quando me ne sono andata anch’io.

Per questo forse mi posso dimenticare di altre date che ricordano avvenimenti importanti per la mia famiglia, ma non di questa ed è per tale motivo che sono qui ad augurare BUON COMPLEANNO, VINCENZO!

P.S. ho deciso che oggi non ci curiamo delle decine….contano solo le unità!!!!

Margherita adesso è …nostra.

I poeti, i musicisti, gli artisti in genere sanno interpretare i sentimenti e l’ anima della gente in modo mirabile.
E’ questo quello che ho pensato sabato sera quando ho sentito Cocciante cantare in TV.
Era ospite della trasmissione “Ti lascio una canzone”, trasmissione alla quale va riconosciuto uno sforzo notevolissimo per la preparazione dei piccoli interpreti, ma che suscita sempre la mia perplessità sull’ opportunità di esporre bambini così piccoli a un impatto tanto forte con la notorietà : non si corre il rischio di farne dei disadattati una volta che si saranno spente le luci della ribalta?

Ma torniamo al tema che mi ha spinto a scrivere questo post. Quando Cocciante ha cantato le sue canzoni, tutto il pubblico ha cantato con lui e quando poi ha intonato la sua canzone più famosa , “Margherita”, e lo ha fatto accompagnandosi per un tratto con qualche accordo al pianoforte e poi “a cappella”, cioè senza accompagnamento di alcuno strumento, l’ emozione che pervadeva il pubblico presente nel teatro è passata anche al di qua dello schermo-
Così mi son ritrovata anch’ io a canticchiare quei versi che si sono impressi nella memoria di tanti di noi per la forza espressiva delle parole e per la magia della musica che le accompagna.

Quanto più l’ artista sa raggiungere queste vette espressive, tanto più è destinato a superare i confini del tempo perchè la sua opera non è più solo sua, ma diventa nostra ….

Primarie ….croce e delizia.

Ho sempre amato l’ idea delle elezioni primarie per scegliere i candidati, da inserire nelle liste elettorali, sin dalla prima volta che queste sono state indette. Esse hanno a mio avviso un grande valore educativo-pedagogico perchè responsabilizzano gli elettori nei confronti del voto, atto che viene troppo spesso svilito e barattato in cambio di pochi spiccioli , e anche nei confronti della scelta dei candidati ai quali sarà più normale poi chiedere conto di come abbiano utilizzato la fiducia che abbiamo loro accordato..

Tempo fa , il rito delle primarie veniva irriso da molti oppositori del centrosinistra, ma credo che molti abbiano cambiato idea visto che destra e M5s si stanno apprestando a importarle anche tra i propri seguaci.

Oggi si sta votando per il ballottaggio tra Bersani e Renzi, ma io non potrà partecipare. Mi sono iscritta forse nei prmi giorni in cui era possibile farlo, ma non ho pensato di stampare la pagina , poi sono dovuta partire per Londra e sono tornata soltanto lunedì sera. Ho scritto una mail al comitato nazionale delle primarie che mi ha risposto immediatamente dicendomi di scrivere al comitato provinciale. Ho seguito le istruzioni, ma da Como non è arrivata nessuna risposta e questo vuol significare soltanto che non ho diritto a votare.

Mi dispiace non poter esprimere concretamente il mio appoggio a Bersani, ma so che anche tnti renziani dell’ ultima ora saranno nelle mie stesse condizioni, perciò non mi straccio le vesti e non grido al furto di democrazia.

Le regole decretano la mia impossibilità a votare e non voterò: ” dura lex , sed lex” dicevano i latini, cioè la legge è dura , ma è LA LEGGE! e io mi adeguo volentieri….

UTE: ambiente e medicina.

Venerdì sono tornata all’ UTE dopo due settimane di assenza.

Ho così potuto seguire un’ interessante lezione su animalismo e ambientalismo tenuta dal docente dr Peverelli, il quale ha preso le mosse da un libro che riporta le teorie di tre filosofi (Callicott – Korsgaard – Diamond) su questo tema .

Gli animalisti ritengono che gli animali abbiano dei diritti perchè, essendo creature in grado di provare dolore e piacere, nessuno dovrebbe procurare loro un dolore non necessario.

CALLICOTT però contraddice questa impostazione che portata alle sue estreme conseguenze porterebbe a non intervenire nemmeno là dove l’ eccessivo sviluppo di una specie animale per assenza di antagonisti, essa porta grave nocumento all’ ambiente in cui viene a trovarsi. Pertanto , dice Callicott, la priorità è la difesa dell’ ambiente nel suo insieme, anche a costo di autorizzare una caccia selettiva ove se ne presentassero le condizioni.
Korsgaard e Diamond accentuano la somiglianza tra esseri umani e animali, in quanto esseri che sanno perseguire dei fini o provare sensazioni simili(piacere, dolore, affetto)e arrivano a alla conclusione che è bene adottare stili di vita vegetariani.

Nella seconda ora il dr. Rigamonti ha tenuto la prima lezione del suo corso sul tema: ” Dal sintomo alla diagnosi” e l’ argomento del giorno è stato : Nausea e vomito.
L’ argomento non era certo dei più allettanti, ma il relatore ha saputo rendere interessante e simpatica la sua lezione, inframmezzandola con episodi e battute divertenti, senza però dimenticare di informare puntualmente su come interpretare questi sintomi e in quali casi si può e si deve affrontarli serenamente e quando invece devono essere ritenuti segnali di possibili gravi patologie.

Non era choosy….

Non so il suo nome ne’ da dove venisse. Ci siamo trovato tutti e due ad aspettare il Pullman per Stratford appena fuori dall’ aeroporto. mi ha sentito parlare e mi si e’ avvicinato dicendo: – Visto che e’ italiana, potrebbe dirmi se e’ qui che posso prendere il Pullman per Mile End?-

Naturalmente io non Sapevo rispondergli, ma gli ho indicato la giovane che stata vendendo I biglietti, la quale lo ha rassicurato. Mi ha raccontato che stava arrivando a Londra per andare a lavorare in un ristorante conosciuto a Canary Warf. Aveva ventun anni e aveva l’ aria un po’ tesa di chi e ‘ consapevole di essere a una svolta della propria vita. Qualcuno lo stava aspettando e temeva di non arrivare al luogo dell’ appuntamento. Saliti sul pullman non ci siamo parlati: era immerso nei suoi pensieri; al momento di scendere gli ho augurato Buona fortuna e lui ha risposto al mio saluto e mi ha sorriso.

Ora Sara’ alle prese con tante cose nuove e con tanti problemi, ma sono certa che ce la fara’e si fara’ onore, perche’ ci vuole coraggio e determinazione per affrontare una scelta come la sua…non mi e’ sembrato tanto “choosy” come Qualcuno dice dei nostri giovani….

Tecnologia superata si’, ma sempre utile….

Sono ormai passati piu’di 20 anni da quando mio figlio , dopo essersi iscritto alle superiori , si preparava ad affrontare la lingua inglese per la prima volta, dopo aver studiato il francese nei tre anni di scuola media. Per aiutarlo a superare il “gap” ( direbbe Samuele) con I compagni , cominciai ad acquistare I fascicoli settimanali della De Agostini, corredati di cassette audio. Fu certo un’ Ottima idea, perche’ mio figlio si Inseri’ benissimo nella classe e ottenne anche buoni voti in inglese.

Per molto tempo poi (tranne qualche rara parentesi ) I fascicoli , rilegati in volumi, e le relative cassette sono rimasti inutilizzati sopra una libreria. Da quando pero’ ho deciso di imparare l’inglese ho scoperto Quale prezioso strumento possano costituire, Anche perche’ ho scovato in fondo a una vecchia scrivania un lettore di cassette portatile che vent’ anni fa era forse un apparecchio modernissimo, ma che ora credo sia ormai introvabile.

E’ cosi’ che ora, dopo che Samuele e la sua mamma escono di casa la mattina, mi metto ad ascoltare le mie vecchie cassette seguendo le spiegazioni sul libro, materiale che sono riuscita a far stare in valigia senza superare I limiti di peso imposti dalla compagnia aerea .

In questo modo riesco a riempire l’ attesa del ritorno di Samuele nel pomeriggio senza annoiarmi troppo. Ieri ho fatto un test e il resultato e’ stato incoraggiante; l’ ostacolo maggiore resta pero’ sempre la comprensione del linguaggio parlato dei “nativi” di questa affascinante isola, I quali amano abbozzare le parole, piu’ che pronunciarle…

Bando alle ciance …..vado a studiare…